Riallacciandoci al nostro editoriale di ieri, continua la saga dello spazio dedicato alle notizie pubblicate a ripetizione, per il passatempo degli antijuventini da bar sport.
Se c’è un racconto che dà soddisfazione a una certa categoria di sportivi è quello di chi ha rifiutato la Juventus. Perché voi non lo sapete, ma il giocatore che ha osato tanto, anche sei poi non ha vinto niente o non ha sfruttato le sue potenzialità, può sempre raccontare del grande rifiuto trovando una folta platea ad ascoltarlo. Una sorta di carriera alternativa che porta popolarità, pubblicamente nessun rammarico, e tanti sorrisoni plastici.

“Uno degli episodi più clamorosi della carriera di Di Natale fu il no detto alla Juventus nell’estate 2010”, questo è l’incipit nell’intervista a Sky rilasciata dall’ex bomber dell’Udinese. "Le mie scelte sono sempre state di cuore e di testa, mai di soldi. Alla Juve ne avrei avuti tanti, poi in una società così importante. Ma la mia priorità era la mia famiglia e volevo chiudere la carriera a Udine, ringraziai la Juve attraverso il mio agente e in pochi minuti fu tutto risolto". Di Natale ha rinunciato a tanti soldi, ha rinunciato a tante vittorie, ha rinunciato anche a giocare contro il suo Napoli trovando scuse ad ogni trasferta perché “essendo napoletano, giocare con gli azzurri sarebbe stato un peso. La gente mi conosce, ho la mia famiglia. Sono tifoso del Napoli e ci ho sempre pensato, qualcuno ha avuto il coraggio di farlo e altri no"(LINK)..
Direi che non c’è bisogno di aggiungere altro.

Da una diretta Instagram arriva la confessione di un’altra “scelta di cuore” e questa volta il protagonista è Mario Balotelli che dice: “Dopo il Manchester City stavo andando alla Juve, ero anche abbastanza d’accordo. Poi si è messo in mezzo Galliani e io essendo simpatizzante del Milan non ci ho più visto. Stando alle due classifiche mi sarebbe convenuto andare alla Juventus, ma scelsi il Milan perché era nel mio cuore. Nel cuore ho anche l'Inter. Le due milanesi mi fanno impazzire"(LINK)..
È una scelta di cuore anche quella di Balotelli e sicuramente è stata quella giusta!

Anche Radja Naninggolan, in un’altra diretta Instagram, ha parlato del perché non è mai voluto andare alla Juventus: “Io non sono mai andato alla Juve perché per come sono personalmente, vincere uno scudetto facendo 5 partite all’anno non lo sentirei mio. Forse all’inizio per paura di non giocare preferivo fare un altro percorso. Non bisogna scegliere per forza la società che vince sempre. Ecco perché ho detto meglio vincere uno scudetto qua che 10 là, perché la normalità lì è 10” (LINK).
Professionalmente parlando, anche qui, la scelta è stata sicuramente quella corretta!

Il Corriere dello Sport, invece, intervista Floro Flores che parla di un retroscena della sua carriera, questo: “Ero giovane. Se fossi andato alla Juventus, magari avrei avuto una carriera migliore, ma non avrei giocato titolare. Non rinnego quella scelta” (LINK)..
Vabbé, ne prendiamo atto con rammarico!

Ma non è finita. IL Mattino di Napoli intervista Zuniga e ovviamente ripercorre quella decisione che lo porterà a dire No alla Juve: «Quando è arrivata l’opportunità di poter giocare al Barcellona al posto di Dani Alves, anche la Juventus mi cercava e con loro avevo un pre-accordo. Sarei andato in una delle due squadre, poi la gara contro il Galatasaray al San Paolo cambiò tutto e alla fine scelsi di restare al Napoli»(LINK)..
Questa è una di quelle storie che si raccontano ai nipotini.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport si è raccontato Jeremy Menez che afferma: «Giocare a Parigi era il mio sogno, per questo scelsi di andar via da Roma. Dissi no anche alla Juve; ricordo le chiamate di Conte per convincermi a firmare». (LINK).
Addirittura…

E anche Jovetic può vantare il suo NO alla Juve. Leggiamo: “Conosco la storia viola, ho rifiutato i bianconeri più volte, sarei stato una persona brutta" (LINK).
Per rispetto dei tifosi viola… e per non essere una brutta persona. Andare alla Juve fa anche diventare “brutte persone?”

Un mese di aprile ricco di storie di cuore, di mancanza di coraggio, di uomini integri, di vittorie mancante che hanno seguito un sogno diverso e che oggi posso vantarsi di affermare di aver rifiutato la Juve! Ad ognuno la propria storia da raccontare e ascoltare!

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