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Calcio giocato di N. REDAZIONE del 05/12/2018 09:25:11
Nuovamente assolta la Triade

 

Di Crazeology

Pochi lettori forse ricordano ancora, e nei particolari, quanto avvenne nel 2006. Ci fu il noto scandalo estivo denominato Calciopoli che coinvolse la Juventus. Quello in effetti, sicuramente, lo ricordano tutti. La mitica Triade (Moggi, Giraudo e Bettega), venne di fatto buttata fuori in malo modo, senza nemmeno farsi dare le doverose spiegazioni su quanto stava avvenendo (lungimiranza e acume in perfetto stile Exor).
In realtà Bettega venne, non casualmente, risparmiato, perché evidentemente non era lui l’obbiettivo da colpire. Ma, poco dopo l’insediamento della nuova dirigenza, che sembrava più di fede interista che bianconera, nacque anche un’altra inchiesta presso la Procura di Torino. Questa è decisamente meno nota, e riguardava il falso in bilancio per il periodo 2001-2006.
Per quelli come chi scrive, che hanno ancora oggi, dopo tanto tempo, la curiosità di sapere come nacque questa specifica inchiesta, conviene forse prendersi un pomeriggio libero e andare citofonare a casa dell’ex Presidente Giovanni Cobolli Gigli, per farsi raccontare, magari davanti ad un caffè nero bollente, un po’ di colorati fatti "vintage", o magari qualche nuova strabiliante barzelletta delle sue…

Comunque sia, i PM a suo tempo ipotizzarono che per anni la Triade aveva “dopato” i bilanci della società attraverso plusvalenze realizzate con la compravendita di calciatori come Enzo Maresca, Fabrizio Miccoli, Adrian Mutu, Zinedine Zidane, ecc, e, inoltre, la messa in carico alla Juventus di intermediazioni in realtà mai effettuate (costi fittizi di vario genere insomma).

La prima sentenza in relazione a questa inchiesta, quella di primo grado, arrivò nel 2009, e vi si certificava che il procedimento era stato impostato in modo errato, perché le quotazioni dei calciatori, fisiologicamente dovrebbero tenere conto di una più ampia serie di fattori che ne costituiscono il valore di mercato, rispetto a quelli (troppo pochi), presi in esame superficialmente dai PM, in quanto si tratta di un mercato, quello dei calciatori, molto dinamico, fluttuante e volatile. Anche per queste ragioni, il giudice Dante Cibinel in primo grado, in rito abbreviato, aveva assolto i dirigenti nel modo più ampio che esiste: “i fatti non sussistono”. Che per chi non capisce nulla di linguaggio leguleio, è come dire che l’accusa dichiarava che Michel Platini è stato la più grossa star dell'NBA di tutti i tempi del pianeta Saturno. Essendo un castello accusatorio completamente campato in aria, è arrivata l’assoluzione totale dunque.

Eppure, nonostante tutto, si andò in Appello, perché i PM portarono avanti la procedura. Ora, la buona notizia che riportiamo in questa sede, è che nei giorni scorsi, dopo soli ben 9 anni, è arrivata alla buon ora anche la sentenza d’Appello, che ha confermato nei fatti (nel rispetto dell’art.129 c.p.p.) la decisione di non condanna per i reati societari e fiscali di cui i tre ex-dirigenti erano accusati.

Vittoria anche per gli avvocati difensori Andrea Galasso, Michele Galasso (per Giraudo), Fulvio Gianaria, Alberto Mittone (per Moggi) e Andrea Pronatti (per Bettega).
Attraverso i suoi avvocati, Antonio Giraudo (che non rilascia dichiarazioni dirette praticamente dal lontano 2006), ha espresso la sua soddisfazione:
"Antonio Giraudo prende atto con soddisfazione di quanto disposto dalla Corte di Appello di Torino. Una decisione che cancella definitivamente qualsiasi ombra sulla gestione economica e patrimoniale nel quinquennio 2001-2006 della Juventus. La Juventus è stata amministrata sempre con la massima trasparenza, nel rispetto degli interessi della proprietà e degli azionisti: ciò che era già stato sancito dalla sentenza di primo grado - che aveva concluso che 'i fatti non sussistono' - è stato confermato oggi dalla Corte di Appello."

Una piccola riflessione finale.
Tralasciando il fatto che si è tenuta impegnata la costosa macchina della giustizia per più di 12 anni su qualcosa che evidentemente non aveva fondamento... Tralasciando anche il comportamento, come minimo maldestro, dell’ex-Presidente Giovanni Cobolli Gigli e del suo padre putativo Gianluigi Gabetti (ex- AD di Exor) che lo volle su quella prestigiosa poltrona in quella orribile estate…
Mentre si avvicina Juventus-Inter viene spontaneamente da chiedersi come mai, da qualche decennio ormai, ogni volta che vola un moscerino in casa Juve si comincia a tutti i livelli con inchieste, multe, interrogazioni parlamentari, ricostruzioni giornalistiche da bar, e via dicendo, mentre per tutti gli altri club vi è una specie di immunità. Quando vedremo l’obbiettivo puntato, per esempio, su tutta la gestione “onesta” di Moratti?
C’è qualche PM, o giudice, o parlamentare, o giornalista, impavido e volenteroso in ascolto?
Ma quello dell’Inter, onesta a prescindere nonostante pasticci di ogni genere, è solo il primo esempio che mi viene in mente. Esempio di attualità prepartita in sostanza, ma la lista dei club da attenzionare in teoria è/sarebbe interminabile, ovviamente. Ma non facciamoci illusioni, perché come in campo c’è solo la Juve, anche fuori dal campo c’è, purtroppo, sola la Juve. Tutti gli altri sono scadenti e provinciali comparse... Arrivederci alla prossima esilarante inchiesta.



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