A voler credere alle notizie pubblicate ieri e riprese dagli "esperti" di mercato, pare che sia prossimo l'arrivo a Torino, oltre alle vecchie conoscenze (nel senso che se ne parla da mesi e poi non arrivano mai davvero) Di Maria e Pogba, anche Nicolò Zaniolo.

Il nome potrebbe, a prima vista, anche suscitare un certo entusiasmo, visto che si parla di un giocatore giovane (22 anni), che nel recente passato aveva dimostrato un certo talento, italiano (non tanto per la convocabilità in nazionale, di quello chissene, ma perché la Juventus - almeno fin quando esisteva come tale - ha sempre avuto un nucleo di giocatori italiani, capaci di comprendere cosa è la Juve, più di talenti stranieri che la vedono come una tappa di passaggio).
Peccato che, con un minimo di raziocinio, senza neppur voler essere troppo pessimisti, una operazione del genere susciti più dubbi che certezze.

Il prezzo: si parla di 50 milioni di euro. Il fatto che si possa addivenire a una soluzione creativa, poco sposta. Tanto riguarda la fattibilità nell'immediato dell'acquisto, ma alla fine i soldi tocca pagarli tutti quanti. Non è che Chiesa e Locatelli siano arrivati gratis, solo perché in prestito prima del riscatto. Il prezzo sembra assurdo e assolutamente non in linea con quanto fatto vedere di recente dal giocatore, tra l'altro con il contratto in scadenza tra due anni e grossi problemi di rinnovo. Il discorso potrebbe cambiare se nell'operazione venisse inserito il pacco Arthur, ma visti l'importo per cui è ancora a bilancio e lo stipendio fuori budget per la Roma, a meno che dalle quelle parti il gran caldo non abbia annebbiato la mente a qualche dirigente, la cosa pare difficile.

La valutazione tecnica: parliamo di un attaccante. Che sia una seconda punta, come quest'anno, o un esterno, si tratta di un giocatore prevalentemente offensivo che quest'anno ha messo a referto ben due gol (non fatemi la conta delle reti in conference league, per piacere): una miseria, da inserire in una squadra col cronico problema del gol. Non proprio una grande idea.

La valutazione tattica: si tratta di attaccante che gioca quasi esclusivamente a destra, da inserire in una rosa che conta già Cuadrado, Chiesa, Di Maria, oltre ai giovani Akè e Soulè. di questi solo Chiesa e Di Maria possono giocare anche sull'altro lato, ma costruire una rosa senza nessuno specialista a sinistra, ancora non pare un gran colpo. Per alcuni Zaniolo verrebbe preso per impostarlo come mezzala, ma spendere quella cifra per un esperimento (in una rosa in cui non mancano mezzali, semmai un regista di livello), pare ancora più strano.

Restano gli ultimi dubbi, probabilmente i più seri: quello sulla tenuta fisica, visto che parliamo di un giocatore reduce da due operazioni ai crociati e di "testa", visto che si parla dell'amicone di Kean, famoso per le bravate e per vicende extracalcistiche che, a Torino, una volta non gradivano pubblicizzate.

Insomma, una operazione che, probabilmente, non andrebbe fatta, in una situazione in cui, tra problemi tecnici e conti da far quadrare, si potrà sbagliare davvero poco.

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