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Attualità di P. CICCONOFRI del 12/11/2019 14:15:59
Trasmissioni senza regolamenti

 

Una domenica di ordinario trash nelle redazioni sportive italiane con sempre più protagonisti antijuventini, poco preparati e molto sopra le righe

Ricominciamo con Enrico Varriale , che più il Napoli perde e la Juve vince, più accentua la sua natura antijuventina. Il 10 novembre, Varriale risponde così ad un post che un utente ha pubblicato su Twitter: «Grazie del consiglio, ma come diceva il poeta: non ti curar di lor ma guarda e passa avanti». Fin qui nulla di eclatante, ma leggete ora il contenuto a cui replicava il vicedirettore di Raii Sport: «Enrico ti do un consiglio. Non twittare più. Così questa mandria di juventini la smettono di deriderti. Questi sono juventini di me*** depressi, cornuti e figli di zocc***. E ti dico di più il 99 per cento sono meridionali. Fidurati…». (LINK)
Anziché redarguire, Varriale risponde anche. Ovviamente il nostro, un autentico cuor di leone, non appena gli fanno notare la cosa, toglie la risposta sperando di non aver lasciato traccia.

Arriviamo alla trasmissione che lo vede protagonista con ospite in studio tal Ranucci di Report, presente per pubblicizzare la prossima puntata che vedrà protagonisti gli ultrà dell’inter e della Lazio. Un incalzante Varriale chiede: «Parlerete anche di quelle che sono state le infiltrazioni nella curva della malavita organizzata?», domanda ah hoc cui viene data questa risposta: «A proposito della Juventus, voglio dire che domani torneremo con una parte inedita che riguarda il rapporto di alcuni ultrà e alcuni dirigenti della Juventus. Un rapporto su cui, secondo noi, va fatta assolutamente chiarezza per capire quello che è avvenuto in questi anni e per evitare che questo abbraccio incestuoso continui in futuro».
In pratica quelli di Report faranno un'altra puntata sulla Juve e verso la fine faranno vedere un'immagine da lontano delle curve di Inter e Lazio?

Ma se non bastasse arriva anche l’intervento di un non identificato ospite in studio che, da perfetto ignorante sull’argomento, tra gli applausi compiaciuti dei presenti, insinua che la Juventus ha denunciato i propri tifosi grazie al lavoro di Report… Non sa che la collaborazione con la DIGOS e gli inquirenti era precedente e nessuno lo precisa, troppo intenti ai sorrisetti sotto i baffi. Ma la Rai cosa fa? Lascia carta bianca o prima o poi decideranno di moderare il vice direttore? Sinceramente questa situazione inizia ad essere imbarazzante. Varriale e il suo atteggiamento, sia sui social che in trasmissione, è troppo legato al suo personale tifo per avere una minima parvenza di imparzialità e credibilità. In Rai non hanno nessuno per sostituirlo e rendere il servizio pubblico (che tutti noi paghiamo) fruibile anche per chi non è antijuventino?

Passa qualche ora e a Tiki Taka si può parlare a bocca piena del caso Ronaldo. Viene chiesto un parere a Cassano che fa un’importante precisazione: «Se è vero quello che ha detto Balzarini, che lui è andato via tre minuti prima; non puoi farlo, perché c’è il doping a fine partita, occhio. Se ha detto così, che è andato via prima della fine della partita, diventa una cosa complicata. Deve aspettare che finisce la partita».
Una risposta che è molto piaciuta a Franco Ordine che subito replica: «L’obiezione di Cassano, dal punto di vista regolamentare, cioè il fatto di uscire prima senza conoscere l’esito del sorteggio antidoping… cioè adesso dobbiamo celebrare l’evento e tra poco lo facciamo santo Cristiano Ronaldo, però obiettivamente corre un grave rischio».

Tutti i presenti in studio minimizzano l’accaduto, ma nessuno si avvede della scemenza detta dal duo Cassano-Ordine. Secondo le norme consultabili sul sito della stessa FIGC (LINK): all'atleta sorteggiato per l'antidoping viene notificato a fine partita di presentarsi al controllo e c'è un sufficiente lasso di tempo e la previsione di circostanze anche oltre la casistica codificata per il calciatore. Sarebbe stato opportuno precisarlo, perché qualcuno potrebbe anche credere (o far credere) che Ronaldo abbia voluto evitare i controlli…

Tesi talmente folle da essere inserita in un articolo del Corriere dello Sport firmato da Alessandro Barbano (LINK). Il virgolettato: “E non si multa. Neanche se manda a quel paese Sarri, diserta la panchina e lascia lo stadio prima che arrivi il fischio finale, con il rischio di risultare assente a una chiamata dell’antidoping”. Il Signor Barbano, evidentemente, aveva talmente fretta di sparare a zero sulla Juve e Ronaldo che ha dimenticato di verificare quello che scriveva.

In generale, parlando di regolamenti, un minimo di trasparenza non guasterebbe. Va bene lo spettacolo, il trash, le battute, ma alla fine servirebbe affidare l'informazione sportiva a qualcuno che si prepari prima e che potrebbe chiarire al pubblico quelle che sono le regole del gioco.

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