L’ultimo turno del campionato prima della pausa per gli impegni della Nazionale, è stato introdotto dalle
lamentele di Sarri che ha polemizzato sugli impegni ravvicinati. Tutti hanno raccolto il suo sfogo senza far notare che la Lazio non è stata l’unica squadra a giocare dopo 64 ore dall’impegno europeo. Un’altra è stata la Juve, ma nessuno pare essersene accorto.
Durante Fiorentina-Napoli, si sono sentiti
cori razzisti all'indirizzo di Koulibaly, Victor Osimhen e Franck Zambo Anguissa. Il difensore del Napoli, impegnato in un'intervista nel post gara, è stato insultato da alcuni tifosi sugli spalti:
«Sei una scimmia». Koulibaly ha individuato i responsabili e ha replicato prima di entrare negli spogliatoi:
«Mi hai chiamato scimmia? Vieni qui a dirmelo se hai il coraggio». La sua uscita è stata accompagnata dagli ululati da una parte del pubblico. (
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Ora coraggio Commisso e coraggio Fiorentina! Individuate i responsabili e negategli l’accesso allo stadio. Non sembra difficile capire chi è visto che lo ha fatto lo stesso Koulibaly! Attendiamo fiduciosi.
Quelli appena descritti sono fatti che hanno della stessa deriva etica di cui soffre il "calcio parlato (urlato)". In Italia spesso e volentieri
un episodio dubbio diventa il cavallo di battaglia di qualche tifoso televisivo e di qualche presidente esuberante. Una possibilità riservata a pochi, in realtà solo a chi gode di appoggio mediatico. Gli accadimenti del campo non si raccontano in modo oggettivo, si maneggiano con cura per "orientare".
Prendiamo ad esempio
Sassuolo-Inter: De Vrij lancia a rete Defrel; Handanovic esce, tocca l'attaccante neroverde con il piede sinistro e con il gomito, fuori dall'area. Il francese cade a terra, Pairetto non va nemmeno a rivedere il contatto al VAR e non lo sanziona. Il fallo appare netto, da valutare l'eventuale espulsione, ma la porta sguarnita difficilmente può far ignorare la chiara occasione da gol. Ciò che salta all’occhio è proprio la presa di posizione mediatica. La Gazzetta dello Sport nel titolo che accompagna la moviola prende chiaramente posizione a difesa del portiere nerazzurro: «Il perché del mancato rosso a Handa».(
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Parliamo anche del
Napoli, altro club “piagnone” che ricorda, da sempre, grazie a uno stuolo di tifosi chiassosi che si prestano al gioco, solo episodi sfavorevoli. Durante Fiorentina-Napoli in occasione del calcio di rigore tirato da Insigne e intercettato da Dragowski la palla è tornata verso il capitano azzurro che lo ha anticipato di testa ma è arrivata un'altra respinta da parte del portiere viola. Il pallone è arrivato sui piedi di Lozano, che ha segnato con un tiro sotto la traversa. Subito si sono scatenate le proteste dei calciatori del club toscano per un fallo sul portiere con Insigne che gli è praticamente caduto addosso. Anche in questo caso, la stampa usa toni trionfalistici per la vittoria in rimonta, senza evidenziare una situazione quantomeno dubbia. (
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Sia contro l’Inter, sia contro il Napoli, la Fiorentina ha subito due decisioni discutibili che hanno inevitabilmente condizionato il risultato finale. Siamo certi che
Commisso si presenterà davanti ai microfoni solo per commentare presunte situazioni sfavorevoli con la Juve (reali o meno che siano). Scommettiamo?
Nonostante episodi clamorosi come quelli appena indicati, alla Domenica Sportiva hanno parlato della
caduta di Cuadrado in area del Toro, chiedendosi se fosse simulazione. Alla fine hanno concluso che non si tuffa ma che non è mai rigore perché «viene tamponato leggermente». (
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Questa è la diversa impostazione mediatica nel racconto del calcio giocato.
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