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Attualità di N. REDAZIONE del 21/05/2018 11:28:12
Regina di quanti scudetti?

 

- Di Crazeology

Gianni Brera una volta scrisse: “uno Scudetto vinto da altre è sempre perso dalla Juventus: e proprio questo è il fascino del campionato” . Verissimo. Ora, come tutti sanno, la Juventus è la Regina assoluta del calcio Italiano, perché è quella che ha vinto più Scudetti e più Coppe Italia. Sui numeri però la discussione è sempre aperta. Per la Federazione la Juventus FC ha vinto 34 scudetti, anche se a quest’ultima piace vantarne 36 (salvo poi vergognarsene e coprirne i vessilli per le gare della Nazionale in quel di Torino). La contesa (probabilmente fittizia) è sempre la stessa: Calciopoli. In questa intricatissima questione però, la Federazione purtroppo ha ragioni da vendere. Gli scudetti 28 e 29 (stagioni 2004-2005 e 2005-2006) non solo non sono mai stati chiesti indietro, ma nessuno a Torino ha mai difeso ne' quella dirigenza (Moggi e Giraudo), ne' i trofei vinti in quegli anni. E ciò non è avvenuto ne’ nelle sedi di giustizia sportiva, ne’ in quelle di giustizia ordinaria. E ciò non è avvenuto ne’ con atti concreti e neanche solo verbalmente o mediaticamente. Di fatto l’esito osceno di quella estate balorda è stato accettato sia dalla società e sia dalla proprietà della Juventus. Ma allora perché la Juve vanta anche i due titoli revocati? La giustificazione formale al 36 vantato da Agnelli e compagnia cantante, è quella che gli scudetti si vincono sul campo. E la Juve li ha vinti sul campo. Ragionamento che però fa acqua da tutte le parti, perché l’accusa ha sempre sostenuto che vi erano dei comportamenti illeciti fuori dal campo che condizionavano quanto succedeva sul campo. E se così fosse, è evidente che gli scudetti sono stati vinti irregolarmente. Ora, noi tifosi sappiamo bene quanto l’accusa sia fallace e faccia ridere i polli, ma chi tace acconsente, e se nessuno che riveste una carica ufficiale in Juventus mai si è opposto seriamente e punto per punto a queste teorie strampalate, e mai vi si opporrà, non ha nessun senso vantare quanto sottratto. Se non per volgari ragioni di marketing e di clientela a cui vendere un orgoglio posticcio e fessacchiotto stampato sul solito merchandising. Trattasi dunque di mero pateracchio. Per i tifosi invece è molto diverso. Per i tifosi, per quelli che nel loro piccolo hanno difeso l’onorabilità del club e hanno chiesto giustizia vera, gli scudetti sono 36, e per alcuni di loro anche molti di più. Facciamo qualche conto, e ai 34 scudetti ufficiali aggiungiamo quanto manca.
- Calciopoli
Non sono state provate alterazioni illecite di gare di quei due campionati (uno non era nemmeno sotto inchiesta), i sorteggi degli arbitri erano regolari, i designatori parlavano con i dirigenti di tutti i club, non si sono trovati illeciti passaggi di denaro, in nessuna telefonata dirigenti della Juventus hanno mai chiesto favori arbitrali, i dirigenti della Juventus non interloquivano abitualmente al telefono con arbitri in attività (ci fu solo un caso in cui la Juventus subì errori arbitrali gravissimi e fu l’arbitro Paparesta a telefonare e non il contrario, e lo stesso arbitro non fu mai chiuso nello spogliatoio di Reggio Calabria), la GEA non condizionava la campagna acquisti di nessuno: i campionati della Juventus dunque sono regolari. Inoltre, se non ci fosse stata la retrocessione dei bianconeri in serie B, negli anni successivi l’Inter non avrebbe vinto i 4 scudetti di gomma consecutivi e forse la Juventus ne avrebbe vinti altri (numero non quantificabile con certezza).
- Stagioni 1908 e 1909
In quegli anni si giocavano due campionati di serie A. Il campionato Italiano e il Campionato Federale di Prima Categoria. Nel 1908 la Juve vinse il campionato Federale e la ProVercelli quello Italiano, l’anno successivo, nel 1909, le vittorie sono esattamente invertite. Nell’albo d’oro del calcio nostrano però, risultano solo le due legittime vittorie della ProVercelli. In realtà entrambi i club per quegli anni vanno considerati Campioni d’Italia. Quindi la Juve ha vinto legittimante altri due scudetti che, dopo più di 100 anni, ancora non sono stati assegnati.
- Stagione 1923-1924
“L’Affaire Rosetta” condizionò la stagione dei bianconeri, perché l’assurda lunga disputa tra Lega del Nord e la Federazione sulla tesserabilità del giocatore, sfociò in una decisione di Lega del Nord con l’appoggio del CONI (presieduto da un gerarca fascista), di tre sconfitte a tavolino per la Juve, che invece sul campo aveva vinto i tre match. Di fatto gli si tolse ingiustamente la possibilità matematica di correre per il titolo nonostante fosse il lizza.
- Stagione 1999-2000
Lo scudetto lo vinse la Lazio di un solo punto sulla seconda (Juventus), all’ultima giornata, ma ci furono due avvenimenti determinanti (irregolarità). Veron della Lazio giocò tutto l’anno con un passaporto falso, e nella famosa partita di Perugia l’arbitro Collina, contravvenendo a qualunque regola di buon senso, e interrompendo la partita per oltre un’ora, costrinse poi la Juventus a giocare a pallanuoto invece che a calcio. Lo scudetto dunque è della Juve al 100%.
- Stagione 2000-2001
Lo scudetto lo vinse la Roma di soli due punti sulla seconda (Juventus). La stagione però fu condizionata dal vergognoso cambio, un po’ troppo tempestivo da parte della Federazione, delle regole sugli extracomunitari durante il campionato. Questo permise alla Roma, nello scontro diretto di Torino contro la Juventus, di schierare nelle proprie file Nakata. Benché sotto di due gol per gran parte della partita, la Roma riuscì a rimontare negli ultimi dieci minuti proprio grazie al giapponese, che segnò il primo gol e propiziò il pareggio. Senza questo provvidenziale cambio delle regole che aiutò solo la Roma, Nakata non avrebbe giocato il match e la Juventus, conti alla mano, avrebbe vinto lo scudetto.
- Bilanci tarocchi, fallimenti e passaporti falsi
Tocca mestamente ricordare che in relazione a questi due o tre precisi scandali, moltissimi club tra cui (Parma, Inter, Milan, Lazio, Roma, ecc), regolamento alla mano, avrebbero dovuto subire forti penalità e retrocessioni, e di conseguenza la Juventus avrebbe vinto altri titoli semplicemente per mancanza di avversari. E non solo campionati, ma anche altri trofei nazionali e non. Chiudiamo dicendo che queste sono solo le prime cose che vengono facilmente a galla senza una ricerca più attenta, ma se tornassimo indietro nel tempo probabilmente se ne troverebbero tante altre. Una volta, un amico gobbo (Sergio Vessicchio, agitato e frizzante giornalista campano, molto noto al sud), mi disse: “se in Italia non ci fossero i trafficoni, le collusioni e i soliti vergognosi pasticci nostrani, la Juventus avrebbe già una 50ina di scudetti”. Provocazione? Mica tanto… In effetti ne mancano tantissimi all’appello. Ognuno di noi può farsi i conti come vuole. E per voi, cari lettori, quanti sono davvero gli scudetti della Juve?

Questo articolo è stato pubblicato anche sul freepress JUVETORO del 19-05-2018 (Juventus-Verona)

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