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Attualità di M. LANCIERI del 06/05/2019 09:45:56
Keep calm and lets have fun!

 

Winston Churchill, mai troppo gentile nei confronti degli italiani, disse che perdiamo le guerre con lo spirito di chi ha perso una partita a calcio e perdiamo le partite a calcio con lo spirito di chi ha perso una guerra. Quella frase, dopo oltre mezzo secolo, è ancora attuale e ha ulteriore conferma nel modo in cui i tifosi juventini stanno vivendo questo finale di stagione, in seguito all'eliminazione patita per mano dell'Ajax, nonostante lottavo titolo nazionale consecutivo.

Sui social, che hanno sostituito i bar quali luoghi principali di discussione sportiva (nonché politica, economica, filosofica, religiosa, ecc.), assistiamo ogni giorno ad uno stillicidio tra chi vorrebbe esultare per l'ennesimo scudetto vinto dai bianconeri e chi è scontento, se non arrabbiato, per la deludente avventura in Champions League.

È una situazione paradossale, per più di un motivo.

Prima di Farsopoli, se qualcuno ci avesse detto che la Juve (o qualsiasi altra squadra) un giorno avrebbe vinto otto scudetti consecutivi, probabilmente gli avremmo riso in faccia, tanto era impensabile: la Juve del quinquennio apparteneva ad un'altra epoca, che pensavamo tutti fosse irripetibile, e, soprattutto negli anni '80 e '90, il calcio italiano aveva raggiunto un livello di competitività talmente alto da rendere praticamente impossibile un'egemonia come quella a cui stiamo assistendo. Quindi, se qualcuno ci avesse detto che la Juve avrebbe vinto otto campionati di fila e che buona parte dei tifosi bianconeri avrebbero trovato il modo di lamentarsi ugualmente, come avremmo reagito? Attenzione: non sostengo che chi critica la gestione tecnica della squadra sia in errore, ma solo che stiamo vivendo una serie di stagioni veramente strane.

Il vero paradosso è comunque un altro: in un contesto economico e sociale sempre più degradato, con l'Italia che sta scivolando di giorno in giorno sempre più in basso in qualsiasi genere di classifica e con gran parte degli italiani che scappano (fate un giro a Londra e vedrete quanti camerieri italiani con una laurea in economia incontrerete), ci si accapiglia sul nome del prossimo allenatore della Juve o sugli obiettivi che deve imporsi nella prossima stagione. Al di là delle opinioni personali, tutte comprensibili e perfettibili, è semplicemente folle arrivare alle offese personali in nome di Allegri, Guardiola o di qualunque altro personaggio legato al mondo del calcio e sportivo più in generale.

Da parte mia, sono fiero delle vittorie juventine di questi anni e sono altrettanto fiero di essere ambizioso e di pretendere di andare oltre il giardino nazionale: per me, questo è il sale dello sport. Ma, proprio perché si parla di sport, ritengo fondamentale confinare il tutto nell'ambito del puro divertimento, non confondendo una partita a calcio con una guerra di opinioni e parole. So, keep calm and let's have fun!

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