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Attualità di P. CICCONOFRI del 28/08/2019 11:11:27
Pecoraro e le prove TV

 

"Pecoraro non poteva certamente chiedere la prova TV, l’episodio è stato giudicato sia dalla Var, sia dagli arbitri in campo". È più o meno questo il refrain di sottofondo di qualsiasi discussione in cui si esamina la simulazione di Mertens.
Un quotidiano nazionale come il Corriere della Sera, nell’edizione del 26 agosto, scrive testualmente, in merito alla possibile richiesta della prova Tv: «Ma è difficile immaginare che possa essere usata la prova TV per squalificare il falso nove di Ancelotti, considerando che la Var ha visto tutto. Però non si sa mai. Dipenderà da Pecoraro, capo della Procura Federale e tifoso napoletano dichiarato». (LINK)
Il fatto più grave non è a questo punto l’uso o meno della prova tv su un episodio comunque giudicato (male) da arbitro e Var, ma la consapevolezza che l'uso della stessa prova TV può essere subordinata alla dichiarata fede calcistica del Procuratore Federale.
Su questa premessa, limitandoci agli episodi sul campo, vediamo come Pecoraro, in altre circostanze, ha deciso di agire.

06/04/2019 Juventus – Milan. Sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto dalla distanza da Calhanoglu, Manduzikic e Romagnoli cadono in area. Prima di rialzarsi il croato sembra dare un calcetto a Romagnoli.
Il procuratore Pecoraro chiede la prova TV nonostante il contatto, fosse stato valutato e considerato veniale da parte di Fabbri e non censurato nemmeno dal Var. La prova TV fu ammessa salvo poi decidere di non procedere oltre in quanto per il Giudice sportivo «il gesto non assume con certezza i connotati della condotta violenta».

16/09/2018 Juventus – Sassuolo. A due minuti dal fischio finale del match, Di Francesco affronta Douglas Costa, il quale si lascia andare e rifila uno sputo in faccia a Di Francesco. Richiamato dal Var, l’arbitro Chiffi estrae il cartellino rosso. La squalifica sarà di quattro giornate e Costa salterà così anche con lo scontro con il Napoli
Il procuratore Pecoraro richiede la prova TV «per valutare il comportamento del giocatore juventino nel suo complesso» chiedendo che sia fatta luce anche sulla gomitata, o presunta tale, rifilata dal brasiliano a Di Francesco (l’arbitro aveva visto tutto ammonendo anche Douglas Costa). Anche in questo caso, da regolamento, la prova TV non è applicabile.

06/01/2018 Cagliari – Juventus. Il direttore di gara, Calvarese, ha concesso la regola del vantaggio al Cagliari valutando il contatto fra Medhi Benatia a Leonardo Pavoletti come fallo effettivo ma non oggetto di sanzione con eventuale cartellino.
Il procuratore Pecoraro chiede la prova TV . Anche in questo caso, da regolamento, la prova TV non è applicabile in quanto il comportamento di Benatia è stato “visto” e “valutato” dal direttore di gara.

Un metodo non uniforme quello adottato dal discusso Procuratore Federale che vede sempre nella Juventus la sua vittima preferita.
Ad ognuno la facoltà di trarre le proprie conclusioni secondo la propria sensibilità. E ci piacerebbe sapere quale sensibilità ha Gabriele Gravina, il presidente della FIGC.



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