Che Alvaro Morata fosse rimasto molto legato ai colori bianconeri non c'erano dubbi, ma il suo volto commosso all'arrivo a Caselle ha fugato ogni dubbio in merito. Non sarà un "pivot" alla Dzeko e nemmeno un bomber di razza come Suarez, ma è senza dubbio un attaccante moderno che torna a Torino con 27 anni ovvero nel pieno della sua maturazione calcistica.
Oggi,, nel primo pomeriggio, abbiamo sentito prime parole in bianconero ma nel frattempo possiamo cominciare ad immaginarci un attacco con lui, Ronaldo, Dybala e Kulusevski che potrebbe essere qualcosa di esplosivo a patto che mister Pirlo sappia esaltare le caratteristiche di tutti con Morata che tra i citati è sicuramente il più bravo nel riempire l'area di rigore e nel fare il mestiere che fa un numero nove in entrambe le fasi di gioco.
Dopo la sua prima esperienza in maglia bianconera, Morata ha giocato, con alterne fortune, con Real Madrid, Chelsea e Atletico Madrid, senza però mai riuscire ad esprimere al meglio il suo potenziale probabilmente a causa di ambienti che non gli permettevano di esprimersi al meglio.
Va anche detto che, nonostante tutto, ha vinto parecchio e nel suo palmares può già vantare, oltre ai campionati, due Champions League ed una supercoppa europea che lo rendono giocatore già esperto ed ambientato anche nel panorama calcistico europeo.
Sarà curioso capire come Pirlo lo utilizzerà e se torneremo ad ammirare il Morata che ricordiamo con la nostra casacca ma nel frattempo ci possiamo accontentare del lato più romantico di questa vicenda ovvero di quegli occhi lucidi e della grande voglia di tornare a combattere per la maglia che ha amato di più.
Bentornato a casa, Alvaro!
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