Le famose ASL di Napoli, o almeno una delle due ASL intervenute prima di Juventus Napoli, ci hanno spiegato, durante i loro numerosi interventi pubblici, che senza chiedere permessi di sorta a nessuno, possono intervenire a tutela della salute dei cittadini. Una tutela particolare per il Napoli calcio dettata dalla volontà di
salvaguardare la salute di calciatori, dirigenti e di chi sarebbe potuto entrare in contatto con loro.
Veniamo ad oggi, giornata di Europa League con il Napoli impegnato al San Paolo con l'AZ Alkmaar che ha una rosa decimata dal virus con ben 9 positivi.
La ASL non è intervenuta, né per bloccare il volo, né per bloccare la partita in quanto, da protocollo Uefa, le procedure sono state perfettamente rispettate. Le ASL interverranno solo, come leggiamo sulla Gazzetta, se i giocatori mostrassero sintomi o problemi di salute.
A pensar male si fa peccato, ma giocare contro una squadra modesta, decimata dal Covid, non dovrebbe dispiacere così tanto, calcisticamente parlando. E per essere maliziosi, se in Italia il Napoli ha attivato tutti i jolly mediatici per cercare di mitigare, con l’aiuto del sentimento popolare antiJuve, le penalizzazioni della pur malleabile giustizia sportiva,
risulta più complicato non rispettare un protocollo UEFA (che in pratica è lo stesso della FIGC) e pensare a qualche soluzione creativa per evitare penalizzazioni.
Ma se ben guardiamo la realtà, questa sera il Napoli giocherà,
consapevolmente, contro una squadra con un grande focolaio attivo proprio come con il Genoa. Solo fra 3 gg, il Napoli sarà nuovamente impegnato il campionato e in trasferta a Benevento, proprio come con la Juventus.
Teniamo anche conto che dal 4 ottobre, la situazione generale relativa al COVID è peggiorata ulteriormente, soprattutto in Campania, che rimane una delle regioni più colpite.
È bizzarro e
dovrebbe far riflettere, la mancata richiesta di rinvio da parte delle ASL della partita di questa sera di Europa League, molto più a rischio della trasferta di Torino, sia per i giocatori che in generale, visto che il Napoli non è più in bolla e i tesserati possono rientrare tranquillamente a casa.
Chi dovrà giudicare il ricorso del Napoli avverso la decisione di Mastrandrea dovrebbe tenerne conto.
È curioso invece capire
come si muoverà De Laurentiis nei prossimi giorni. Chiamerà il presidente del Benevento tentando di rinviare la partita? Chiederà in questo caso, alle ASL, pareri pressanti fino a poche ore dal match? Sarà preoccupato di non infettare i prossimi avversari? D’altra parte, proprio come con il Genoa, giocheranno con una squadra focolaio
Se questi sono i fatti, è chiaro che
manca la coerenza nei comportamenti della società Napoli, mentre
l’opportunismo della situazione assume contorni sempre più chiari.
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