Durante la conferenza stampa per l'addio alla Juventus di Buffon il massimo esponente della dirigenza juventina si è espresso in questo modo: "Leredità di Gigi passa a Szczesny, trovando conferme anche da Marotta e Nedved qualche giorno dopo durante le interviste di rito.
Queste parole rendono difficile mettersi in gioco e fare il secondo portiere della Juventus nella prossima stagione, ma le grandi avventure sono il pane quotidiano di Mattia Perin che ha accettato la sfida e si è legato alla Juventus per quattro anni nei quali si giocherà il posto con il portiere polacco e proverà a prendersi la maglia numero uno, quella riservata al portiere titolare.
Per capire che Perin abbia il carattere giusto per affrontare questa sfida bisogna andare agli albori della sua carriera quando, ancora bambino, trova tutte le porte chiuse davanti a sé, perché a parere di tanti osservatori non ha il fisico giusto per fare il portiere a livelli importanti.
L'unica squadra a credere veramente e fortemente in lui è il Genoa, che dopo la trafila delle giovanili, nel 2011, lo fa esordire in Serie A per poi affidargli una maglia da titolare nel 2013 dopo i prestiti a Padova e Pescara, esperienze molto difficili per Perin che, soprattutto nella città abruzzese, ha incontrato parecchie difficoltà, seppur avendo messo in mostra grandi doti, dimostrandosi portiere affidabile e molto reattivo tra i pali.
Dopo la prima stagione da titolare con la maglia dei grifoni, però, sulla strada di Perin arriva la sfortuna ed il ragazzo nato a Latina rimane fuori quattro mesi per un infortunio alla spalla; poi altri sei per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro e, neanche un anno dopo, ulteriori sei mesi, sempre per lo stesso infortunio, ma questa volta all'altro ginocchio.
Come già dimostrato in passato, Perin affronta tutto con grande carattere e decide di non arrendersi alla sfortuna tornando in campo sempre con la maglia del Genoa, che gli offre anche la fascia di capitano onorata da Mattia con una stagione (l'ultima) da trentotto presenze e quarantatre gol subiti, a dimostrazione che gli infortuni sono definitivamente alle spalle e che pare essere tornato il portiere visto qualche stagione prima.
Dopo l'ultimo infortunio anche i CT della Nazionale italiana hanno deciso di puntare nuovamente su di lui, che nella gestione Mancini proverà a giocarsi il posto da titolare in azzurro con Donnarumma e Sirigu che tecnicamente e mentalmente non sembrano avere le risorse che ha dimostrato di avere il nuovo portiere della Juventus.
Genova rimarrà sempre nel cuore di Perin che deve molto al club ligure, ma il suo volersi mettere sempre in gioco lo ha portato ad accettare una sfida ancora più grande, che si chiama Juventus e quando è arrivata la chiamata della dirigenza bianconera il ragazzo nato nel 1992 non ha esitato ad accettare e, dopo aver salutato commosso il pubblico rossoblù, si è preparato per affrontare quella che probabilmente sarà la sfida decisiva della sua carriera.
Per assicurarsi le prestazioni di Perin la Juventus ha speso una cifra che si aggira intorno ai dodici milioni di euro più tre di bonus, garantendo al giocatore un contratto quadriennale con scadenza 2022.
Ora non è più soltanto il Genoa a credere in Perin, ma anche la squadra più titolata d'Italia nella quale Mattia proverà a mettersi in gioco in una realtà molto più grande di quella nella quale ha giocato fino ad ora, una realtà dove si deve vincere sempre e lottare su più fronti per raggiungere tutti gli obiettivi stagionali.
Non sarà facile ma ci sei abituato.
Benvenuto alla Juventus, Mattia.
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