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Attualità di N. REDAZIONE del 15/04/2017 07:12:02
La Juve attuale in undici punti

 

di Crazeology
Sportivamente parlando, almeno fino ad ora, siamo nel momento più significativo della stagione della Juve. Desideriamo quindi scattare un'istantanea del mondo bianconero ad oggi, tra le due sfide col Barça e prima della gara di Pescara. Un piccolo focus articolato in undici punti.
1- La Juventus ha dato, sul campo, l’idea di poter fare la partita contro chiunque. E’ una sensazione che, volendo, possiamo attribuirgli anche riguardo alla finale di CL di due anni fa. Il rigore su Pogba avrebbe cambiato la partita, probabilmente, anche in caso di una confermata sconfitta. Questa volta però, è sembrata mentalmente più matura, più pronta a fare ciò che serve per vincere.
2- La mancanza del geometra di centrocampo del Barcellona ha forse tolto un po’ di lucidità alla manovra blaugrana, e sicuramente ciò ci ha agevolato. Ma la Juve ha comunque fatto una partita molto matura, al di là del risultato specifico.

3 Lo stato di forma dei giocatori è buono grossomodo in tutti i reparti, e sembra esserci un certo affiatamento tra tutti componenti della rosa.

4- Il Barcellona non è più la corazzata che si è vista negli ultimi anni. Resta una squadra fortissima, matura, che può fare risultato contro chiunque, ma sembra aver perso molta della costanza che aveva in passato. Non è più una schiacciasassi che schiaccia tutti i sassi che incontra. Ogni tanto se lo perde qualche sassolino per strada... Inoltre sembra non essere affatto imperforabile. In fondo gli anni passano per tutti e, come in tutte le cose della vita, ci sono dei cicli che iniziano e finiscono. Il materiale umano a disposizione resta notevole, ma forse è necessario rivedere alcune saldature e mettere nuovi bulloni dove serve, togliendo quelli arrugginiti, e poi bisogna lubrificare di nuovo tutti i meccanismi. Serve un tagliando insomma.

5- La Juve ha la seria e concreta possibilità (la volontà è da verificare), di andare a fare una partita di spessore anche a Barcellona. Non bisogna avere paura del Camp Nou.

6- La Juve è definitivamente entrata nella rosa delle squadre più forti d’Europa, e se a Torino non fanno pastrocchi, nei prossimi anni potrà sempre giocare per questo livello di partite. Va messa, con merito, insieme a Real, Barcellona, Bayern, e compagnia cantante. Alzare i trofei internazionali ovviamente è un altro discorso, anche perché è solo una quella che vince, le altre perdono tutte. Ma se il programma bianconero prosegue nella giusta direzione, come è stato finora, il livello di competitività di partenza sarà sempre grossomodo questo, fatte salve le fisiologiche singole annate dove per motivi X (infortuni, iella, qualche partenza importante, ecc) si può essere anche sotto la media. Ma forse si potrà essere anche meglio di così, ogni tanto. E se si continua in questo modo, per forza di cose, nonostante la maledizione delle finali (non è vero, ma ci credo ciecamente) prima o poi qualche trofeo lo si alza. E’ semplice legge delle probabilità.

7- L’abbraccio tra Agnelli, Marotta, Elkann, ecc, dopo un gol, è la cosa che mi ha fatto pensare più di tutte. Visto da fuori, e senza conoscere con precisione le dinamiche interne alla società e quelle tra le persone, sembrava un abbraccio sincero, frutto di una vera unità di intenti. Una sorta di affiatamento che porta la “squadra dirigenziale” ad essere “squadra”, al di là delle dichiarazioni, delle interviste, ecc (che lasciano il tempo che trovano). L’unico problema è che, dando per assodato che in effetti questo affiatamento ci sia (e su questo non ci sono certezze assolute ma solo sensazioni), questo è proiettato esclusivamente al futuro. E solo al futuro sportivo. Restano sul piatto i consueti problemi di sempre: la parte mediatica (su cui continua a mancare una strategia), le questioni legali, gli scudetti 28 e 29 rubati, il rapporto con gli ex dirigenti condannati, le campagne mediatiche anti-Juve, ecc. Inoltre, nessuno di noi dimentica il peccato originale di Elkann (è tuttora indigeribile).

8- Il pubblico gobbo, dentro e fuori dallo stadio, prima e dopo la gara, ha vissuto con molta emozione ed euforia l’avvenimento. Una bella sbronza!

9- La vittoria col Barcellona ha momentaneamente silenziato il confuso e pasticciato scandalo del bagarinaggio che vede coinvolto il presidente della Juventus.

10- Dopo questa storica partita, Dybala ha ufficialmente rinnovato il contratto, anche se probabilmente in futuro non gli vedremo mai indossare la maglia numero 10. L'impressione è che si sia affezionato al 21...

11- Juventus Barcellona 3-0, ma non si è vinto niente, assolutamente niente. E' solo una partita vinta. Una sola. Ci sono ancora decine e decine di litri di sudore da versare.

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