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Attualità di N. REDAZIONE del 13/03/2017 10:33:37
Bentornato pre-2006!

 

Di Crazeology

Ci tengo a precisare che ho scritto "pre" nel titolo. Lo scandalo estivo 2006 non c'entra, quella è un’altra storia. Qui c'entra solo il prima. Ossia il clima che si respirava in quegli anni (10 circa). E anche oggi, come allora, tira un’aria inquinata, malsana e viziata. E’ inutile girarci intorno. La Juve, proprio come negli anni del precalciopoli, ha cominciato a prendere un vantaggio enorme sulle altre squadre di serie A. Sia dal punto di vista dei trofei, sia dal punto di vista del fatturato, sia dal punto di vista imprenditoriale. Il gap aumenta giorno dopo giorno, e in troppi rosicano e restano a bocca asciutta e a pancia vuota. Sono lontani ormai gli anni degli sprechi di Blanc, degli smile, e delle battute al fulmicotone di Cobolli Gigli all’incrocio dei pali.
La simpatia della Juvetta perdente che si rifaceva ai valori di Facchetti (Cobolli cit.), non c’è più da un pezzo. E i media da cinque anni circa sono nuovamente scatenati. Funziona sempre tutto nello stesso modo. Le tecniche sono le solite ultracollaudate. Si fa così. Facciamo qualche esempio.

Il Procuratore Federale, Giuseppe Pecoraro, in audizione alla commissione Antimafia fa il nome di Agnelli, senza scendere in particolari, e i media giù coi titoloni. Agnelli contatti con la mafia e via così. Tabelle di eventuali penalizzazioni, punti in meno, e magari pure i trofei vinti da dare ad altri club che, da soli, a vincerli non ce la fanno proprio. Nessuno però ha fatto notare che su 5000 pagine di atti della procura di Torino (che non è mica la “solita” giustizia sportiva di bottega), i pm stessi hanno chiesto e ottenuto l’archiviazione per la Juve e i suoi dirigenti senza nemmeno sentirli. In una informativa dei Carabinieri inviata in Procura (settembre 2014), i toni sono molto diversi dall’impostazione data invece dai titoloni dei soliti noti. Si parla di "una ben precisa strategia criminale" per poter "intimidire le società sportive e, nel caso in esame, la Juventus". Gli investigatori delle forze dell’ordine, ragionavano su un’eventuale "estorsione ai danni della Juventus Fc", e non di connivenza dei dirigenti con la mafia. Non ci sono indagati in Juventus, infatti. Queste riflessioni però sui giornali è meglio non farle ad alta voce, magari nascondiamole un po’, mimetizziamole, o copriamole con altro, perché la Juve ruba sempre ed è questo quello che ci serve.
Invece Erick Thohir, nel suo paese d'origine, ha qualche problemino con degli investigatori che stanno investigando su alcuni casi di corruzione. Tutto da verificare, indagini in corso, ma questa è stata una succosa notizia insabbiata dai media in circa dieci minuti. Così si fa. Capito?

Ok. Calcio giocato? Anche qui, regole chiare ed efficaci. Mi invento (quasi del tutto) qualche frase tipica da portare come esempio.
Le 10 regolette cardine.

1) Scegliere gli episodi da mostrare in moviola con molta attenzione. Ciò che è scomodo è meglio farlo sparire, se ci si riesce. Oppure, minimizzare e cambiare discorso tutte le volte che serve. Grande attenzione anche alla scelta degli ospiti in studio. Gente troppo scomoda meglio che stia a casa.
2) Se la squadra che ne gode non è la Juve, manco a dirlo, è sufficiente il minimo dubbio per considerare la decisione giusta. L’arbitro è in buona fede per definizione, ha visto quello che ha potuto, e ha deciso. Va bene così.
3) Se c’è un fischio a favore della Juve, con annessa polemica, ma anche senza, va bene. Lo si guarda molte volte, fino a quando non esce dalle orecchie. Non importa che sia un episodio importante o no. Va bene pure un falletto a centrocampo. Se l’episodio per fortuna presenta qualche dubbio, visto che l’arbitro ha fischiato a favore della Juve, allora trattasi di ladrata bella e buona. E vai col liscio.
4) Se l’errore invece non c’è stato, si chiamano opinionisti ad hoc che sappiano negare qualunque evidenza, ivi comprese le regole da applicare. Attaccare! Attaccare! Attaccare! Possibilmente facendo anche un po’ di cagnara o di semplice confusione.
5) Oppure, sempre se l'errore arbitrale non c'è stato, si devono cercare tutti i cavilli conosciuti nell’universo per ribaltare la realtà dei fatti. Cercare tutte le eccezioni alla regola presenti nel regolamento, per vedere se è possibile dare all’arbitro una qualche colpa per aver deciso bene.
6) Oppure, sempre se l'errore arbitrale non c'è stato, e la situazione, a causa della sua troppa evidenza, non permette di poterci lavorare sopra, si cambia il tiro. L’arbitro era distante e ha azzeccato lo stesso, come ha fatto vedere l’episodio? Ha dunque fischiato a favore della Juve a prescindere? - L’azione precedente, da cui è nato l’episodio, era irregolare. Quindi l’arbitro ha azzeccato, ma ha sbagliato lo stesso. Perché? - L’azione del gol è nata da un fallo non fischiato, quindi tutto ciò che è venuto dopo è illegittimo. Quindi la Juve è stata aiutata ugualmente. Insomma, si cerca, si cerca, si cerca, si torna indietro fino a quando non si trova qualcosa a cui attaccarsi. Qualcosa di utile a delegittimare.
7) Se proprio non si trova nulla, si deve comunque alimentare il dubbio. Era un fuorigioco millimetrico, e si poteva anche non fischiare. Perché lo ha fischiato? L’arbitro non è stato forse un po’ troppo fiscale? E perché? – Ok, il rigore c’era, ma non era molto evidente, la Juve è forte e si poteva fare a meno di darlo, anche per evitare polemiche. Il marcio deve esserci per forza.
8) Importante, laddove la Juve abbia ricevuto una decisione giusta troppo troppo evidente, utilizzare tecniche per sviare l’evidenza stessa della bontà della decisione. Non si vede molto bene, l’immagine è sfocata, non riusciamo a capire il labiale - Ok il fallo su Dybala era durissimo, ma coi parastinchi uno mica si fa poi così male, dunque perché non si rialza? Sta simulando? – La decisione è giusta, ma avete fatto caso che Bonucci ha parlato con l’arbitro? Sembrava aggressivo. Cosa gli avrà detto?
9) L'episodio non riguarda direttamente il gioco, ma parole o fatti raccontati dopo dai protagonisti? In quel caso bisogna credere solo alle parole agli appartenenti ai club che non sono la Juve. Gli Juventini mentono, o comunque sono meno credibili.
10) E poi c'è l'ultima possibilità, la più assurda e viscida. Quando proprio non si riesce a tirare su abbastanza fango, si può provare ad arrampicarsi sugli specchi. Si tratta della classica e mitica raschiata al fondo del barile, e suona grossomodo così.
Tutto regolare, ma non si può più sopportare una regola con cui basta che in area uno tocchi con la mano per avere un rigore. Una volta i rigori si davano per cose serie, ora invece basta che uno tocchi appena appena col braccio, e danno i rigori alla Juve. Non si valuta nemmeno più se era volontario o no il tocco, e se ha davvero inciso sullo sviluppo dell'azione. Quei parrucconi dei piani alti del calcio, che non hanno mai nemmeno giocato a pallone, dovrebbero cambiare le regole invece di dormire! Quindi la Juve ha avuto un rigore regolare, per carità, ma in un calcio serio e degno di questo nome, con regole più giuste e ragionevoli, la partita sarebbe finita in parità! - Spogliatoi devastati? Certo, forse hanno sbagliato, ma c'era il nervosismo del finale, la rabbia, l'adrenalina ancora in circolo, le incomprensioni. Sono cose che purtroppo possono succedere – Tre partite regolarissime, senza nessun errore pro-Juve, ma se tutte e tre le avversarie nel dopo gara si sono lamentate un motivo ci sarà.
11 bonus) Ci sarebbe poi un'altra regoletta, extra rispetto alle altre, ma non meno importante. Può tornare utile strumentalizzare anche episodi di partite dove non gioca la Juve, per poter far passare l'idea che l'arbitraggio sia volto a danneggiare le dirette concorrenti per il titolo. Questo approccio, non a caso, è stato utilizzato anche per le indagini pastocchiate dell'inchiesta penale del 2006.

Insomma. Si tratta di colorare la realtà a proprio piacimento. Coprendo quello che non ci piace, dando evidenza a quello che ci piace, o dando un colore diverso ai dettagli interessanti. E così si cambia tutto il quadro complessivo.
Si può ottenere molto con questo metodo, persino cancellare il fatto che nelle ultime gare la Juve ha ricevuto solo quello che gli spettava. Niente aiutini, niente errori grossolani a favore. Tutta robetta. Tutto normale. Niente di scandaloso.
Funziona così bene questo metodo, che si possono pure cancellare le ladrate o le colpe altrui.
Ora, finalmente, tutti i tifosi della Juve avranno capito una volta per tutte cosa hanno passato Moggi e Giraudo ai loro tempi?
E John Elkann lo avrà capito?

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