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Il calcio è diverso dagli affari, dovremmo pensare ad un modello meno arrogante, la strada non può essere pagare sempre di più: il nostro è un business pane e burro», parole e musica di Karl-Heinz Rummenigge.
Infatti il Bayern Monaco ha annunciato l'ingaggio di Julian Nagelsmann per una cifra record per un allenatore, ben 25 milioni di euro e un contratto di 5 anni a 8 mil. di euro lordi a stagione. Ricordiamo che Nagelsmann è attualmente tecnico del Lipsia, secondo in classifica proprio dietro al Bayern Monaco. Insomma, hanno tracciato la via per la
riduzione dei costi effettuando un’operazione da grandi numeri in un momento di crisi globale del sistema calcistico. Un calcio proletario, se ascoltiamo solo le parole, che nei fatti mostra tutt’altro.
Il Bayern non è una realtà così diversa rispetto a tutte le altre, con la differenza che fa le cose meglio e
non ha un minimo di opposizione interna, per cui può fare quello che vuole, come per Lewandowsky. Era il 9 luglio 2013 e queste le parole di Rummenigge: «
Porteremo Lewandowski al Bayern Monaco il prossimo anno. Non presenteremo alcuna offerta al Borussia Dortmund adesso. Abbiamo però serie intenzioni di prendere l’attaccante polacco e credo che lo ingaggeremo nel 2014».
Trasponiamo la situazione tedesca a quella italiana dove si fa un gran parlare di Donnarumma, in scadenza di contratto che non ha ancora rinnovato con il Milan e che i media accostano alla Juventus. Pur non essendoci niente di concreto (nessun contratto o contatto ufficiale è ancora emerso), tutta
l’opinione pubblica si dice scandalizzata qualora il portiere si trasferisse alla Continassa. Fabio Caressa, su Sky Sport, ha affermato: «
Se Donnarumma andasse alla Juventus, a quel punto scoppierebbe il putiferio». Vedete come anche le prospettive e le reazioni sono diverse?
Possiamo concludere con una massima che rende bene la situazione:
predicare bene e razzolare male.
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