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Attualità di F. ZAGARI del 18/01/2010 14:06:16
Illuminiamo l'oscurità

 

La copertina della settimana avrebbe dovuta occuparla un certo Ronaldo de Assis Moreira, al secolo Ronaldinho, autore di una tripletta contro il Siena e vero trascinatore dei rossoneri, che nelle ultime 9 giornate ha portato, insieme ad un Borriello formato "mundial", la squadra di Leonardo ad insidiare la prima posizione occupata dall'Inter; il gol del 4-0 ha riacceso le fantasie dei "diavoli" nel rivedere il numero 80 ai livelli del periodo catalano.
Oppure, viste le continue prestazioni sopra le righe, si sarebbe potuto accomodare l'intero 11 dei pugliesi di Bari, con Barreto, autore di una doppietta agli indossatori di scudetti altrui, in primo piano.
Ma poi si sarebbe "offeso" Larrivey (doppietta anche per lui) e l'intera banda di Massimiliano Allegri, giunti, con l'ennesima vittoria, a 4 punti dalla Champions League (si avete letto bene, Champions League!) e in una solidissima settima posizione utile per l'Europa.
E che dire del ritrovato Cristiano Doni, autore dell'uno-due che in soli 9 minuti ha steso una Lazio sempre meno parente della bella realtà che ci aveva accompagnato nella scorsa stagione.
Anche il rigore parato da Morgan De Sanctis poteva essere tranquillamente l'oggetto della prima pagina odierna, non tanto per il risultato finale (0-0 in casa contro il Palermo), quanto per il punto che ha permesso ad un'intera città di ritrovarsi stamane nell'Europa che conta: quarto posto in classifica a sei lunghezze dal Milan e ad una sola dalla Roma.

Ma come potete notare ho optato proprio per la Roma e Luca Toni, autore anch'esso di una doppietta (la prima con i giallorossi), ed artefice di una vittoria che ha permesso agli uomini di Ranieri (e senza capitan Totti) di posizionarsi saldamente al terzo posto.
L'immagine è eloquente: il gesto del centravanti campione del mondo è piena di significati.

Al contrario della sconfitta, l'ennesima, della Juventus, che di significativo ha ben poco se non quel continuare la strada (senza uscita) cominciata nell'estate del 2006.

E se Luca Toni segna gol, chiedendo a chi non ha creduto in lui se ci sente, a Torino nemmeno Robert Neville riuscirebbe nell'impresa di salvare quella che è stata per oltre un secolo la storia del calcio italiano; Lui rimanendo comunque leggenda, al cospetto di chi, leggenda, mai lo potrà diventare.

«Il suo progetto... Va bene, parliamo del progetto del tuo "Dio". C'erano 170 milioni di tifosi quando è scoppiata l'epidemia: Calciopoli. Il virus ha avuto una mortalità del 90%, questo vuol dire 153 milioni di tifosi "morti". Contagio, assuefazione, morte. Meno dell'1% di immuni, vale a dire 1,7 milioni di persone come me e quelli di GiùlemanidallaJuve. I rimanenti sono diventati i "cacciatori dell'illusione". E poi hanno avuto fame e hanno creduto che chi li combatteva andava "ucciso", "mangiato", senza lasciare sopravvissuti. Ognuna di quelle persone che noi abbiamo mai conosciuto è "morta". "Morta"! Il progetto non c'è, e il "Dio" che lo ha creato non smetterà mai di propagare il virus».

Perché le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero? Perché dovrei farlo io?

Ora sedetevi e rimanete con me, rimanete con quelli di GiulemanidallaJuve e illuminate l'oscurità!

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