Il Corriere dello Sport del 24 maggio ha pubblicato un’intervista ad Arrigo Sacchi da cui estrapoliamo questo virgolettato: “Se il campionato dovesse fermarsi, lo scudetto non dovrebbe essere assegnato a nessuno. Nel duello tra Juve e Lazio, conteranno entusiasmo, buon senso e perseveranza: alla Lazio non mancano la prima e l’ultima, ma la differenza può farla ciò che è la Juve, un club con un carattere che passa tra le generazioni e si fortifica. I bianconeri hanno un limite, quello di essersi accontentata di una storia nazionale.
Di aver puntato tanto sul proprio potere economico e la capacità di gestire i campionati, meno di contribuire alla crescita del nostro calcio" (
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Per confutare questa affermazione basterebbe pensare che i
4 mondiali della nazionale italiana hanno sempre visto squadre formate nella loro quasi totalità da bianconeri, senza contare
gli investimenti che la Juve continua a riversare da anni nel mercato interno, con il chiaro intento di risollevarlo.
La Juve ha fatto tanto, a livello
di modello da seguire, per il calcio italiano, basta vedere le operazioni immobiliari con in testa lo stadio di proprietà. È il resto della Serie A (Napoli, Milan, Inter, Roma…) che non ha tenuto il passo. Ricordando anche che
l’organizzazione aziendale e la mentalità juventina sono da esempio (ora come 20 anni fa) non solo in Italia, ma nel mondo (si ripensi a ciò che diceva Ferguson).
Altra cosa fastidiosa è che si continui a parlare della Juve come se non avesse mai combinato nulla in Europa. È vero che è sempre venuta dopo il campionato e che abbiamo un bottino di Champions ridicolo rispetto al potenziale, ma è altrettanto vero che siamo stati
il primo club a vincere tutte le coppe (la Uefa ha ricordato l'altro giorno che siamo l'unico club italiano ad averle vinte tutte) e se abbiamo fatto 9 finali, e abbiamo 10 trofei evidentemente qualche partita la abbiamo vinta pure noi.
Riepilogando: la Juventus è l’unica società ad aver investito in strutture all’avanguardia (ricordiamo che l’Inter, ad esempio, non riesce a garantire un ritiro in sicurezza della propria squadra); ha condiviso i guadagni europei investendo in Italia pagando fior di milioni in più rispetto al valore giocatori della serie A; la crescita europea della Juventus ha dato maggiore visibilità al calcio italiano e permesso di aumentare il numero di squadre ammesse alle competizioni europee; con l’acquisto di campionissimi, come Cristiano Ronaldo, ha portato maggiore appeal al nostro calcio; ha valorizzato il calcio femminile in grande ascesa a livello globale; ha cercato di formare e migliorare la progressione di carriera dei giovani calciatori investendo nelle squadre B come nel resto del calcio europeo che conta. Quale altra società può dire di aver fatto altrettanto o anche soltanto la metà di quanto portato avanti dalla Juve?
Poi sarà che siamo abituati a vedere del marcio anche laddove non c'è, ma la visione milanocentrica di Sacchi sembra anche dettata dai giornali e dalle tv con cui spesso collabora (e che di fatto lo trattano come se fosse un guru). Ed è un dato di fatto che l’orientamento dei media, è quello di sminuire la Juventus.
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