Ogni giorno che passa, la “guida” della Juve appare sempre più inverosimile: ricorda quella di un autista ubriaco, che, annebbiato dall’alcol, non ricorda neppure quale sia il freno e quale l’acceleratore.
Anche ieri, al termine dell’ennesima riunione dirigenziale, l’unico risultato ottenuto è stata una stringata dichiarazione di Ferrara: “Tutto ok”. Tutto ok? Fuori dalla Champions League nel girone di qualificazione (assoluta novità in casa Juve), fuori da ogni ipotesi Scudetto al termine del girone d’andata, fuori dalla zona-Champions, con il serio rischio di uscire anche dalla zona-Europa Leauge… e dobbiamo anche sentirci dire che è “tutto ok”?
Già prima di questo incontro era trapelata la notizia che l’unico a rischiare il posto fosse il povero Secco, che quando c’è da prendere i complimenti per una ciambella riuscita col buco (evento raro, a dire il vero…) viene puntualmente messo nell’ombra da Trinità Blanc, ma in compenso è sempre additato come primo responsabile dei (tanti) insuccessi del calcio-mercato bianconero. Ad ogni modo, una sua defenestrazione era in un certo senso comprensibile, visto il clamoroso buco nell’acqua di quest’anno. Meno comprensibile è il motivo che stava dietro il paventato allontanamento di Secco: non la manifesta incapacità nella gestione del mercato, ma la colpa di avere rivelato al popolo che le casse della società juventina sono vuote. Guarda un po’… sul nostro sito e sul nostro forum si discuteva già da alcuni mesi dei pessimi investimenti effettuati dalla società, che avrebbero compromesso anche il mercato di gennaio. Ma Secco avrebbe dovuto fingere che fosse tutto sotto controllo (tutto ok!) e che, mentre a Milano arrivavano Pandev e Beckham, la Juve aveva puntato su Paolucci per scelta tecnica.
Nelle ultime settimane, tra un insuccesso e l’altro, si sono seduti virtualmente sulla panchina: Mancini (poi fortunatamente approdato a Manchester), Hiddink (che probabilmente finirà a Liverpool), Benitez, Van Basten, Zaccheroni, Trapattoni, Gentile e Zoff (e probabilmente dimentico qualcuno). Ma, stando a quanto dice Secco (e che sanno anche i sassi), le casse juventine piangono. Motivo per cui molti dei nomi circolati sono assolutamente inverosimili. Gente come Hiddink, oltre a pretendere un lauto compenso, chiede anche un progetto credibile, concetto che mal si traduce in francese. E proprio per una questione economica probabilmente si cerca di prendere ancora tempo.
Ma la dirigenza evidentemente non vuole rendersi conto che i problemi non si risolvono mai da soli. Anzi, più si aspetta e più si rischia di incancrenire una situazione che già oggi appare compromessa. E allora, cosa aspettano?
Blanc ha goduto per più di tre anni di un clima estremamente favorevole. È arrivato alla Juve in piena bufera Farsopoli e, nonostante la richiesta di retrocedere in Serie B sia partita dagli uffici juventini quando c’era già lui al comando, i mass-media sono riusciti a farla passare per una scomoda eredità lasciata dalla gestione precedente. Buona parte del tifo juventino ha predicato la necessità di pazientare e la vittoria del campionato di serie B è stata dipinta come il primo grande successo di un nuovo corso vincente e simpatico. A questo va aggiunto che, dopo 12 anni in cui la Juve aveva dovuto arrangiarsi con i propri mezzi, la proprietà ha deciso di investire fortemente su questa squadra, così da renderla competitiva in breve tempo. Infine, aspetto non marginale, Blanc si è ritrovato una squadra che contava nelle proprie fila una quantità spropositata di campioni e giovani promesse, in parte ceduti (malamente) e in parte convinti a restare in bianconero.
Dopo tre anni e mezzo, di fronte alla prima vera crisi dovuta ad una scellerata gestione, cosa fa la società Juventus? Niente.
L’unico gesto degno di nota nelle ultime settimane è stato il ritorno di Bettega. Peccato che Bobby gol non giochi più a pallone da un bel pezzo… Per il resto, abbiamo visto di fronte ai microfoni alcuni giocatori che hanno voluto scusarsi per le figuracce rimediate in questi giorni. Abbiamo visto Secco che ha rivelato l’inconfessabile segreto di Pulcinella relativo alle malmesse casse juventine. Abbiamo visto Ferrara sorridente, che continua a dire che va tutto bene (più che Rocky, ricorda il tragicomico pugile impersonato da Gassman nei “Mostri”). L’unico che continua a marcare visita è Trinità Blanc. Perché? Vorremmo che il nasone francese ci spiegasse a che punto del projectò siamo arrivati, perché non ci è chiaro. Quante altre umiliazioni sono previste? Per quanto tempo dovremo ancora sorbirci la sua spocchia e l’irritante sorrisino del suo datore di lavoro John Elkann?
La tifoseria ha portato pazienza. Troppa. Blanc ed Elkann sappiano che anche i più indulgenti si sono stancati di prendere pugni in faccia a causa di errori altrui. È arrivato il momento per dirigenza e proprietà di fare la prima cosa giusta: andarsene. Allora sì che potremo dire che è “tutto ok”. O quasi. Commenta l'articolo sul nostro forum!