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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 19/03/2010 16:26:54
Calciopoli, audizione Auricchio VI parte

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 16 marzo 2010. Terza audizione teste Auricchio. Parte VI

Avvocato Sena, difesa Pairetto

Avv. Sena: «Rimaniamo in tema sorteggi. Quali indagini avete fatto per verificare nel campionato 2004-2005 come si svolgevano i sorteggi?».
Auricchio: «Lo abbiamo ricordato questa mattina. Dal punto di vista del sorteggio arbitrale abbiamo esaminato gli esiti, le griglie che venivano man mano compilate abbiamo seguito due sorteggi, li abbiamo ricostruiti in annotazione di polizia giudiziaria».
Avv. Sena: «Avete sentito i notai che presiedevano il sorteggio?».
Auricchio: «Abbiamo acquisito i verbali del notaio».
Avv. Sena: «Li avete chiamati per fare domande, lei o la Procura della Repubblica, per verificare se hanno mai avuto dei dubbi sulla regolarità di questi sorteggi?»
Auricchio: «No. Il notaio li avrebbe inseriti nel verbali».
Avv. Sena: «Dai verbali dei notali?».
Auricchio: «Non ci sono anomalie».
Avv. Sena: «Risultano dei rilievi in ordine alla regolarità delle sfere utilizzate, potevano essere riconoscibili? Se il nataio segnalava l’opportunità ai fini della regolarità».
Auricchio: «No, per quanto abbiamo verificato».
Avv. Sena: «Visto che avete molto verificato la stampa, avete accertato se i giornalisti..., le chiedo innanzitutto: se i giornalisti presenti erano più o meno gli stessi?».
Auricchio: «C’erano dei giornalisti, questo sicuramente».
Avv. Sena: «Avete mai trovato, facendo le vostre ricerche, che ci fossero degli articoli in cui i giornalisti evidenziavano delle irregolarità o metodi che potevano apparire non corretti nell’ambito dei sorteggi? Qualcuno ha scritto un aritcolo che le sfere sono riconoscibili, un cenno, un colpo di tosse...?».
Auricchio: «In questo senso no. No assolutamente».

Avv. Sena: «Avete accertato se competeva ai designatori modificare le proposte o i suggerimenti del vice commissario in ordine agli assistenti di gara? Prima le hanno mostrato una scheda corretta da parte dei designatori, sapete se sulla base delle responsabilità i designatori avevano la possibilità, il dovere e il potere di fare queste integrazioni?».
Auricchio: «La designazione degli assistenti era materia di competenza del vicecommissario, l’abbiamo ribadito questa mattina».
Avv. Sena: «Forse è il caso che specifichiamo quale era il rapporto che legava il vicecommissario al commissario e chi rispondeva difronte alla Federerazione».
Auricchio: «I commissari».
Avv. Sena: «Quindi il vicecommissario aveva un potere autonomo di guisa che le sue designazioni non potevano essere cambiate o se cambiate rappresentavo una irregolarità da portare a conoscenza?».
Auricchio: «Se cambiate sicuramente non rappresentava un’irregolarità, mai detto una cosa del genere».
Avv. Sena: «È corretto dire che il vice commissario era un ausiliare dei commissari e che l’unica figura responsabile erano i due commissari tecnici rispetto alla Federazione?».
Auricchio: «L’ausiliario non lo so, è un termine che utilizza lei, per me c’erano due commissari e un vice con delle competenze, l’ausiliario del commissario... cioè».
Avv. Sena: «Avete guardato le norme che regolavano questi rapporti? Se c’erano delle norme, stabilito infine a chi competeva la responsabilità delle designazioni?».
Auricchio: «Le responsabilità delle designazioni, in totale, erano dei commissari».

Avv. Sena: «Mi riferisco, spero di non sbagliare, alla 16° giornata di campionato 2004-2005, e secondo le informazioni che io ho era la giornata in cui è stato deciso il campionato, avete verificato la partita che poi avrebbe deciso il campionato, Juventus-Milan, da chi era composta la griglia degli arbitri che i commissari avevano individuato?».
Auricchio: «L’arbitro era Collina».
Avv. Sena: «L’arbitro designato sarà Collina, ed è stato scelto sulla base di una terna di arbitri che erano stati inseriti in questa prima griglia. Può verificare se ha il dato, chi erano? ».
Auricchio: «Parla di Milan-Juventus, scusi?».
Avv. Sena: «Si».
Auricchio: «Collina, Mitro, Farneti e il quarto ufficiale…».
Avv. Sena: «Questi sono i designati, estratti a sorte sulla base di una griglia. Stiamo parlado di arbitri di prima fascia, è in grado di dirci la griglia quali professionisti prevedevano?».
Auricchio: «La griglia no».
Avv. Sena: «Voi non avete verificato per ogni partita le singole griglie?».
Auricchio: «Si, nel senso che non riesco ad entrare negli atti, ora non la trovo».
Avv. Sena: «Ma lo avete comunque fatto per tute le partite?».
Auricchio: «Per tutte le partite attenzionate, Milan-Juventus non è stata una partita di interesse investigativo».
Avv. Sena: «In fin dei conti però è la partita che ha stabilito il campionato».
Auricchio: «Si, non lo metto in dubbio ma non è che l’abbiamo fatto in relazione all’importanza ma l’abbiamo fatte all’emergenza tecniche».
Avv. Sena: «Visto che la fonte dell’accusa é quella che anche i sorteggi siano stati strumentali, a favorire in qualche modo alcune squadre - segnatamente la Juve- atteso che la Juve su quella partita si giocava il campionato, avete verificato se i designatori avevano ipotizzato arbitri che voi tra virgolette ritenevate... ».
Auricchio: «Se mi fa la domanda rispondo. La garanzia per quella partita, con il sorteggio voglio dire, la dea bendata che ha individuato Collina, mi sembrava una caratteristica che metteva al riparo da qualsiasi valutazione».
Avv. Sena: «Si, ma la sua risposta non mi convince. Perché Collina non è stato sorteggiato tra tutti gli arbitri ma solamente tra quelli che i designatori avevano ipotizzato in quella griglia. Atteso che noi stiamo parlando di designatori che sceglievano nelle varie griglie arbitri che poi selezionavano attraverso le modalità che abbiamo visto anche con altri testi, avete verificato se avevano provveduto ad inserire arbitri che chiameremo sensibili? Così per far capire».
Auricchio: «Per questa partita probabilmente, evidentemente, per quella partita che decideva il campionato tra Milan-Juventus, non c’era necessità di mettere un arbitro favorevole alla Juve… se proprio, comunque non ricordo».
Avv. Sena: «Vabbè è una sua opinione chiaramente».
Auricchio: «Me lo ha chiesto e rispondo. Se le mi dice "ricorda gli arbitri inseriti in griglia? "non ricordo e se lei ce li ha li può individuare».
Avv. Sena: «Trefoloni, Paparesta e Collina. Rimane il dato che a mio giudizio era importante per le sorti del campionato. Avete verificato in relazione ad ogni singola partita le relazioni degli osservatori arbitrali?
Auricchio: «Lo abbiamo fatto laddove c’era il riferimento tecnico. Come per esempio nel caso ricordato la volta scorsa, Reggina-Juventus, l’osservatore era D’Addato.. non ricordo chi sia allora... ».
Avv. Sena: «Non era questa la domanda..».
Auricchio: «Comunque l’osservatore in quel caso dialoga con il presidente AIA, dicono delle cose da noi ritenute utili investigativamente -nel senso non scrivere quello che accaduto- quindi abbiamo preso la relazione per verificare se il contenuto del colloquio telefonico corrispondeva al vero o meno ».
Avv. Sena: «Solo per questa partita? Perché avevate lo spunto investigativo, o lo avete fatto per partite attenzionate che poi sono state tradotte nel capo d'imputazione?».
Auricchio: «No, anche in altre circostanze, mi riferisco in particolare agli accertamenti in realzione all’arbitro De Santis che telefonicamente, più volte nel corso dei colloqui telefonici aveva interloquito sull’assegnazione del voto che l’osservatore appone al termine della sua relazione riferita all’arbitro. Ci sono state delle circostanze in cui De Santis è intervenuto per rimodulare il voto e in quel caso abbiamo acquisito. Comunque al termine della stagione abbiamo acquisto sicuramente le relazioni degli osservatori».
Avv. Sena: «Ma lei ha compreso, io difendo un designatore, avete verificato se le decisioni dei designatori, ad esempio come sospendere taluni arbitri all’esito di determinate partite si trovano in conflitto e in contraddizione con le relazioni degli osservatori o si basavano ed erano confortate dalle relazionio degli osservatori arbitrali?».
Auricchio: «Non sono in condizioni di rispondere a questa domanda».
Avv. Sena: «Si è parlato molto durante il processo di decisioni strumentali di sospendere questo o quell’arbitro, piuttosto di aiutarlo o di favorirlo all’esito di errori commessi in campo. Le chiedo se avete verificato se le loro decisioni erano in contrasto o in conforto con quello che risultava nelle relazioni?».
Auricchio: «Mi richiama alla mente, quello che dicevo prima. Uno di questi casi di sospensione è sicuramente accaduto all’esito di Reggina-Juventus. Dove è stata acquisita la relazione dell'osservatore sul punto, che collimava...».
Avv. Sena: «Chi è interessato la contrasterà su questo punto, ma a me interessa un altro discorso: al di là di questo specifico episodio, avete verificato per ogni singola vicenda che avete attenzionato, le relazioni degli osservatori arbitrali?».
Auricchio: «No, non ho fatto accertamento con la modalità che dice lei».
Avv. Sena: «Grazie non ho altre domande».

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