Il primo terzo della stagione calcistica 2019/'20 ha messo in evidenza alcuni nuovi giovani calciatori estremamente promettenti, quasi tutti rientranti nella categoria dei centrocampisti. Parliamo di
Nicolò Zaniolo ('99), eclettica ala destra, trequartista e interno di centrocampo di proprietà della Roma; di
Dejan Kulusevski ('00), simile a Zaniolo per caratteristiche fisiche e tecniche, ma impiegato maggiormente come interno destro in una mediana a cinque nel Parma, nel quale gioca in prestito annuale dall'Atalanta; di
Gaetano Castrovilli ('97), solido interno sinistro della Fiorentina, interprete dalle giocate semplici, lineari, ma mai banali e sempre corrette nell'ottica dello sviluppo dell'azione; di
Sandro Tonali ('00), "volante" basso del Brescia, tipico mediano di recupero palloni, ma con tecnica e visione di gioco che lo rendono adatto anche ad impostare l'azione.
Giovani interessanti, di prospettiva, ma anche elementi su cui spesso la tifoseria si divide fra coloro che ne magnificano immediatamente le doti da predestinati, e per questo ne bramano l'acquisizione immediata, e fra coloro che invece di giovani non ne vogliono sentir parlare, perché pretendono innanzi tutto i campioni già pronti. Due posizioni antitetiche ed entrambe sbagliate, se approcciate in maniera fideistica e cieca, perché una grande società calcistica deve saper investire sia sui campioni, sia sui giovani, perché non è assolutamente vero che un giovane sia sempre una scommessa al buio, normalmente persa, così come il campione sia sempre un investimento sicuro che tanto renderà quanto ha reso in precedenza in un altro club o in un altro campionato.
Ciò che invece pare ad oggi indiscutibile, oggettivo,
è che la Juventus necessiti a breve di un forte ringiovanimento della rosa, operazione che in verità è già iniziata durante questa estate di calciomercato nel settore difensivo e più precisamente per quanto concerne i centrali. Infatti il "sottoreparto" in questione parrebbe già ampiamente coperto in previsione futura, avendo disponibili, fra i tre elementi già in rosa e quello in prestito,
De Ligt, Demiral, Rugani e Romero. E' il resto della rosa, praticamente tutti gli altri reparti, che invece necessiterebbe di una bella iniezione di benzina verde. Ed oggi, con questo modestissimo scritto, ci concentriamo sulla mediana.
Innanzi tutto fra Gennaio e Giugno
la società dovrà far chiarezza sul destino di Emre Can, la cui esclusione dalle liste europee e il cui ruolo del tutto marginale in campionato, paiono dettati non solo e non tanto da una precisa scelta tecnica dell'allenatore, ma anche da una posizione probabilmente "punitiva" della società che intendeva capitalizzare la cessione del tedesco preso l'anno prima a parametro zero, cessione che avrebbe consentito alla Juventus di realizzare una fortissima plusvalenza e che Can ha fatto saltare con la sua decisione di rimanere a Torino. Poi
sarà necessario capire se Khedira, le cui doti tecnico-tattiche sono indiscutibili, possa ancora considerarsi per il futuro un giocatore adatto ai ritmi del calcio odierno, visti la sua semovenza e il suo minutaggio in campo, entrambi limitati e limitanti per la squadra. Pure su Matuidi si dovrà fare una seria riflessione tecnica, perché anche il francese ha doti indiscutibili, ma il suo utilizzo, nelle ultime due stagioni, da interno incursore lascia più di un dubbio, non avendo lo stesso esattamente doti tecniche da raffinato palleggiatore. Ovviamente questi ultimi due giocatori avranno anche 33 anni all'inizio della prossima stagione, essendo entrambi degli '87 ed è uno dei motivi, quello dell'età media della rosa, per cui state leggendo quest'articolo.
Per finire,
Ramsey e Rabiot andranno pure valutati attentamente durante il prosieguo dell'annata, perché ad oggi nessuno dei due, per svariati e noti motivi, ha reso per quanto ci si aspettasse. Ecco quindi che Paratici e Nedved, dopo un'attenta analisi dello stato attuale, dopo aver preso le decisioni necessarie a sfoltire l'attuale mediana, riteniamo debbano inserire due o tre elementi nuovi a centrocampo e che questi nuovi possano essere scelti fra i quattro giovani talenti sopra citati, rimanendo ben presente il fatto che
il ritorno di Pogba possa essere qualcosa di più che un sogno, ma ad oggi anche qualcosa di meno che una concreta possibilità.
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