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Attualità di N. REDAZIONE del 10/03/2017 07:51:55
Tavecchio colpisce ancora, e la Juve pure...

 

Di Crazeology

E’ di questi giorni la notizia che, dopo diverse peripezie, l’elezione del nuovo Presidente Federale ha visto trionfare nuovamente Carlo Tavecchio che, dunque, per altri quattro anni sarà alla guida del calcio italiano. Sconfitto alla terza votazione il suo avversario Andrea Abodi, attuale Presidente di Lega della serie B.

E fino a qua, se me lo permettete, tutto ampiamente come previsto dagli osservatori alla vigilia. Ma, con grande sorpresa di molti, la Juventus ha votato proprio per “l’inadeguato” (Andrea Agnelli cit.) Re “uscente” (ma anche “rientrante”), Carlo Tavecchio. Voci maligne e del tutto incontrollate, raccontano di un Agnelli vendicativo nei confronti di Abodi riguardo alla celebre vicenda del “Tavolo della Pace” di qualche anno fa e di un programma non convincente. In occasione di quel tavolo, pare che il buon Abodi avesse preventivamente preso le parti di Agnelli riguardo alla disputa, ma durante la riunione effettiva di riappacificazione, alla presenza di Giancarlo Abete (presidente FIGC dell’epoca, ndr) e Massimo Moratti (presidente e proprietario dell’Inter dell’epoca ndr) egli si sarebbe poi tirato indietro. Da qui, la fredda ma sconclusionata vendetta di Agnelli. Ma c'è anche un'altra possibilità, semplice semplice. Può essere che le trattative degli ultimi mesi con Tavecchio, abbiano cambiato qualche equilibrio? Non si sa. Supposizioni, nessuno conosce la verità.

Detto tutto ciò, sappiamo bene che Tavecchio disse a suo tempo che la lite messa in piedi dalla Juve al TAR del Lazio era “temeraria”. Dato che quel ricorso non ha avuto esito positivo, e dato che la Juve si è rivolta al Consiglio di Stato rincarando la dose (si è passati dalla cifra di 444 milioni a 581 milioni di euro), oggi ci si chiede come è possibile che la Juve stessa possa aver fatto una scelta simile, ossia votare per un suo nemico giurato (interista).
Alcuni osservatori gobbi poi, sono così ingenui da aver creduto davvero ad una battaglia tra FIGC e la Vecchia Signora, per la vicenda Calciopoli e lo scudetto di cartone, e oggi cadono increduli dal pero. Ma non finisce qui, costoro sono così ingenui da pretendere delle spiegazioni!

Spiegazioni? E da chi? Da un club la cui proprietà dal 2006 non ha mai davvero mosso un dito riguardo a Calciopoli, e che da parecchi anni, attraverso alcuni contratti di sponsorizzazione di una sua azienda controllata, porta dei bei soldini nelle casse della stessa FIGC? Una proprietà che mai ha rimesso in discussione per intero quello scandalo? Una proprietà che mai ha proclamato l’innocenza della dirigenza che dal 1994 al 2006 ha guidato e difeso sul campo e fuori dal campo la Juventus? Una proprietà che ancora oggi ha escluso da qualunque attività del gruppo quei due dirigenti? E poi, non fu la stessa Juventus che votò per Abete solo qualche anno fa, in una situazione similare? Dunque, non è poi così sorprendente che sia andata così anche questa volta.

Ma oggi sono molto buono, cari lettori, dunque vi dico io qual è la verità. Agnelli, come tutti gli amanti dell’ironia e del talento, si è innamorato della possibilità di sentire ancora in futuro nuove perle tipo quelle sottostanti, che ancora risuonano nella storia come una dolce e spiritosa melodia di Mozart.

In un suo celebre discorso:
“Ogni volta che facciamo il comunicato numero uno a me mi viene l’itterizia a scriverlo, perché ogni anno ci abbiamo messo dentro un altro bordello in questa storia qua. E siamo tutti che si masturbano a inserirlo in questo bordello qua... Direte: che parole scurrili... No, vanno dette...”

“Optì Pobà è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio. E va bene così. in Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree.”

Nei giorni successivi alla sconclusionata frase su Optì Pobà, visto il clamore suscitato su tutti i media, Tavecchio disse che si sentiva così:
“l’assassino di John Kennedy non ha subito quello che ho subito in questi giorni.”
(evidentemente nella sua vita ancora non gli avevano mai detto che Lee Harvey Oswald è morto solo due giorni dopo JFK)

In una video intervista: “Noi siamo in questo momento protesi a dare una dignità anche sotto l’aspetto estetico della donna nel calcio. Perché finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sulla resistenza, sul tempo, sull’espressione anche atletica e invece abbiamo riscontrato che sono molto simili.”

Riguardo alla goal-line technology disse: "Sicuramente a luglio partiremo. Con l'occhio di falco o l'occhio di bue, non so cosa metteranno, ma partirà".

Durante il suo primo mandato, si vociferò su alcuni media che allo stadio, durante la visione di un match Roma - Inter, da buon interista etichettò i sostenitori giallorossi come “coatti e mangiatrippa”.

Diciamola tutta, cari amici lettori gobbi con la puzza sotto al naso, Andrea Agnelli lo ha votato perché è come molti di noi, si è innamorato di un grande talento umorista. Il migliore di tutti probabilmente. Meglio di lui c’è solo, ovviamente, l'inarrivabile Giovanni Cobolli Gigli.



Note.
Questo articolo è anche pubblicato in forma leggermente ridotta sul Freepress cartaceo JUVETORO del 10 marzo 2017.
Il freepress viene distribuito solo nella città di Torino, ma puoi scaricare gratuitamente il PDF cliccando sul tasto rosso in basso nella pagina che si aprirà clikkando qui:

PDF: JUVETORO n. 17_ANNO VI_bassa_ok.pdf

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