In una intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, il dirigente della ASL Roma 1, Dr. Enrico De Rosa, afferma: «
io non ho mai dato alcuna autorizzazione. Io questa autorizzazione non l’ho data, né avrei potuto darla visto che appartengo alla ASL Roma 1 e la Lazio a quella di Roma 4. I non ho mai ricevuto documentazione sul giocatore, quindi non avrei potuto comunque esprimermi».
Nei mesi scorsi, più volte, De Rosa è stato chiamato in causa come personaggio chiave per la ricostruzione delle gravi accuse imputate alla Lazio, forse anche inserito nelle memorie difensive del club capitolino. Avrebbe dovuto essere, per quanto trapelato dalla stampa, il testimone chiamato dalla difesa in dibattimento nell’udienza poi rinviata al prossimo 26 marzo. Dietro quella frettolosa richiesta di rinvio c’è forse un cambio di strategia?
Sembra che, da quanto la stampa scrive, la Lazio e Lotito siano alla ricerca di un modo per limitare le responsabilità amministrative della Lazio per impedire, in caso di condanna, la responsabilità diretta e il relativo rischio di subire penalizzazioni.
Non sappiamo che ruolo mediatico stia ricoprendo Cairo in questa vicenda, che ha voluto costituirsi come parte interessata, ma forse non perde interesse anche per la sua presa di posizione. Ricordiamo che le due partite interessate da questa situazione sono quelle con il Toro e con la Juve. E' sicuramente un'ipotesi remota, ma tre le possibili conseguenze cui va incontro la Lazio ci sarebbe anche la sconfitta per 3-0 a tavolino per entrambi i match.
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