Nell'udienza di ieri il Tribunale federale Nazionale della Figc ha rinviato la discussione al 26 marzo alle 11, probabilmente una decisione presa d’accordo con il PM Chinè, l’avvocato Gentile e l’avvocato del Torino.
In Italia, tutti i processi sportivi vanno alle calende greche tranne in un caso: ricordate i famosi 15 gg di calciopoli nel 2006?
Ricordiamo che in questo campionato, grazie alla sentenza del CONI, deve ancora giocarsi l’andata tra Juventus e Napoli del 4 ottobre 2020, con una classifica non veritiera. Ora, un nuovo rinvio e una decisione che arriverà in prossimità della fine del campionato, quando, l’eventuale penalizzazione della Lazio e la possibilità di punti recuperati dal Torino potrebbero essere determinanti rispettivamente per l’Europa e per la salvezza, rischiano di falsare ancora di più questa competizione.
L’attuale posizione del governo del calcio italiano sembra alquanto ambigua: si rinviano le partite, si rinviano i processi, si rinviano le decisioni, si chiudono gli occhi sulle violazioni del protocollo, si accettano le proroghe sul pagamento degli stipendi, si permette a giocatori positivi di scendere in campo e di allenarsi. Si permette tutto senza certezze, nemmeno sul rispetto di un protocollo in un'annata particolare come quella che stiamo vivendo.
Sembra quasi che, per emettere la sentenza, si attenda di vedere se sarà determinante la decisione della giustizia sportiva ai fini della classifica finale. Iscriviti alnostro Gruppo Facebook!
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