Voi non ci crederete, ma a pochi giorni dall’inizio della stagione 2020/2021, Gravina torna a parlare di playoff. Questa l'eventuale novità:
il campionato diventerebbe interessante solo alla fine. L’interesse di ogni tifoso sarà quello che la sua squadra faccia il minimo sindacale per arrivare nelle prime, per poi giocarsi tutto dopo. Quindi il campionato, nel suo complesso, diventa molto meno interessante per mesi e mesi, anche perché, di fondo, non importa se sei secondo o terzo. Alcune partite, molte direi, potenzialmente potresti anche non guardarle, tanto più o meno sai chi arriverà nelle prime posizioni utili per il round finale. E poi di colpo, alla fine, in pochi giorni, si decide tutto.
Questo significa che, se io fossi un operatore televisivo straniero, per un campionato come quello italiano, a me di fatto
converrebbe trattare solo per i diritti televisivi dei playoff, e non di tutta la stagione. Posso anche pagare bene, forse, ma non pagherò mai il prezzo di una decina di partite quanto pagherei per centinaia di partite. Non esiste. Anche perché TV e operatori TV, hanno tanta scelta.
La concorrenza non ci manca; Premier, Liga... Oggi come oggi il campionato italiano, se pure forse un po' in risalita, vale meno di altri. Quindi per loro ha più senso comprare i playoff che l'intera stagione. Anche perché, se vogliamo, l'idea di Gravina è isolata,
dubito che altri campionati nazionali ci prendano ad esempio. Se lo facessero tutti potrebbe esserci un reset complessivo e forse i prezzi di tutti sarebbero da farsi, ma se lo facciamo solo noi siamo la situazione sarebbe bene diversa
La bellezza del campionato è quella di essere una competizione "a tappe", mentre quella delle coppe sta nell'essere capaci di sopravvivere ad un singolo match, massimo due. Già le coppe sono state "imbastardite" dal gironcino iniziale, voluto per far più soldi e per far partecipare tutte, distruggere il campionato con questo ulteriore e ben peggiore "imbastardimento" derivato dal basket lo trovo veramente evitabile.
I soldi vanno dove c'è l'attenzione del pubblico e l'attenzione del pubblico va dove c'è fascino, emozione, storia, cultura, se di cultura si può parlare in tema di sport. Quindi, sì: il rischio è anche quello che decine di partite, anche potenzialmente interessanti, nessuno o quasi le guarderebbe.
Vi è poi una differenza abissale tra i playoff veri e quello che penso proponga Gravina che è uno scontro andata e ritorno tipo CL. Nei playoff giochi al meglio delle 5 delle 7 partite con risultati non collegati. Nel calcio, sport a punteggio bassissimo, conterebbe molto un colpo di fortuna o di sfortuna. Metti che la squadra più debole riesca a fare un golletto fuori casa grazie a un difensore che incespica o un errore arbitrale. Su questa cosa ti ci puoi costruire il passaggio del turno come succede in CL. Con i playoff veri, al 99% passa la squadra più forte.
Il basket americano ha quella organizzazione perché il continente è enorme e ci sono molte squadre. È simile alla nostra CL come dimensioni complessive. Quindi hanno diviso il continente in più parti dove si giocano i singoli gironi, che determinano le classifiche per i playoff. E ogni squadra gioca molte volte contro quelle del suo girone. E meno volte contro quelle degli altri gironi. Ha senso perché si gioca ogni due o tre giorni, e non è possibile girare il continente in lungo e in largo come delle trottole. Perché poi nei fatti già lo fanno ugualmente, ma il meno possibile.
Idee come queste, abbozzate come ipotesi per la conclusione dell'ultimo campionato, riprendono piede dopo la recente esperienza di CL a gara unica, alcuni si sono chiesti se non fosse il caso di rivedere qualcosa. Perché a molti spettatori è piaciuta. E allora si formulano ipotesi, si prova a suggerire altro, e via così. Anche per cose come il nostro campionato.
Si fa presto a dire che si possono fare i playoff, o che la CL si potrebbe anche riformulare nella stessa versione di quest'anno.
E i piccioli? Ne mancherebbero molti. In un mondo come il nostro, dove ormai i soldi sono tutto, non capisco come si possa farne a meno. Il calcio poi, peggio ancora. Servono più soldini che alla Zecca.
Ed ultimo interrogativo: in caso di playoff,
la Coppa italia che fine farebbe? Sarebbe un doppione inutile, in cui l'unica differenza sarebbe che il tabellone verrebbe predisposto sulla base della classifica dell'anno prima e non della regular season appena conclusa.
L’idea sembra un escamotage per tentare di non far vincere la Juve, ma anche una scelta molto rischiosa a prescindere. Pensassero ai problemi seri invece che a queste assurdità.
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