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Attualità di P. CICCONOFRI del 17/10/2020 13:21:32
Spadafora, basta!

 

Alla richiesta di Minoli, in un’intervista nella trasmissione “Il Mix delle cinque” se il campione juventino abbia violato il protocollo andando e tornando dal Portogallo, il ministro ha risposto: «Sì, penso proprio di sì, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell'autorità sanitaria. A quel che risulta in merito all'andata è stata la stessa società a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano 'rottò l'isolamento fiduciario senza averne l'autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi».

Ripercorriamo la vicenda

Il 7 ottobre, sul sito della Juventus, leggiamo questo comunicato: “Juventus comunica che, a seguito dei controlli previsti da protocollo, eseguiti sul Gruppo Squadra in questi giorni, l’ASL competente ha rilasciato il nullaosta per l’abbandono dell’isolamento fiduciario presso il J|hotel con l’obbligo di continuazione dell’isolamento presso la propria abitazione. I calciatori e lo staff potranno recarsi al centro d’allenamento per le normali attività.
I calciatori convocati nelle Nazionali sono autorizzati a raggiungere le rispettive squadre poiché le cautele correlate alla condizione di isolamento fiduciario potranno essere continuate a cura degli staff sanitari delle rispettive Federazioni LINK.

Lo stesso giorno, Roberto Testi, direttore di prevenzione dell'Asl di Torino, all’ANSA rilascia questa dichiarazione: "Il nostro compito è stato quello di trasmettere la segnalazione della Juventus, che ha avuto un comportamento esemplare, alla Procura. Spetterà ai magistrati valutare se c'è stato un reato, non certo a noi" (LINK).

Durante il ritiro, veniamo a conoscenza della positività di Ronaldo che decide di osservare l’isolamento nella sua abitazione di Torino.
Il 14 ottobre, sul sito della Juventus, leggiamo: “Cristiano Ronaldo è rientrato in Italia con volo sanitario autorizzato dalle autorità sanitarie competenti su richiesta del calciatore e proseguirà il suo isolamento fiduciario presso il proprio domicilio” (LINK).

Un ministro dello Sport che “pensa ci sia stata una violazione”, che non si informa, che non verifica prima di parlare, che si lascia trasportare da commenti ispirati al sentimento popolare antijuve, che tipo di sicurezza può rappresentare?
Un ministro dello sport che parla di violazione senza esserne sicuro, del giocatore attualmente più rappresentativo del calcio italiano, che tipo di immagine può trasmettere dell’Italia?

Non solo, essendo l’argomento di interesse generale, il ministro rincara la dose su Ronaldo e questa volta dichiara: "La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio (LINK).
Ma in una settimana in cui una società, in dispregio del regolamento sottoscritto non si presenta in campo invocando aiuto da tutte le istituzioni, il Ministro Spadafora parla di comportamento irrispettoso riferendosi a Ronaldo? E come lo definirebbe quello della sua squadra del cuore? E quello di Di De Laurentiis? E se quella di Ronaldo non fosse una bugia ma avesse rispettato alla lettera il protocollo, come la mettiamo?

In una diretta Instagram, arriva la smentita dallo stesso CR7, che in modo educato precisa: Sto rispettando il protocollo, non l’ho violato come è stato detto: è una bugia (LINK).

È assurdo il comportamento del Ministro Spadafora, anche se ricordiamo che, il 17.06.2020 alle 23.07, sul suo profilo twitter appariva: “Ho osservato finora un rigoroso silenzio ma ora lasciatemi esultare: Forza Napoli, #Juvenapoli” (LINK).

A pensar male, poi, l'unica cosa che potrebbe ricavarne Spadafora, è il consenso del grande partito antijuventino sollevando un polverone in vista della discussione del ricorso del Napoli avverso il provvedimento del Giudice Sportivo. Con un'uscita prende due colpi: anche la Juve non rispetta i protocolli e abbiamo parlato abbondantemente di Ronaldo che acchiappa click ovunque.

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