A RaiSport devono avere una certa predilezione per un lessico biologico, se così possiamo definirlo. Cominciarono il 25 novembre 2009, quando titolarono da par loro un'immagine pubblicata sul proprio sito. Riportiamo un estratto del nostro comunicato di allora «Il “geniale” omino addetto a tale attività non ha fatto mancare il suo tocco di classe – e di stupido fervore – pubblicando, in abbinamento al video di cui sopra, una immagine della triade che ha sapientemente denominato “ merde ”. Ora, che un ominide del web trascuri la possibilità che ci sia gente preparata professionalmente, nonché tifosi rancorosi di serie C, che abbia la capacità di verificare il codice html sorgente è un fatto. Ma rappresenta fatto ben più grave che “sua stoltezza” non si sia premunito di modificare il nome di quella immagine ancor prima della pubblicazione» (LINK).

Nel frattempo abbiamo assistito a più di uno smaccato episodio di partigianeria anti-juventina da parte della RAI, che però tramite alcuni suoi esponenti di testata ha trovato il modo di indignarsi per i dubbi espressi da qualche giocatore juventino circa l'integrità della vista di chi racconta le partite per Rai Sport.

Chissà se quel "geniale omino" è stato promosso a tecnico del suono o simile, non ce ne sorprenderemmo. Sabato sera infatti, dopo il derby della Mole, durante l'intervento post-partita ai microfoni della trasmissione "calcio champagne" il difensore Benatia ha sentito un insulto nel suo auricolare (Ma sta zitto, martocchino di merda!).

Purtroppo per la conduttrice e tutti i presenti, il difensore ha immediatamente fatto notare l'insulto. I perfetti omini di Rai Sport hanno provveduto a congedare frettolosamente il giocatore, che ha però riferito l'insulto all'ufficio stampa della Juve. Insulto che è stato poi riportato nella sua testualità in sala stampa.

Al momento non ci risultano scuse da parte da parte di Rai Sport. Il comunicato dell'ufficio stampa della Rai, autoassolvendosi, conclude porgendo «la sua piena e totale solidarietà al calciatore e alla società per cui è tesserato». (LINK).. Regna la cautela. Anzi, eravamo già stati tutti invitati «a non tirare conclusioni in merito all'insulto sentito da @MedhiBenatia. Stiamo verificando. Chi ha sbagliato pagherà» (LINK).

Solo nella serata di ieri la Juventus ha diramato una presa di posizione che rimanda al mittente una ricostruzione «fattualmente incredibile e tecnicamente inverosimile» (LINK).
Possiamo sperare solo che almeno questa volta la società bianconera, al di là dei toni soft usati nella propria nota, sappia essere decisa e non accontentarsi dell'indulgenza e della minimizzazione che a parole contesta alla TV di Stato.

E pensare che quella voce fuoricampo, che rimarrà anonima ("interferenze" come l'hanno liquidata in diretta), poteva evitare di scatenare questo nuovo caso di insulti razzisti limitandosi a un classico "juventino di merda" che sarebbe stato archiviato come sfottò o folklore.

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