Una volta era il fallo di sfondamento che diventava rigore netto o il gol annullato per fuorigioco, che si faceva passare per regolare, taroccando le immagini della moviola.
Siamo passati per il “rigore dubbio” all'ultima giornata per un fallo di mano sulla linea di un difensore, ad impedire un gol certo, al gol annullato (ingiustamente) che era però nato da un calcio d'angolo regalato agli avversari, con riferimento al quale si faceva finta di nulla.
Nella sostanza ci si limitava a negare la realtà, trasformando a proprio piacimento i fatti, pur di mettere in discussione le vittorie della Juventus. Ma tutto questo non basta più: nell'era della VAR (fessi quelli che l'hanno invocata solo perché avrebbe danneggiato la Juve) ormai non si può più, i fatti sono sotto gli occhi di tutti, non solo dei tifosi e degli opinionisti, ma anche degli arbitri, in presa praticamente diretta.
Basta questo a scoraggiare la marea di antijuventini? Certo che no, perché la fantasia non ha limiti.
E, allora, dopo il meraviglioso
“gol in fuorigioco attivo, ma regolare”, ecco il
“è rigore, nonostante il regolamento”, che ci regala un noto opinionista, quello del famoso “Juve merda”, se qualcuno lo avesse dimenticato.
La realtà non può essere manipolata, anche se ci si può provare.
La dignità, evidentemente, sì.
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