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Attualità di N. REDAZIONE del 07/08/2018 07:53:33
Ciao Gonzalo…

 

Di Crazeology

L’arrivo di Gonzalo Higuain alla Juventus, come scrissi tanto tempo fa, rappresenta uno spartiacque nell’approccio di apertura e chiusura del portafoglio da parte del club torinese per il mercato. Nessuno avrebbe mai pensato, in questo momento storico in particolare, pieno di concorrenti arabi, russi, americani e via dicendo, danarosi e matti da legare, che la Juventus potesse mai scucire, per un singolo giocatore, una 90ina di milioni in scioltezza, anche se rateizzati in un paio d’anni.
Perché con quella cifra ci fai tranquillamente un secondo stadio, se ti va.

Forse l’Avvocato ai suoi tempi, magari… O forse manco lui. E ancora di più non per un giocatore che, vista l’età, dalla sua futura e inevitabile cessione non ci si possa più guadagnare qualcosina. Noi tifosi non eravamo abituati da decenni a questo tipo di acquisti, e forse non lo siamo tuttora, infatti anche all’arrivo di CR7 non credeva nessuno. Detto questo, Higuain alla Juventus ha fatto un po’ più del suo mestiere. Gli è toccato non solo segnare, ma anche difendere, giocare lontano dalla porta, spesso di spalle. Gli è toccato anche concludere in porta in modo diverso da come predilige, ossia ricevendo spesso passaggi centrali e non dal fondo. Insomma, gli è toccato inserirsi in un sistema di gioco molto più macchinoso e meno fluido di come avrebbe voluto. Lui stesso, all’approdo al Milan, ha confessato che con il Mister Allegri c’è stato qualche pacifico scambio di vedute durante la sua permanenza a Torino.

Eppure, nonostante tutto, alla Juventus si è trovato bene, e ha continuato a segnare. Ricordiamo che finora in carriera ha realizzato 282 reti (considerando anche le nazionali giovanili sono 315), che sono un’enormità considerando che non sempre ha avuto il posto di titolare garantito (in particolare al Real Madrid e nella sua nazionale).
E a noi gobbi ne ha lasciati in eredità 55 in due anni, che non sono proprio un’inezia, anzi.
Ora ci tocca salutarlo Gonzalone, perché ormai è una questione rossonera, ma bisogna farlo con tanto affetto, perché alla Juventus si è sempre comportato bene con tutti e ha dimostrato vicinanza e rispetto anche ai tifosi.

Al suo arrivo notturno a Milano, mentre scendeva dall’auto, fiumi di tifosi rossoneri festeggiavano e cantavano cori anti-Juve. Ma alle prime domande dei giornalisti, lui invece ci ha tenuto a salutare i tifosi della Juve, sottolineando che lo hanno sempre sostenuto. La classe non è acqua. Anche da queste piccole grandi cose si distingue un semplice giocatore da un campione. E a molti di noi lui resterà sempre nel cuore.

Ora il suo destino ha voluto che uno dei motivi per cui era andato via dal Real Madrid, ossia l’ingombrante presenza di Cristiano Ronaldo che ovviamente in panchina tendenzialmente non ci può andare mai, abbia fatto capolino anche a Torino. E allora il cambio di rotta è stato inevitabile e giusto per tutti. Giusto per CR7, che di certo non è panchinabile. Giusto per la Juventus, che doveva fare una scelta visto il numero esagerato di attaccanti, puri e non, presenti in rosa, e per raccattare un po’ di milioni. Giusto per Higuain stesso, che si trova nella fase finale della sua carriera e merita di chiuderla giocando ancora e segnando ancora, e non facendo il vice di qualcun altro. L’unica nota davvero dolente, tocca dirlo senza mezzi termini, è il luogo dove è stato mandato, e l’intrigo triangolare Higuain-Caldara-Bonucci di cui si è ritrovato parte in causa suo malgrado.

Avremmo tutti preferito vederlo con un’altra maglia, magari di una squadra inglese, ma per questo tipo di critiche bisogna rivolgersi ai dirigenti della Continassa. Lui comunque finora ci ha portato rispetto e se continuerà a portarcelo noi gobbi continueremo ad ammirarlo, anche se da avversari. Bello sottolineare come i media in generale e le tifoserie avversarie invece, fino a quando era alla Juve, lo etichettavano come talentuoso calciatore a fine carriera, grasso e imbolsito, mentre oggi che è al Milan invece, è già in grande forma ed è nuovamente tornato ad essere uno dei 5 migliori attaccanti del mondo. Vabbè, le solite puerili vecchie questioni idiote d’Italy, of course...
Per quanto riguarda noi gobbi, pur con il giusto senso critico, lo abbiamo sempre apprezzato e ammirato.

Grazie Gonzalo, è stato un onore averti con noi.

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