10 giugno 2022 - spareggio playoff: al termine dei calci di rigori, l'Ambrogina Milanese, società dilettantistica nata dalle ceneri dell'InterMilano, a seguito del fallimento di quest'ultima, pronunciato dal Tribunale di Milano dopo il ricorso presentato da diversi creditori, tra cui Marotta, Conte e Vidal, deve dire addio per quest'anno ai sogni di iniziare la scalata verso il ritorno al calcio professionistico.

Non sono finite le brutte notizie per i tifosi nerazzurri (anche se la squadra continua per ora ad indossare una curiosa maglia a strisce marroni e azzurre, essendosi venduta la precedente proprietà, per racimolare qualche euro, l'esclusiva dell'uso del colore nero): anche l'ennesima asta fallimentare dei cimeli è andata deserta. Smaltiti i trofei di cartone, i rimanenti sono stati considerati anche dai più fanatici collezionisti troppo vecchi e arrugginiti per suscitare un qualche interesse e sono stati mandati al macero.

Il neo presidente Paolo Bonolis ha, infine, dichiarato che non sarà possibile in nessun caso riacquistare marchio e titolo sportivo della vecchia società: le casse sociali sono ormai vuote, essendo stato destinato tutto quanto messo a disposizione da parte della cordata di tifosi VIP al pagamento della cena di presentazione della nuova società, che si è svolta in un ristorante cinese all you can eat, utilizzando un buono trovato nell'ufficio di Zhang, dopo il suo ritorno in Cina.

Fantascienza? Sogno di una notte di metà inverno? Forse sì, forse...
Da quanto si apprende ormai da più fonti, pare che il regalo della FIGC, con la possibilità di differire il pagamento degli stipendi, non sia bastato e che la società nerazzurra sia alla disperata ricerca di 200 milioni di euro di liquidità per far fronte alle spese correnti, ad evitare il concreto rischio di mancato rilascio di licenze Uefa e l'esclusione dalle prossime coppe.
E questo solo per cominciare...
Ormai restano solo le fanzine interiste a raccontare la favoletta di Suning che rifiuta le offerte di BC Partners, avendo alle spalle decine di fondi internazionali pronti ad un'asta al rialzo: per chi ci crede ancora.

Ah, dimenticavo. Pare che neanche per quest'estate arriverà Messi. Per la Gazzetta se ne riparlerà, comunque, l'anno prossimo.

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