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Attualità di N. REDAZIONE del 22/04/2017 15:19:19
Gli Scudetti rubati son tornati!

 

di Crazeology
La notizia è clamorosa: il Collegio di garanzia del CONI ha annullato le sentenze di primo e secondo grado della Giustizia Sportiva. Tutti i trofei tornano a casa. E così, con il freddo comunicato del CONI, all’interno delle varie sentenze odierne (in realtà si tratta di un atto di qualche giorno fa) pronunciate dalla quarta Quarta Sezione del Collegio di Garanzia, si è comunicato al mondo intero che il processo sportivo è da rifare.

E non solo, ma questa volta durante il nuovo processo sportivo ci si potrà difendere, e chi di dovere siederà sul banco della difesa, al contrario della volta scorsa dove la difesa in pratica non era possibile. E non solo, ma sono state annullate anche le squalifiche ai dirigenti dell'epoca (radiazioni comprese). Finalmente! Caspita! Era ora! Siete contenti, vero, cari lettori amici miei, caldi e affettuosissimi tifosi della Juventus? Si?

Male! Anzi, malissimo! Fate male ad essere contenti, perché questa notiziona mica riguarda la Juventus, bensì la Mens Sana Siena (società baskettara fallita nel luglio 2014).
Si legge nel comunicato: “All’esito della suddetta camera di consiglio la Quarta Sezione ha annullato le decisioni di primo e di secondo grado afferenti ai ricorsi Finetti/FIP, Minucci/FIP, Serpi/FIP, Anselmi/FIP, Lazzeroni/FIP, Polisportiva Mens Sana Basket 1871/FIP e Mens Sana Basket 1871 a r.l. e, per l’effetto, ha rinviato gli atti al giudice di primo grado FIP (tribunale federale)”.
Lista trofei in viaggio di ritorno verso la bacheca:

- Scudetto 2012
- Scudetto 2013
- Coppa Italia 2012
- Coppa Italia 2013
- Supercoppa 2013

Attenzione però, quelle dirigenze, quelle persone, al di là delle ipotetiche colpe (che verranno chiarite e verificate, forse, nelle sedi opportune, ossia nel nuovo processo sportivo), hanno battagliato davvero per ottenere giustizia. La Giustizia l'hanno cercata, l'hanno voluta.

Per la Juventus le cose stanno molto diversamente. A Torino, ormai lo abbiamo capito tutti, non c'è davvero una volontà di battagliare per riottenere il maltolto. E poi, anche se questa ipotetica volontà ci fosse, anche solo per mettere a posto davanti allo sguardo confuso della tifoseria-clientela del club la pasticciata questione numerica dei titoli vinti e di quelli vantati, si tratta comunque di una volontà condizionata da lacci e lacciuoli.

E qualche lettore giustamente si chiederà, lacci di che tipo? Lacci tipo questi:
- le storiche e consolidate amicizie con la proprietà della seconda squadra di Milano (non quella odierna, ma quella che per decenni ne ha avuto la proprietà, gli onestoni insomma), devono poter rimanere tali, non devono essere intaccate;
- la vecchia e odiata dirigenza (Moggi e Giraudo), non è gradito che possa in qualche modo venire riabilitata (non a caso, mai nessuno a Torino ha preso, anche solo mediaticamente, le difese di quei due. Nelle tante e fumose attività legali svolte finora si è sempre vantata solo ed esclusivamente l'estraneità della società Juventus ai fatti contestati);
- chi ha davvero commesso degli illeciti sportivi in quello scandalo del 2006 (la Juve no, ma qualche altra squadra purtroppo si) non deve essere toccato (non ci si può permettere di farlo, per evitare guerre sportivo-mediatiche);
- gli interessi economici, finanziari, politici e di "sistema", insomma i delicati equilibri del grande gruppo che detiene il pacchetto azionario di maggioranza della Juve non devono essere minimamente alterati;
- ecc...;
- ecc...;

Mica pizze e fichi!
Insomma, al massimo, bene bene che vada al popolo gobbo, più che di Giustizia (con la G maiuscola), a Torino vorrebbero un delicatissimo e precisissimo intervento chirurgico. Molto poco invasivo. Il più possibile indolore per tutti. Una lista così esigente di necessità che per realizzare un progetto così ci vorrebbe una specie di miracolo.
Un po' come il detto "della botte piena e della moglie ubriaca", ma potenziato di un bel po'.
La cantina di proprietà, il vino migliore del mondo, tantissime botti, tutte piene, la moglie superfotomodella, la moglie molto vogliosa dal punto di vista sessuale, la moglie ubriaca senza aver bevuto neanche una goccia del costosissimo elisir, ma non abbastanza ubriaca da non essere ben disposta e partecipe del coito che si desidererebbe avere.
Si tratterebbe, semmai si verificasse una situazione del genere, di una giustizia su misura (con la g minuscola). Quindi non sarebbe Giustizia, ma solo l'ennesimo pasticciaccio all'Italiana.

Nel frattempo i tifosi baskettari del Senese se non altro hanno qualcosa di cui godere, qualcosa in cui sperare, i tifosi della Juve invece si devono accontentare delle ottime prestazioni sul campo della squadra. Per carità, aspettiamo l'esito del ricorso di 581 milioni al Consiglio di Stato, ma le emozioni non cambiano granché. Quando penso agli eventuali esiti di quel ricorso, sia positivi che negativi, mi viene in mente sempre un pensiero.
Un giorno un Tizio disse: quando sei felice ti piace la musica, ma quando sei triste capisci i testi.

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