Ebbene sì, bisogna dargliene atto.
Non parlo ovviamente del fatto che sia tornata ad essere una squadra competitiva (quello a memoria d'uomo in età lavorativa non lo è mai stata – e gli anni post cartone valgono quel che valgono), ma del fatto che dopo anni di depressione e fallimenti, pur continuando a non vincere un bel nulla, è tornata a fare la vittima come ai bei tempi.
Perdere e non saper perdere: questa è l'Inter che conosciamo. Quella che fa un mezzo tiro in porta, ma che a fronte di due traverse e tre grandi parate del suo ultimo uomo (da tutti eletto a migliore in campo), riesce a sostenere che meritava chiaramente il pari e che, anzi, se gli episodi fossero stati valutati diversamente...
Quella che picchia (vedasi Gagliardini, che da quando è in nerazzurro ha licenza di fare tutti i falli che vuole, risultando regolarmente impunito, e Candreva, già ammonito), ma si lamenta degli interventi di Chiellini, nonostante il bilancio dei cartellini gialli per falli di gioco a fine partita sia stato, in maniera francamente imbarazzante, squilibrato a suo favore.
Quella che inscena a fine partita la solita gazzarra (vista e rivista altre mille volte) e si lamenta dei provvedimenti disciplinari conseguenti, minacciando ricorsi (che, con tutta probabilità verranno accolti come al solito, non si sa bene perchè), invocando una non ben chiara e immotivata immunità.
Quella che reclama due mezzi rigori farlocchi (che la maggior parte delle moviole hanno escluso) e fa finta di nulla sul fallo di mano di Medel.
Quella il cui allenatore, anziché godere del fatto di aver comunque saputo rimettere assieme i pezzi di una squadra allo sbando, come primo (e unico) commento, riesce a dire che la partita è stata decisa dall'arbitro.
Quella che alla fine perde quando sarebbe stato il momento di vincere (vedi anche l'eliminazione dalla Coppa italia, unico obiettivo rimasto) e che anche questa stagione non vincerà un bel niente.
E così sarà almeno fino a quando qualcuno non tornerà a fare lo sgambetto a quelli che le stanno davanti: l'unica cosa che manca ancora per rivedere la “vera Inter”. La nostra pagina facebook
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