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Udienze Processi di M. ROCCA del 30/12/2009 23:53:48
Calciopoli, esame Cellino

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 22 dicembre 2009.

Presidente dott.ssa Teresa Casoria - Allora sentiamo Cellino...
Casoria (sottovoce) - Cellino ha fatto pure l'occhiolino, a Voi... non te ne sei accorta che ti ha fatto l'occhiolino?
Casoria - Allora lei è ? Massimo Cellino? Legga la formula...
Massimo Cellino - Consapevole della qualità giuridica che assumo con la mia testimonianza mi impegno a dire tutta la verità e a non nascondere nulla di quanto a mia conoscenza alla corte...
Casoria - Si avvicini al microfono, cerchi di parlare ad alta voce e dica le generalità complete
Cellino - nato a Cagliari il 28 luglio 1956
Casoria - residente?
Cellino - a Miami in Florida
Casoria - professione? che attività svolge?
Cellino - Presidente di una squadra di calcio e industriale nel settore pastaio
Casoria - PM, prego

PM Stefano Capuano - Buongiorno signor Cellino, lei da quanto tempo è Presidente del Cagliari calcio?
Cellino - 18 anni. Dal giugno 1992.
Capuano - Sì. Nel corso di questi anni lei ha anche assunto incarichi federali, diciamo?
Cellino - Ho avuto incarichi come dirigente nella lega, nel consiglio di lega e come presidente di serie A e B della lega
Capuano - in che periodo, se lo ricorda?
Cellino - da subito, sin dal primo anno entrai nel consiglio di lega, sin dal '92
Capuano - Nel 2003-04 il Cagliari in che serie era?
Cellino - Nel 2003-04 il Cagliari era in serie A se non mi sbaglio, o era il primo anno di serie A o era in serie B
Capuano - Nel periodo della partita Messina-Venezia per...
Cellino - serie B
Capuano - Lei aveva un ruolo quindi...
Cellino - ero presidente della Lega serie B
Capuano - Ricorda che ci fu una partita Messina Venezia da giocare in campo neutro?
Cellino - Sì
Capuano - In che campo venne giocata?
Cellino - Io insistetti perchè venisse giocata in un campo neutro veramente lontano da Messina e feci pressione (e a che titolo? Cominciamo bene, confessa che ha fatto pressioni ... a beh!) perchè fosse designato il campo...

voce fuori campo - qua non si sente niente! Presidente mi scusi da qui dietro non si sente assolutamente nulla!

Cellino - perchè fosse designato il campo di Bari.
Capuano - ed era la prima designazione il campo di bari?
Cellino - No. C'era una designazione per richiesta dei tifosi del Messina in una sede più vicina, se non sbaglio Siracusa. Ma era per me improponibile, se il campo è neutro bisogna metterlo in posizione nel quale il Venezia non si sentisse non troppo vicino a Messina. Però mi sembrava giusto trovare un campo alternativo, non ce ne erano tanti a disposizione, cera Bari e io optai per Bari.
Capuano - Lei ebbe delle rimostranze per questo fatto?
Cellino - Si vabbè, fanno parte del .......non ci fu il piacere da parte del Presidente Franza del Messina che mi disse che avrebbe apprezzato il giocare più vicino a Messina per comodità dei suoi tifosi

altra querelle perchè in fondo all'aula non sentono bene

Cellino - ad ogni modo un rimostranza abbastanza normale, il presidente mi disse «perchè ci hai fatto giocare lì?». A parte il fatto che non lo decido da solo, io faccio parte del comitato di presidenza con altri due miei colleghi, il presidente di serie A dell'epoca più il presidnte di lega dell'epoca, perciò il mio voto era uno su tre e se designano Bari è perchè almeno due su tre di questi signori avevano scelto Bari e non era solo una mia scelta. Se mi si diceva che volevo penalizzare il Messina, aspirante alla promozione come il Cagliari, che allora giocavamo per tornare in serie A, se la mia scelta fosse stata per penalizzare il Messina o il Cagliari o altre squadre che lottavano per venire in A ... Invece io dissi che io ho dato il mio parere (sbaglio o prima hai detto che hai fatto pressioni? ), come mi sembrava giusto, ed il mio voto era uno su tre, perciò se anche gli altri hanno scelto Bari vuol dire che era giusto Bari, mi giustificai così, mi sembrava giusto che cercai di fare una cosa giusta (per il Cagliari)
Capuano - Chi la arbitrò quella partita?
Cellino - Palanca. Sì lo ricordo bene.
Capuano - Sì. Ebbe modo di commentare la designazione con il presidente del Venezia? Si ricorda cosa gli disse?
Cellino - Sì. Mi ricordo che sia il Presidente del Venezia che del Livorno mi chiamarono per dirmi che fu una designazione un po' strana. Perchè nel calcio si parla molto e poi la realtà alla fine quella che sia non si sa mai. Perchè per tanti anni nel calcio uno va alle partite, sente tante cose e si creano anche delle situazioni molte volte anche difficili anche da provare però sono più sensazioni, più segnali che ti fanno diventare sospettoso su certe cose e noi commentavamo tra di noi che la designazione di Palanca non fu... non la consideravamo una delle migliori per la partita di Messina Venezia
Capuano - Perchè non la consideravate una delle migliori?
Cellino - Allora mi chiamò Franco Dal Cin e mi disse che era a pranzo con la squadra, prima che partisse in ritiro, ed aveva come allenatore uno che era il vice di Mancini alla Lazio, se non mi sbaglio, o un giocatore che giocava per Mancini, non mi ricordo più e mi disse « Bella designazione ci hanno fatto! Proprio Palanca ci hanno designato per giocare col Messina...» e io gli dissi «Perchè Franco? C'è qualche problema?», «Maddai lo sai, lavorava con Mancini», «Sì però ho detto, giocate la partita dai Fra...»
Casoria- Non ho sentito, mica ho capito sa?

di nuovo la voce fuori campo - Presidente non ha capito lei, figuriamoci Noi quaggiù? Questo è il problema!

Casoria - Possiamo alzare un po' il microfono? Però Lei non parli tra i denti. Lei parla un po' tra i denti. Si può controllare il microfono?
Cellino - Io la sento benissimo
Casoria - siamo noi che non sentiamo lei, allora avanti... Questa risposta su Palanca, la spieghi meglio
Cellino - Allora a Franco Dal Cin io dissi «Franco, la palla è tonda le partite vanno giocate, non pensare negativamente. Andate a giocare la partita ed impegnatevi, anche perché il Messina sta giocando per andare in serie A, perciò...». Per una questione anche di antagonismo e di logica, noi tifavamo per il Venezia perchè, se ci bloccava il Messina, si giocava per la A, una cosa abbastanza logica da Presidenti di una squadra di calcio. Vidi la partita in televisione e l'arbitraggio, a mio dire, poi non fu dei migliori sicuramente, una partita abbastanza accesa
Casoria - Sì, ma quel punto che non si è sentito, perchè si è criticata la scelta dell'arbitro Palanca?
Cellino - Signora io mi trovo anche in imbarazzo, perchè molte volte...
Casoria - Lei è obbligato a dire la verità
Cellino – Sì, ma io dico la verità no, no... Perchè molte volte si riportano nel calcio dei luoghi comuni, delle cose che si sentono dire nei corridoi, nei bar...
Capuano - e lei cosa disse a Dal Cin?
Cellino - No, Dal Cin mi disse «è un arbitro della Gea», mi disse queste parole: «Ha lavorato con Mancini e sappiamo benissimo che è legato alla Gea». Però io ripeto, ve lo dico con franchezza, si parlava molte volte per sentito dire, non è che ci fosse un contratto o qualcosa del genere. La Gea, io ve lo dico che conosco personalmente e da molti anni Luciano Moggi, lo dico sinceramente: personalmente non ho mai avuto nessun problema. Mai avuto nessun problema.

ancora la voce fuori campo - Ehhhhhhh, non si è capito -

Casoria (alzando la voce) - Ha detto che personalmente non c'è stato mai nessun problema con Moggi
Cellino - Personalmente mai avuto nessun problema, quello che dovevo dirgli lo dicevo e quello che doveva dirmi lo diceva. Più che altro nel calcio, ripeto, certe cose si guardano o si guardano in una certa maniera perchè te le dicono e ti fanno diventare malizioso, se no non ci arrivi a pensarle. Ma da qui a dimostrarle è diverso.
Capuano - Lei risponda alle domande piuttosto che fare considerazioni . Presidente, procederei quindi ad una prima contestazione. (sbuffa) Lei è già stato sentito in data, sig. Cellino, 19 luglio 2007, presso il comando provinciale dei carabinieri di Roma, lo ricorda?
Cellino - Sì
Capuano – Lei, rappresentando questa circostanza, innanzitutto riferisce che, successivamente alla designazione dell'arbitro Palanca, chiama lei Dal Cin e disse, per prenderlo in giro, che poteva evitare di andare a giocare a Bari e di dare i tre punti al Messina e così avrebbe risparmiato i soldi della trasferta.
Cellino - può darsi che l'ho detto questo, sì
Capuano - come mai fece questa affermazione ?
Cellino - L'ho appena detto prima. Perchè si vociferava che fosse questo qui, un arbitro legato ad un certo interesse calcistico.
Capuano - qual'era questo interesse calcistico?

Avv. Prioreschi, difesa Moggi - ma si vociferava che è, lui sta riferendo ...
Capuano - È una opposizione?
Prioreschi - Certo che è una opposizione! Perchè il teste non può dire “si vociferava”, perchè sulla voce non possiamo fare una ulteriore domanda
Capuano – Presidente, però se facciamo finire di rispondere il teste...
Prioreschi – No, no, no! Non possiamo far finire il teste sulle voci, abbia pazienza. Noi sulle voci...
Capuano – Vabbè, stiamo commentando una telefonata...
Casoria - Lo dice lui stesso “si vociferava”, perciò PM...
Cellino - Lo confermo, non ho nessuna prova.
Prioreschi - Su cosa si basa questa affermazione? Sulle voci, lo dice lui stesso.
Avv. Trofino, difesa Moggi - Se posso agiungere alla nostra opposizione un ulteriore elemento, mi sembra che il PM...
Capuano - Ma opposizione alla risposta o opposizione a che cosa, signor Presidente?
Trofino - Ma perchè urla? Scusi eh!
Capuano - Perchè ho sentito tre opposizioni ad una risposta, questa è una novità.
Trofino – Alllora, questo è l'avvocato Prioreschi ed io rappresento la stessa parte e vorrei aggiungere un altro particolare alla nostra opposizione e sottolineare che la sua contestazione è suggestiva e nell'affermare che la sua domanda non è consentita e non può essere ammessa. Mi è concesso?
Capuano - La doveva fare prima che rispondesse il teste, avvocato
Trofino - quindi lei dirige anche il dibattimento?
Capuano – No! Avvocato io davo...
Casoria - Sentiamo l'avvocato, cosa vuol dire?
Trofino – Allora, signor Presidente, io sto in questo momento aggiungendo un ulteriore elemento per stabilire che questa contestazione del P.M. è suggestiva. Segnalo all'ufficio di presidenza che nella lettura è scritto testualmente «l'ho chiamato per prenderlo in giro»
Capuano - Ed io questo l'ho letto
Trofino - È chiaro che l'ha letto. Quindi l’avvocato Prioreschi ha detto “sulla opinione chiediamo un'altra opinione”. Io dico poi sulla suggestione si inserisce un'altra suggestione poi...
Casoria - Andiamo avanti e facciamola fare questa domanda al teste, PM...
Capuano - Ma io l'ho detto: è una contestazione... Allora lei la ricorda questa telefonata con Dal Cin?
Cellino – Allora, non sono sicuro se mi ha chiamato lui o ho chiamato io.
Capuano - Parlaste di Palanca, perchè lo prendeva in giro sulla designazione di Palanca?
Cellino - Allora ripeto: Dal Cin mi disse che a pranzo, prima di partire per Bari, pranzarono insieme alla squadra e c'era il suo allenatore che era un ex della Lazio e secondo di Mancini, che si lamentava con lui dicendo che non era la miglior designazione quella che abbiamo. Perché, per sentito dire, si vociferava... Perché qui si parla di voci, di roba che si dice, di casualità... Io non ho delle prove scritte o denunce di appartenenza...
Capuano - Ma non le deve dare lei le prove scritte, signor Cellino, lei deve solo rispondere a delle domande
Cellino - Però riportare delle voci a volte è anche antipatico. Però queste voci nel calcio c'erano, senti una voce, senti due voci, vedi degli arbitraggi... Poi mi ricordo dell'arbitraggio che ci fu. Mi ricordo che mi chiamò una persona dall'areoporto di Roma dicendo che Palanca lo accompagnò l'arbitro De Santis: «Guarda, addirittura lui lo ha portato», mi disse, «per farlo partire per Bari». Mi chiamò Carlo Longhi dall'areoporto per dirmi queste parole. Sono tutte voci, ma voci che erano insistenti nel calcio.
Capuano - A lei che conferma le dava il fatto che Palanca era accompagnato da De Santis?
Cellino - Erano degli amici. Legati molto da... da... da... (da-da-umpa – da-da-umpa) da un rapporto, diciamo, che andava oltre. Un arbitro non accompagna un altro arbitro in aereoporto. Ma come? Non conosce la strada per andare all'aeroporto? Cioè il fatto che mi chiami Carlo Longhi per dirmi questo... cioè...
Casoria - Cioè non ho mica capito
Cellino - Mi chiamò Carlo Longhi per dirmi che c'era De Santis che stava accompagnando Palanca all'aeroporto per prendere l'aereo per Bari, a me cosa me ne frega signora? Mi segue? Però poi ti chiamano e ti dicono queste cose, vedi la partita, perchè poi ho visto la partita, la partita non è stata arbitrata nel migliore dei modi. Poi magari sono casualità, signora, non spetta a me dare le prove. Però si commentava quello e sono qui a rispondere di quello che ho detto. Magari ho parlato a sproposito, però le ho dette queste cose. Ecco.
Capuano – Dal Cin che cosa le disse di Gregucci?
Cellino – Ecco, Gregucci era l'allenatore del Venezia all'epoca ed aveva lavorato con Mancini, era il secondo se non mi sbaglio. A Roma era risaputo che in certi ambienti della politica del calcio c'era più potere e più determinazione
Capuano - A quali ambienti si riferisce?
Cellino - Parliamo di uffici federali, i giornali li hanno letti tutti, certe cose non le sapevo ma le ho lette dopo sui giornali, non posso riportare adesso delle cose che ho saputo dopo dai giornali
Capuano - Procedo ad un'altra contestazione lei nel verbale dice: «Il DalCin non si mostra meravigliato dalle mie affermazioni poichè lo stesso mi riferì che il suo allenatore Gregucci, durante un pranzo, gli disse che era preoccupato per la designazione dell'arbitro Palanca perché...»
Cellino - il pranzo è prima di partire per Bari
Capuano - Sì, «perché avendo lavorato a Roma ed in particolare alla Lazio era a conoscenza che Palanca era uno degli arbitri legati e Moggi», lei lo ricorda questo che ha dichiarato?

Prioreschi - No, ma allora la contestazione la deve fare, deve partire dall'inizio del periodo, deve...
PM Narducci - Non lo decide lei però
Prioreschi - Non possiamo fare l'esame così
Capuano – Presidente, la contestazione parte dal fatto che il teste non era stato specifico sui soggetti, questa è la contestazione ed io la faccio...
Prioreschi - questa risposta nasce dal periodo precedente, perché se no lei nuoce... Deve leggere da: «Tale mia affermazione nasceva dalla affemazione che il Palanca, a dire dell'intero sistema calcio...»
Capuano - Allora io rileggo tutto il testo, la pubblica accusa da’ il consenso per l'acquisizione dell'intero verbale
Prioreschi - Ma cosa acquisiamo, chiacchere, non è ammissibile, forza andiamo avanti
Capuano - Leggo: «Tale mia affermazione nasceva dalla considerazione che, a dire del sistema calcio, l'arbitro Palanca era arbitro legato al De Santis e quindi al gruppo capeggiato da Luciano Moggi, gruppo di cui faceva parte anche il Fabiani che all'epoca era il D.S. del Messina. Di conseguenza il Palanca avrebbe, come per altro successo, potuto favorire la società siciliana. Il Dal Cin non si mostrò meravigliato dalle mie affermazioni poichè lo stesso mi riferì che il suo allenatore Gregucci gli aveva riferito che era preoccupato della designazione dell'arbitro Palanca. Il quale, avendo lavorato alla Lazio, era a conoscenza che il Palanca faceva parte del gruppo di arbitri legati a Moggi». Lei le ricorda queste dichiarazioni?
Cellino - Perfettamente e le confermo.
Capuano - Veniamo alla partita della stagione successiva, Fiorentina-Cagliari, anzi di 2 stagioni dopo, 2005/06, la sua squadra in che serie militava?
Cellino - Serie A
Capuano - Sì. Ricorda chi era l'arbitro di quella partita?
Cellino - Gabriele
Capuano - Sì. Si incontrò con l'arbitro Gabriele prima della partita?
Cellino – Sì, mi lamentavo con gli addetti ai lavori della Fiorentina, prima della parita, perchè non ci davano la disponibilità dell'ascensore per trasportare le attrezzature al secondo piano, dove ci sono gli spogliatoi. Io ero nervoso e arrivò l'arbitro Gabriele con gli assistenti, prima della partita, e mi disse: «Smettila, andiamo a prenderci un caffè e stai calmo», perchè io stavo urlando contro gli addetti ai lavori. Mi accompagnò a prendere un caffè e mi disse: «Sei nervoso già adesso, pensa dopo la partita». «Ma come? Conosci già il risultato? Sai già che sarò nervoso dopo la partita?» gli dissi, ma molte volte succede che sono nervoso dopo la partita e certe cose si possono dire per scherzo
Capuano - Queste sono valutazioni, non interessano
Cellino - Poi ha diretto la partita in maniera scandalosa
Casoria - Chi ha detto questa cosa? Con chi stava parlando? Con l'arbitro?
Cellino - Mi disse: «pensa, se sei nervoso adesso, pensa poi dopo», conosci già il risultato?
Casoria - Vabbè
Capuano - Quanto finì la partita?
Cellino - 2-1 per la Fiorentina. 1-0 per Noi e poi ci fu un arbitraggio indisponente. Poi magari è il mio punto di vista e magari è stato un arbitraggio buono
Capuano - Perchè lei dice indisponente?
Cellino - Perchè io, da Presidente del Cagliari, mi sono sentito molto penalizzato. Ci sono state delle espulsioni ed un atteggiamento dell'arbitro veramente indisponente. Molto indisponente. Poi ripeto: a volte succede che io vedo la partita in una maniera perchè tifo la mia squadra
Capuano - Lei fece delle rimostranze all'arbitro Gabriele alla fine della partita?
Cellino - No, non mi sembra e non mi ricordo, non mi ricordo proprio devo dire la verità. Questa deposizione l'ho fatta due anni e mezzo fa e se me lo ricordavo due anni e mezzo fa oggi non me lo ricordo più
Capuano - Questa partita vicino a chi la ha vista?
Cellino - Ero seduto in tribuna
Capuano - Si ricorda a chi era seduto vicino?
Cellino - Dietro avevo gli esponenti della Fiorentina.
Capuano - Chi erano gli esponenti della Fiorentina
Cellino - C'era Andrea e Diego Della Valle
Capuano - Lei a fine partita commentò con i dirigenti della Fiorentina l'arbitraggio...
Cellino - Lo dico sinceramente, è passato tanto tempo, non me lo ricordo
Capuano - Allora io, per sollecitare la memoria del teste, procedo alla lettura del verbale: «In merito a tale gara, vorrei anche precisare che, nel corso dell'incontro che ho assistito vicino ad Andrea Della Valle ed a Davide Lippi, mi rivolsi, vista la direzione di gara unilaterale a favore dei viola, ai due predetti dicendo: “complimenti alla Gea world”», lo ricorda questo?
Cellino - Vero, anche se non ne fui particolarmente orgoglioso di quello che feci.
Capuano – Successivamente, il giorno dopo, lei ricevette la telefonata del dottor Moggi?
Cellino - Non lo ricordo, non glielo so confermare, ma non penso. Lo dico sinceramente: non penso. Il dottor Moggi Luciano?
Capuano - Sì
Cellino - Non penso
Capuano - Anche in questo caso leggo dal verbale: «Il giorno successivo fui chiamato dal Moggi che tentò di rimproverarmi per aver detto tale frase che lui considerava inopportuna ma io troncai ben presto la conversazione»
Cellino - No, non penso mi chiamò per quello. Luciano queste cose non le faceva, devo dire la verità, forse mi capitò di parlarci in Lega
Capuano - Il giorno dopo
Cellino - Se ho detto una cosa del genere, magari può essere capitato. Ina cosa è la mia dichiarazione in tribuna, di cui non sono orgoglioso e potevo evitarla. Perciò penso di aver sbagliato io in quel contesto
Capuano - Vabbè
Cellino - Anche perchè se si pensano certe cose...
Capuano - Veniamo all'incontro, 12 dicembre 2004, Reggina-Cagliari, lo ricorda questo incontro?
Cellino - Sì
Capuano - Quanto finì?
Cellino - 2-1
Capuano - No, 2-3, per chi?
Cellino - Sì 2 pari e poi 3-2 per la Reggina
Capuano - Chi era l'arbitro dell'incontro?
Cellino - Rosetti originario e poi ebbe un malore qualcuno in famiglia e fu nominato sostituto De Santis
Capuano - Sì, Presidente, prima di proseguire l'esame leggerei al teste delle telefonate facendogliele commentare, su questo argomento
Cellino - Non c'è bisogno dottore, quella giornata me la ricordo perfettamente
Casoria - Lei è un po' esuberante, esuberante troppo, stia buono per favore
Capuano - Lei ebbe modo di commentare la designazione del De Santis con il Ghirelli?
Cellino – Successivamente, se non mi sbaglio
Capuano - La partita è il 12 e c'è una telefonata dell'11 dicembre, quando viene a sapere che viene designato il De Santis
Casoria - Allora prego P.M. la voleva leggere?
Capuano - Allora:

- Pronto?
- Ciao Francesco.
- Ciao Massimo.
- Che è successo con l'arbitro? Non c'è più Rosetti.
- Adesso mi informo e ti faccio sapere.
- Mi hanno mandato sai chi?
- Chi?
- De Santis a Reggio Calabria
- E' stato estratto male, ti faccio sapere, ti chiamo subito.
- Ieri notte stava bene come un grillo, cazzo!
- Ti faccio sapere, ti richiamo.
- Proprio De Santis, cazzo!
- Ti richiamo, Ciao.
- Ciao.

Perchè lei era preoccupato che venisse designato De Santis?
Cellino - Era un arbitro al quale non ero molto simpatico, me lo ha dimostrato sempre in tanti atteggiamenti.
Capuano - Quali sono questi atteggiamenti?
Cellino - Il modo di arbitrare che aveva, molto esuberante, e poi secondo me non era un arbitro che arbitrava bene.
Capuano - Non ho sentito
Cellino - Non era un arbitro che mi piaceva.
Casoria - Non era un arbitro Europeo?
Cellino - No, lo era lo era. Per me non arbitrava bene.
Capuano - Perché?
Cellino - Perché magari ce l'aveva con me. Ma ogni volta che l'avevo contro non faceva gli arbitraggi giusti e corretti. Anche se aveva la possibilità di farlo, perchè come qualità ce le aveva sicuramente per farlo. Perciò non nutrivo fiducia in lui, è la verità.
Capuano - Prima dell'inizio della gara lei incontrò il De Santis?
Cellino - Sì.
Capuano - Che cosa vi diceste?
Cellino - Se non sbaglio era venuta fuori la storia delle dicerie di Palanca. Sulle battute che facemmo io e Spinelli sulla designazione di Palanca per Messina-Venezia. Mi disse che avrei fatto meglio a star zitto e farmi gli affari miei, che non mi dovevo comportare così che andavo a sparlare in giro. Io prima della partita ero imbarazzato e dissi “guarda che non sono stato solo io, è stato Aldo a chiamarmi ed anche Zamparini”. Cercavo anche di giustificarmi con l'arbitro che doveva arbitrarmi la partita. Ad ogni modo il discorso fu cordiale poi dopo l'arbitraggio fu penoso.
Capuano – Allora, per sollecitare la memoria : «Prima della gara, mentre ero nel corridoio degli spogliatoi, venni avvicinato dal De Santis»
Cellino - Io ero nel corridoio e lui stava facendo riscaldamento
Capuano - E gli si avvicina a lei: «mi disse testualmente “ Tu devi imparare a farti i cazzi tuoi” ed alla mia richiesta del perchè di tale affermazione aggiunse “ tu parli troppo, io mi riferisco a Palanca”. Proseguo nella contestazione perchè c'è anche un ulteriore elemento: «Io cercai di spiegare che nella vicenda in cui erano stati coinvolti Palanca e Gabriele nell'estate 2004, che erano stati richiamati dall'ufficio indagini della FGCI, io avevo fatto solo il mio dovere, riferendo quanto era di mia conoscenza in merito ai due arbitri e non ricevendo alcuna risposta dal mio interlocutore. Prima di salutare il De Santis chiesi se potevo stare tranquillo e lui con aria di sfida mi disse che io non lo conoscevo affatto.». A me non sembra che ci fu un colloquio come lo ha rappresentato lei
Cellino - Guardi, sinceramente è passato del tempo
Capuano - Quindi lei le conferma queste dichiarazioni
Cellino - Perfettamente. Purtroppo queste dichiarazioni io le ho fatte due anni e mezzo fa, ora mi sono ricordato la dichiarazione in FIGC, non me la ricordavo più, dove io sono stato interrogato e queste dichiarazioni le feci due anni prima in FIGC, per filo e per segno. Perciò il problema era questo, anche se esisteva una certa situazione a chi la denunciavi? All'ufficio indagini era il primo a cui le davi. Le dichiarazioni dell'allenatore di Dal Cin io le diedi prima che ai carabinieri di Roma, prima all'ufficio indagini della Federazione. Poi se ci fossero state delle cose da chiarire, secondo me, doveva essere l'ufficio federale a chiarirle.
Capuano - Questa partita come andò, prima abbiamo detto che vinse la Reggina 3-2?
Cellino - Guardi ci sono le cassette, guardate voi la partita
Capuano - No, lo dica lei
Cellino - Ci fu un arbitraggio allucinante. Dopo la partita lo fermai e gli dissi “Complimenti”, mi disse “levami le mani di dosso” e mi presi anche due settimane di squalifica. Quindi presi una squalifica per aver maltrattato l'arbitro dopo la partita, pensi un po' lei (non si può neanche mettere le mani addosso all'arbitro, che continente incivile...)
Capuano - Lei dopo, questo comportamento del De Santis, lo commenta col Ghirelli
Cellino - Sì
Capuano - Proprio a termine partita, perchè siamo al 12 dicembre, sull'utenza intercettata al Ghirelli tel.progr.14032. Lei Cellino si sente che sta parlando con una terza persona e dice: «Sempre protetto, cazzo, Luciano Moggi alla festa con gli arbitri ci fa l'occhiolino a tutti, a tutti.»

- ciao Francesco.
- Ciao Massimo.
- Sono arrivato a Cagliari adesso, me ne sono andato dallo stadio di Reggio Calabria con il mio aereo se no all'arbitro gli metto le mani addosso, un bastardo tra i peggiori al mondo.
- Ma veramente e perché?
- Io mi nauseo, mi nauseo
- Ma perché tu dici che...
- Perché De Santis è sempre stato un coglione
- Che ha fatto?

- Vincevamo noi 1-0 e hanno pareggiato in fuorigioco. Non ci da’ un rigore sul 2 pari e poi vanno sul 3-2 loro con un fuorigioco di tre metri e hanno tirato un calcio d'angolo che non c'era. 3-2 per loro e non ci ha fatto più toccare palla, dal 70' non abbiamo più giocato a pallone, ci ha fatto picchiare e fischiato i falli tutti per loro. Tutti. C'era un calcio d'angolo e non ce lo ha fatto battere, il segnalinee che diceva che c'era, una cosa imbarazzante, guarda. Suazo che rientrava da un infortunio gli hanno fatto un intervento da spaccargli le gambe.Ci stavano pure picchiando dopo la partita. Ha dato rosso solo dopo la fine della partita, per sedare la rivolta perchè stava succedendo casino ed io ero nello spogliatoio e gli ho detto “Non sei ingiornata eh, oggi De Santis?” e lui “Ti faccio squalificare!”, “Ma chi cazzo fai squalificare, ma chi cazzo fai squalificare” gli ho detto. “Ti ho detto che non sei in giornata invece di dire che sei scarso e mi fai squalificare?” gli ho detto, ma è il modo di rispondere questo qui? Ha buttato fuori Arrigoni perchè ha messo un piede 5 centimetri in campo, non ha detto un cazzo, meno male che c'è la diretta SKY che lo dice, una vergogna. Non sapeva più come aiutarli, una vergogna. Io quando ho visto Rosetti che non c'era mi son cagato sotto. Poi ho visto De Santis, che vogliamo dire di più? La Reggina sappiamo benissimo di che colore è, ha rotto i coglioni. Guarda, io agli arbitri gli stringo la mano e gli sorrido, non gli faccio l'occhiolino come qualcun altro di qualche altra squadra.Allora Francesco dai...

- No guarda te lo verifico subito..
- No, Francesco ci sono degli arbitri che non meritano di stare ad arbitrare nel nostro campionato lo sai benissimo, si sentono forti perchè sono protetti questi arbitri.

Cellino continua poi il suo sfogo, parlando della prossima elezione del 20, dichiarando che farà votare Carraro. Ribadisce che in Lega ha votato scheda bianca ma che questa volta voterà Carraro e va oltre, ma cominciamo a commentare questo...
Cellino - Si commenta da sola è uno sfogo dopo una partita
Capuano - Lei dice: «La Reggina sappiamo benissimo di che colore è», cosa voleva dire?
Cellino - Si diceva vicina a Luciano Moggi, però dopo, negli anni, successivamente non mi sembrava neppure, però in quel momento se l'ho detto era così, era perchè le sentivo
Casoria - Vicina come? Lo spieghi
Cellino - Vicina non lo so, simpatici, amici, avere dei buoni rapporti, sono passati diversi anni. Questi sono degli sfoghi un po' esagerati a dir la verità
Capuano - Oggi?
Cellino - Confermo certe cose ma per certe altre ho esagerato. Ho ingigantino anche certe cose. Mentre confermo l'atteggiamento dell'arbitro sicuramente e tutto quello che mi ha detto. Però lo dico con tutto il cuore della Gea ne parlò chiaro e tondo Dal Cin senza nessun problema.
Capuano - L'arbitro era prevenuto nei suoi confronti?
Cellino – Si, ma io l'ho avuto pure dopo questo arbitro, in altre partite. Cosa succedeva... niente. Parlavi con l'ufficio indagini e niente. Le partite le vedevano tutti in Italia, cosa vuole che le dica.
Capuano - Proseguiamo nella telefonata, dopo dice:

- Ora i giornalisti mi chiamano tutti e mi chiedono pensando che io dica che l'arbitro è un ladro, che è Gea o non Gea. Ho detto solo che l'arbitro non era in forma, che in una partita di questo tipo, così calda, ci voleva un'arbitro di livello superiore. Me ne sbatto i coglioni, non ho mica detto nulla.
- ehh, certo ...
- Si può cazzo, che si permette di dirmi perchè uno gli dice che era in difficoltà “ti faccio squalificare”. Ma chi fai squalificare brutto pezzo di merda!
- Beh, posso verificare
- Ma tu come cazzo ti permetti, cioè, non ho mai detto un cazzo in vita mia in 15 anni, mai detto all'arbitro nulla, gli ho detto che non era la sua giornata e lui “Ti faccio squalificare”?
- ma che, è s...?
- Prevenuto, in una maniera allucinante, per curiosità guardati l'ultimo quarto d'ora e renditi conto di quello che ha fatto. Ci ha buttato fuori 3 giocatori, una cosa imbarazzante, imbarazzante, imbarazzante. Che vada ad arbitrare la Juve fisso e non ci rompa i coglioni. Gli faccia vincere il campionato e non ci rompa il cazzo De Santis. Sai le due squadre che hanno il più folto numero di giocatori della Gea? Messina e Reggina.

Perchè allude alla Juventus visto che si parla della partita Reggina Cagliari?

Casoria - Forza testimone, risponda
Cellino - Cosa devo dire, signora?
Capuano - Era un arbitro vicino alla Juve?
Cellino - Luciano Moggi era il direttore sportivo della Juventus a quell'epoca, però non è detto che sicuramente... Ripeto: uno vede degli arbitraggi e io magari ho esagerato. Bisognerebbe vedere una terza persona che guarda la partita e vedere se la pensa come me. Io potrei anche essere un pazzo che va a dire certe cose, magari sono un imbecille... Guardate la partita e se uno è un po' competente di calcio non ha bisogno di essere commentata. Non posso testimoniare le cose che non so.
Capuano - No lei deve testimoniare le cose che dice
Cellino - Sì, ma queste cose fanno parte di uno sfogo. Sfogo fatto in una telefonata dove non c'è la certezza di essere sentiti. In cui i vocaboli usati sono un po' scomposti. Sono in imbarazzo. Quando uno parla al telefono non sa di essere registrato e quindi mi vergogno anche del mio vocabolario che uso durante la telefonata. Mi sento in imbarazzo.
Capuano - Proseguiamo nella telefonata. Dopo:

-Ecco Roma 1 e tutta quella zona lì è tutta bella e tifosa della Juventus. Ciao ciao e vaffanculo a tutti. Non si può sognare. Mi ero convinto di avere una buona squadra.

Lei per Roma 1 cosa intende?

Cellino – Senta, io Fabiani non sapevo chi fosse e che lavoro facesse
Capuano - Senta Cellino lei parla di Roma 1 con Ghirelli, a cosa allude?
Casoria - Cosa intende per Roma 1?
Cellino - Signora, nel calcio Roma 1 chiamavamo una sezione arbitrale che si chiamava Roma 1. Quando venivano designati dicevamo che c'era Roma 1 o Roma 2.
Capuano - Chi faceva parte di Roma 1?
Cellino - Guardi le direi una inesattezza se parlassi di appartenenza a Roma 1 o Roma 2.
Capuano - Ma nella telefonata per Roma 1 chi intende?
Cellino - Questa è una telefonata mia di sfogo. Mi riferivo a Palanca, Gabriele e De Santis.
Capuano - Ecco perfetto!
Cellino - Se erano di Roma 1 o Roma 2 non lo so.
Capuano - Perchè nella telefonata lei dice “tutta bella e tifosa della Juve”?
Cellino - Perchè sono impuniti, arbitravano così ed erano mediocri. Più arbitravano male e più continuavano ad arbitrare, diventavano internazionali e fanno quello che gli pare e piace. Se uno si comporta in una certa maniera nel calcio, va dai giudici, dall'ufficio indagini e dici la stessa cosa che sto dicendo qui e poi rovinano una partita, cosa vuole. Posso solo prendere il telefono e sfogarmi con una persona che stimo. Perchè Ghirelli lo stimavo e lo chiamavo per sfogarmi con lui eh... Non potendomi permettere di accusare nessuno, perchè non avevo nessuna prova di quello che dicevo. Se l'avessi avuta li avrei denunciati pubblicamente. Mi sfogavo con una persona che conosce il calcio e sa le cose che solo uno che è nel calcio vede, le apprezza, le sa sentire. È una mia telefonata di sfogo per lamentarmi e non è una denuncia. Se ho le prove la denuncia la faccio. Però non vorrei che una telefonata di sfogo senza dati certi potessero essere solo dati da mia poca lucidità.
Capuano – Senta, poi lei venne squalificato?
Cellino - Sì, mi sembra un mese anche in Lega, pensi un po' lei. Per aver messo le mani addosso ad un arbitro. Anche la beffa! L'ambiente è questo, era questo.
Capuano - In quel periodo, dicembre 2004, era un periodo di elezioni per la Lega o no?
Cellino - Non ricordo dunque 2004... 2009... Sì.
Capuano - Avete riunito una serie di presidenti?
Cellino - Sì, ci fu il periodo in cui Diego Della Valle ci riunì e ci trovammo per contrastare le squadre più forti del Campionato italiano. Per creare un gruppo compatto, per discutere sulle regole del calcio e poter dire la nostra. Ma è una questione che non c'entra niente.
Capuano - Questo lo lasci dire a noi. Proseguiamo con la partita Cagliari Juventus 1-1 del 16 gennaio 2004, ricorda chi era l'arbitro?
Cellino - No
Capuano - Racalbuto
Cellino - Non lo ricordo
Capuano – Allora, per sollecitare la memoria del teste: «Mi viene chiesto di riferire in merito alle mie lamentele alla gara Juventus-Cagliari. Al termine dell'incontro mi recai negli spogliatoi per salutare i calciatori e li trovai prostrati. Chiesi cosa era successo e mi risposero che l'arbitro Racalbuto, oltre ad aver arbitrato nettamente a favore della Juventus...», ricorda?
Cellino - Sì maltrattò Abeijón
Capuano - Vuole riferire?
Cellino - Abeijón, lui disse che “i giocatori della Juve mandavano l'arbitro affanculo appena fischiava un fallo mentre io mi sono permesso di dirgli che aveva sbagliato. Subito mi disse che ‘se ti permetti di parlare ti mando fuori’”. Io pubblicamente dissi in televisione che di perdere le partite non me ne fregava niente ma di portare rispetto ai miei giocatori. Anche se non erano di una squadra blasonata come la Juve meritavano identico rispetto. Non erano giocatori di seconda classe, questo me lo ricordo perfettamente. Poi l'arbitraggio non me lo ricordo, mi ricordo l'atteggiamento dell'arbitro. Però questo è successo anche prima che Luciano Moggi lavorasse per la Juventus.
Capuano - Questo le dissero i calciatori negli spogliatoi?
Cellino - Sì era stata una cosa imbarazzante. Sì.
Capuano - Allora io le leggo altre due telefonate in sequenza adesso, sempre che fa lei con il Ghirelli. 16 dicembre 2004, subito dopo la sua squalifica:

- E' inutile che parliamo di designazioni, di estrazione diretta, di moviola in campo, bisogna mandarli a casa 6 o 7 arbitri che abbiamo è inutile che Franco dice “ma ditemelo voi e io li mando a casa”. Adesso lo dice perchè ci sono le elezioni. *ride*
- Cazzo ma c'è gente di merda, ma come si fa ad arbitrare il De Santis ancora dai...
- Comunque lo sai che a livello europeo viene considerato il più bravo
- No, è un ruffiano e basta
- Io non direi che sia così, il più bravo a livello Europeo sì
- Un figlio di puttana e basta, Francè, è sempre stato un figlio di puttana, un figlio di puttana e basta, e poi è grasso, non si allena e non gliene sbatte un cazzo. E' spocchioso ed anche arrogante, speriamo che non mi capiti più perchè so già qual'è il risultato. Beato Spinelli che ci ha Bergamo che è di Livorno. Non può uscire di casa Bergamo perchè ha paura che lo picchiano i tifosi. *ride*

Poi nell'altra parla della votazione, successivamente progressivo n.16669, intercettata sempre a Ghirelli:

- Voglio venire a vedere una partita se mi inviti
- Con molto piacere, il 6 gennaio
- Il 6 gennaio chi c'hai
- Il 6 gennaio il Messina poi la Juve il 16
- Adesso appena superato Natale vengo a vedere dai.
- Non mandatemi De Santis, nè col Messina nè con la Juventus. C’ho pensato dopo, ma lo sai perchè De Santis è incazzato con me?
- Eh?
- Per la storia di Palanca
- Come?
- Perchè l'anno scorso io, Zamparini e Spinelli, te lo ricordi? Te lo ricordi che abbiamo fatto quella battuta?
- Vabbè, ma che cazzo c'entra? Io comunque questa sera vado a cena con loro.
- È figlio suo Palanca, è il figlio di De Santis.
- Stasera ci parlo io.
- Ho capito perchè era incazzato. Non capivo l'acredine che aveva nei miei confronti.
- Stasera ci parlo io, poi ti faccio sapere domattina.

In questa telefonata quindi lei chiede che De Santis non arbitri nè col Messina nè con la Juventus. Come mai?
Cellino - Lei mi deve dire quante partite ha vinto il Cagliari con l'arbitraggio di De Santis.
Capuano - No, no lei risponda alle domande
Cellino - Ripeto non mi fidavo. Un arbitro per me deve essere terzo. De Santis non era una persona terza nell'arbitrare le partite. Nei miei confronti era prevenuto può darsi. Però i dati mi danno ragione, i risultati sono lì. Io quando c’ho un arbitro mi sento tutelato se è terzo. De Santis quando arbitrava conduceva la partita non arbitrava, poi ripeto sono mie sensazioni.
Capuano - Va bene, per quanto riguarda la presidenza italiana giuoco calcio, lei per chi voleva votare? E insieme a chi?
Cellino - Io insieme a Diego Della Valle e tutti volevamo votare per Abete. Perchè era giusto cambiare presidente federale dopo tanti anni per avere un po' di terzietà, un po' di interruzione di abitudini nel mondo del calcio, per cambiare qualcosa sperando di migliorarlo. Perciò facemmo un gruppo di presidenti e Abete venne a parlare con noi. Ci contammo e avevamo i voti per eleggere Abete in federazione. Poi successivamente Abete si incontrò con Carraro e con altri presidenti e purtroppo io non c'ero quel giorno e concordarono di eleggere Carraro e di fare 2 anni di mandato a testa, i primi 2 anni Carraro e poi Abete. Io rimasi molto deluso di questo. Perchè ci esponemmo tutti contro la candidatura di Carraro e ci trovammo ancora Carraro presidente. Però...
Capuano - In questa circostanza come fu il comportamento di Della Valle?
Cellino - Della Valle ad un certo punto ci diede il coraggio di poter prendere posizione, gli ero molto affezionato. Ci diede il coraggio di poter tirare fuori la testa dal sacco e di poter combattere il sovrapotere che avevano le grandi società e che avevano sempre avuto. È la storia della vita del calcio le piccole società che vogliono combattere le grandi per poter diventare a loro volta grandi. Qualcuno lo fa col fine di aver giustizia e qualcuno al fine di prevalere al posto degli altri. Molte volte alcuni si lamentano degli arbitri non perchè arbitrano male ma perchè vorrebbero che arbitrassero a loro favore. Succede anche questo nel calcio. Io non penso di essere un santo ma in quel momento credevamo molto nella politica di Diego che ci dette la forza di unirci e contarci per avere più voce in capitolo.
Capuano - Mantenne questa posizione Della Valle ?
Cellino - La mantenne fino ad un certo punto.
Capuano - Poi?
Cellino - Poi il calcio è una brutta bestia. Io ho visto Della Valle e mi ricordo bene quell'anno quando stava per restrocedere e lo vidi molto provato Diego. Un uomo così forte, un imprenditore di valore devo dire. Molte volte ci sono le persone che nascono ricche che hanno dei mezzi. Diego Della Valle è un imprenditore di grosse capacità.
Capuano - Che comportamento ebbe?
Cellino - L'ho visto impaurito
Capuano - E dunque?
Cellino - Il calcio è questo, poi dopo ho letto i giornali
Capuano - Mantenne la posizione in favore di Abete?
Cellino - Le ho detto che concordarono di fare 2 anni Carraro e 2 anni Abete.Poi le date non so se tornino o meno, ma sicuramente Diego Della Valle attraversò un momento per cui non andammo più avanti col gruppo che facemmo all'inizio, perchè questo atteggiamento dimostrò che Diego Della Valle era stato messo sotto pressione. Dal calcio e dai risultati, poi imputabili a che cosa Dio solo lo sa. Ho visto un uomo forte e bravo abbassare anche la testa.
Capuano - Lui passò per lo schieramento pro-Carraro insomma.

Cellino - Diciamo che non sono stato a quella riunione, io rimasi molto male e penso che in quel momento fu molto provato, non riuscì a mantenere quella politica perchè non era in condizioni di farlo. Non lo fece, però sono mie ipotesi.
Capuano - Mi faccia capire, voi avevate uno schieramento di società medio piccole
Cellino - Medio piccole
Capuano - Chi erano più o meno
Cellino - Erano 12 o 13 società. Atalanta, Siena, Brescia, Spinelli, Zamparini, Lecce, la Fiorentina c'era Andrea e Diego Della Valle
Capuano -Quindi per...
Cellino - C'era il Bologna, Gazzoni c'era
Capuano - Eravate compatti nelle vostre scelte
Cellino - Molto. Riuscimmo a tenere la mia presidenza di categoria, cosa che non succedeva nella storia del calcio, io diventai presidente per la Serie A proprio per questa unione che facemmo. Zamparini vicario e mantenne la presidenza Adriano Galliani che noi avevamo mediato con la mia posizione e quella di Zamparini. Cosa che sarebbe stata impossibile se non ci fossimo mesi d'accordo con il gruppo e grazie a Della Valle .
Capuano - Questa compattezza la manteneste fino alla fine della stagione oppure?
Cellino - Quando poi noi ci esponemmo, la fase delicata fu l'elezione del Presidente della FIGC. Io avevo paura perchè avevo già visto di questi film nel calcio. Quando venne Abete con Diego Della Valle a parlare con tutti noi, i nostri voti, bastavano 13 voti fra A e B per eleggere il Presidente Federale, già la C eleggeva Abete, parlammo con Abete “Ci dai giustizia, sarai terzo, non farci esporre se non sei sicuro di avere gli altri voti”. Lui disse che “con i vostri voti ce la faccio ad essere eletto”, allora ci dichiarammo dalla sua parte. Poi, non mi ricordo per quale motivo, ma venni a sapere che ci fu un incontro tra Diego Della Valle, Abete, Carraro in presenza penso delle grosse società e non lo so di chi altri e concordarono. Quando mi vennero a dire che avevano deciso 2 anni e 2 anni... Allora adesso tutti ci siamo esposti e Carraro è ancora presidente, sicuramente simpatici non gli siamo e lui continua ad essere presidente federale. Ci siamo esposti ingiustamente e non la prendetti molto bene.
Capuano - Successivamente a questa elezione, lei ha individuato come momento cardine...
Cellino - Da lì incominciò a rompersi il nostro gruppo
Capuano - Si ruppe il gruppo e il Della Valle come... Risponda: dopo questa spartizione Della Valle come votò nelle successive decisioni?
Cellino - Votò in che senso?
Capuano - Come si pose?
Cellino - Dopo la riunione non ci fu più il fronte unito perchè si cominciò a...
Capuano - A me non interessa, le faccio una domanda su Della Valle. Allora, per sollecitare la memoria: “per la conferma di Carraro il gruppo di cui facevo parte aveva parteggiato per Abete. Successivamente il Della Valle, che si era schierato con noi e che ci rappresentava, patteggiò il nostro voto per la riconferma di Carraro e la rinuncia all'apporto di Abete. Tale circostanza appurata solo successivamente era dovuta al fatto che il Della Valle non parteggiava per noi ma era solo un modo per entrare nel gruppo dei grandi. Tant'è che da allora il Della Valle iniziò a votare solo per i grandi club.” Lei le ricorda queste affermazioni?
Cellino - Sì però penso che questa fosse una affermazione avventata, penso fosse non corretto. Mi ricordo Della Valle fece quel... La verità... Io mi sentii diciamo tradito, perchè noi ci esponemmo ed a patteggiare per i due anni di Carraro ci andò lui.
Capuano - In quel periodo...
Cellino - Ci andò lui e i motivi li conosce lui, forse è azzardato dire questo.
Capuano - In quel periodo si ricorda la Fiorentina come era posizionata in campionato?
Cellino - No, mi ricordo l'anno della Fiorentina che rischiò di retrocedere e si salvò alla fine e mi ricordo che l'anno successivo andò molto bene. Sicuramente essere maliziosi è molto facile.
Capuano -No, lei non deve essere malizioso deve rispondere alle domande
Cellino - In questo caso fui molto malizioso
Capuano - Veniamo alla partita del febbraio 2005: Milan-Cagliari 1-0. Lei ricorda chi arbitrò quella partita?
Cellino - Sì, Tombolini.
Capuano - Come fu arbitrata la partita?
Cellino - La partita fu arbitrata molto bene. La più bella partita arbitrata a Milano, espulso anche un giocatore del Milan.
Capuano - Quanto finì la partita?
Cellino - 1-0 per il Milan, però fu un abitraggio quasi per il Cagliari.
Capuano - Ricorda il goal del Milan?
Cellino - Sì fu una bella azione, su un fallo che fecero a Pisano ci fu un cross da destra e Serginho, il loro terzino sinistro, se non mi sbaglio, fece un goal all'incrocio dei pali allo scadere del tempo.
Capuano - ebbe modo di commentare al termine della gara la partita col Tombolini?
Cellino - Tombolini era terrorizzato
Capuano - Perchè era terrorizzato?
Cellino - Era terrorizzato perchè io andai a salutarlo dopo la partita (e lui di solito quando perde mette le mani addosso...)
Capuano - Mi perdoni se la interrompo, contestualizziamo l'incontro, il Milan in che posizione era in quel momento in classifica?
Cellino - La realtà è questa: Io... Io andai a salutarlo dopo la partita perchè era di prassi salutarli gli arbitri, dopo la partita, e lui era disperato e gli chiesi perchè e lui mi disse “mi raccomando, io ho arbitrato bene e se vai in televisione dillo, dillo che ho arbitrato bene”. Io mi dicevo per quale motivo è terrorizzato, io non mi sentii penalizzato, poi mi sono reso conto dopo che il Milan era a 3 punti dalla Juve. Con una vittoria nostra, se non sbaglio era un anticipo o un posticipo. Invece fece agganciare il Milan in classifica alla Juventus. Però questo lo valutai successivamente, non subito sul momento.
Capuano - In quel momento il Tombolini le fece il nome di Moggi
Cellino - Disse Luciano, non disse Moggi
Capuano - E cosa disse di Luciano?
Cellino – “Mi raccomando dì a Luciano che ho arbitrato bene!”. Io pensavo a Luciano Nizzola e ci pensai un mese dopo a questo e non sul momento perchè poi ricollegai delle cose. Lui comunque era terrorizzato dopo la partita! Io non capivo il perchè e me lo fecero notare altri, perchè il Milan con quella vittoria... Strano che fece un arbitraggio buono, ma sono mie impressioni. L'ho dichiarato allora e lo devo confermare adesso perchè sennò sarei...
Capuano - Torniamo a Cagliari Juventus 1-1 del 16 gennaio 2004, già lo aveva accennato prima, scende negli spogliatoi e chi le parla?
Cellino - Abeijón
Capuano - Si doleva dell'operato dell'arbitro
Cellino - Lui fu aggradito dall'arbitro e l'arbitro lo trattò veramente male usando un atteggiamento diverso. Ma non è solo in quell'occasione, è l'atteggiamento non solo della Juventus ma anche in genere i giocatori delle grandi squadre e che gli arbitri sopportano quando invece con le squadre piccole o medie si comportano in maniera diversa e Racalbuto... Io mi lamentai anche con il designatore, con Pairetto di questo e lui mi disse “poveraccio ha avuto un grosso problema, ha perso un figlio Racalbuto, lascia perdere”. Sì ma lo ha perso solo per il Cagliari il figlio? Per i giocatori delle grandi squadre no? Non si deve comportare così, è sbagliato. Io sono presidente, sono come miei figli 'sti ragazzi e pretendo che siano usati lo stesso metro e lo stesso rispetto che per gli altri calciatori. L'atteggiamento verso i calciatori deve essere educato come...
Capuano - Invece lui cosa diceva dei suoi calciatori?
Cellino - Li minacciava di buttarli fuori se parlavano, se ... se... se si permettevano di lamentarsi o di dire qualcosa mentre gli altri calciatori lo mandavano in quel paese regolarmente e faceva finta di non sentire.
Capuano - Per sollecitare la memoria e per precisare: “con frasi del tipo se parli ti butto fuori e ti faccio prendere 3 giornate”...
Cellino - Benissimo sì, finì in pareggio la partita.
Capuano - Lei ha parlato prima di questa Roma 1 citando De Santis, Palanca e Gabriele. Mi sembra abbia detto essere vicini alla Juventus, mi sa dire chi li collegava in qualche modo alla Juventus?
Cellino – Guardi, io le stavo dicendo prima...
Capuano - Risponda a questa domanda
Cellino - Io non sapevo neppure chi fosse Fabiani, mi dissero... Non so neppure se fosse vero, non lo ho mai appurato, che Fabiani era una guardia carceraria e lavorava in un penitenziario e De Santis era un suo collega e lavoravano insieme. Da lì nasce il rapporto di De Santis e Fabiani nella loro carriera nel calcio. Questo lo dicevano in tutti i Bar della Lega della Federazione da tutte le parti, lo sapevano anche i muri. Io poi non l'ho mai visto, se lei mi dice che lui è Fabiani, io non lo so non l'ho mai visto! Però ripeto i luoghi comuni del sentito dire.
Casoria - Fabiani non ha mai fatto l'arbitro in una sua partita?
Cellino - Non arbitrava Fabiani. faceva il dirigente calcistico, signora, del Messina. Si sapeva che era un collega amico intimo del De Santis. Però sono cose che ho sentito e non so nemmeno chi siano signora. Non me ne frega niente e come le so io lo sapeva tutto il calcio.
Capuano - Ha mai appreso di circostanze di dazioni di denaro di presidenti o dirigenti di società a favore di arbitri o di assistenti?
Cellino - Cose se ne dicono tante, si diceva che il presidente del Messina era sempre impegnato, pagava molto il suo direttore sportivo, ma lo dicevano non mi faccia dire cose che non so’...
Capuano - Sì ma chi glielo diceva?
Cellino - Tutti, dal primo all'ultimo direttore sportivo, le dicevano queste cose in lega. Roma 1 o Roma 2 io non sapevo manco che ci fossero, le ho sentite dire, nel calcio poi uno vede e capisce che ci sono delle cose che risultano.
Capuano - Chi pagavano?
Cellino - Dicevano che Franza era pieno di debiti e di casini perchè tirava fuori un casino di soldi per i favori arbitrali, però poi i particolari...
Casoria - Chi era pieno di debiti?
Cellino - Franza che era il presidente del Messina, dicevano queste cose però non lo so dai... Sono delle cose che...
Capuano - Se vuole essere più chiaro perchè non si è sentito, quindi si diceva?
Cellino - Si diceva...
Prioreschi - Si diceva... Signor Presidente continuiamo. Veramente non è possibile.
Capuano - Vabbé, si diceva, non si è sentito, era pieno di debiti perchè?
Cellino - Si diceva che fosse indebitato finanziariamente perchè proprio la sua vicinanza a questi signori qua gli costava parecchio danaro.
Capuano - Questi signori qua chi?
Cellino - Fabiani e i suoi amici: De Santis e Roma 1 e Roma2. Ecco, dicevano questo nel calcio.
Casoria - Chi lo diceva però?
Cellino - Negli ambienti del calcio, signora, lo dicevano tanti direttori sportivi e dopo 20 anni li sentivo. Sono dieci anni che senti queste cose e poi non gli dai peso ma guardi una partita e vedi tizio, caio e sempronio e ricolleghi le cose. Queste cose io le ho cominciate a credere dopo 12 anni che ero presidente di una squadra di calcio. Pensi, mi creda signora, ma nel calcio queste cose, non so prima ma sicuramente...
Capuano - Lei è a conoscenza se solo la società Messina...
Cellino - Si diceva che fosse particolarmente vicina proprio per questo fatto. Fabiani lavorava per il Messina
Capuano - Altre società c'erano?
Cellino - Le dico una cosa: sinceramente le cose che ho sentito dire e ho letto su tanti giornali e tante di quelle cose successive che non so più abbinare a quello che sapevo prima e dopo. Oggi non saprei veramente fare una ricostruzione.
Capuano - A lei chi lo disse che il Franza era indebitato perchè era solito pagare...
Prioreschi - È l'ottava volta che gli fa la stessa domanda sul “si diceva”, è l'ottava volta!
Casoria - Può ricollegare questo “si diceva” ad una persona fisica? Almeno uno, uno soltanto, allora... ad esempio?
Cellino – (ride) Signora...
Casoria - Guardi che lei deve rispondere
Cellino - Devo rispondere e mi sembra ma potrei sbagliarmi. Prima di dirlo vorrei essere sicuro. Se fossi certo glielo dico.
Casoria - Guardi che le ricordo che lei deve dire la verità!
Cellino - Fossi certo glielo direi, signora, anche se non giuro io le cose che so le dico. Quando dico che penso di sapere è diverso.
Capuano - Chi ricorda?
Cellino - Nessuno. Se fossi certo ve lo direi. Siccome non sono certo, non lo dico. Non me la sento di dirlo.
Casoria - vabbè, non possiamo torturarlo!
Cellino - Non me la sento di incolpare una persona se non sono sicuro
Avvocato fuoricampo - Siccome ci sono delle disposizioni del codice che vietano di riferire dicerie e non fatti certi... E siccome la testimonianza di questo teste è oltre il 90% su dicerie, darei disposizione che, se non certo, di non riferire perchè poi rimane un dato suggestivo nel contesto processuale. Poiché c'è un divieto codicistico sul punto mi pare che...
Casoria - P.M. lei quando vede che sul punto...
Capuano - Presidente ho chiesto se lo ricordava... Chi era il suo direttore sportivo in quel periodo?
Cellino - Non me lo ricordo. In che periodo?
Capuano - Negli anni 2004/05
Cellino - Poteva essere Salerno.
Capuano - Era lui che curava i rapporti con le altre società?
Cellino - Sì
Capuano - Ricorda se glielo ha riferito lui?
Cellino - Le dico: se ne fossi certo lo direi. È una accusa pesante e non me la sento di dirlo.
Capuano - Presidente per adesso non ci sono altre domande.
 
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Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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