La conferma della ripresa del campionato a porte chiuse ha portato le tifoserie delle curve a manifestazioni di dissenso non solo in Italia ma in tutta Europa. Sono comparsi striscioni di protesta accompagnati da slogan, fino alla sottoscrizione di un comunicato “No al calcio senza tifosi” da parte di 350 gruppi organizzati. In Italia, solo i tifosi della Lazio, che rincorrono il sogno (o l’ossessione) scudetto, sono rimasti neutri sull’argomento, seguendo di fatto la scia della società. (
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La Gazzetta dello Sport da spazio, da qualche giorno, a questo argomento e, anche nell’intervista a Malagò, presidente del Coni, chiede un’opinione sulla netta presa di posizione del tifo organizzati.
Con questa premesse, vogliamo far notare che effettivamente è "strano" che il quotidiano chieda a Malagò: "le curve si sono dette contrarie alla ripresa: per ideali o per interessi?",
mentre la stessa domanda non è stata posta per chi sostiene l'ipotesi play-off. (
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Ed è altrettanto sorprendente che Franco Ordine, su Il Giornale, ha già risposto che le "fortissime resistenze" all’ipotesi play-off vengono da parte dei "soliti noti",
come se i favorevoli fossero invece immuni da considerazioni utilitaristiche . (
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Si gioca con le parole e si cerca di sponsorizzare una formula che in qualche modo penalizzi chi è primo in classifica e vince da troppo tempo, dando una nuova possibilità ad altre pretendenti?
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