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Inoltre, la proposta di De Laurentiis era rivolta a cercare maggiori fondi, dalle autorità regionali, statali e da sponsor diversi, per raccogliere una cifra importante da devolvere alla ricerca contro il Covid 19» (
Link). Ah sì? Davvero?
Prendiamo atto del commendevole intento del "padrone" del Napoli calcio e lo invitiamo a rendere noto quanto prima a quali enti e associazioni devolverà in beneficenza l'incasso proveniente dalla sfida di Supercoppa con la Juventus.
Ci aspettiamo che, in uno slancio di ulteriore e migliore etica personale e aziendale, il presidente e la società partenopea non devolvano alcuna parte della somma alle ASL locali (ASL Napoli 1 e 2), ma alla comunità scientifica nazionale e internazionale. Infatti, allo stato dei meritevoli intenti enunciati col succitato ultimo comunicato stampa della società azzurra è cosa scontata che la Responsabilità sociale di Impresa della SSCNapoli (infusa da De Laurentiis) produca già vantaggi etico-economici nella locale comunità di riferimento.
Per questi motivi sarebbe opportuno che i beneficiari vadano individuati altrove quali ad esempio le ASL di Torino (città di provenienza degli avversari), le strutture sanitare di Reggio Emilia (città che ospita l'evento), o (perché no?) girare l'intero ricavato al Ministero della Salute col vincolo di provvedere a comprare vaccini per tutta la popolazione italiana.
Sicuri che la nostra proposta troverà pronta adesione da parte di Aurelio De Laurentiis e della SSCNapoli, attendiamo un pubblico riscontro.
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