Gli arbitri parleranno a 90° minuto? Nei giorni scorsi, il Messaggero ha annunciato una grande novità per gli appassionati di moviola: a partire dalla prossima stagione calcistica, gli arbitri parleranno una volta al mese a “90 minuto”. In programma c’è anche qualcosa di più: in ballo anche la possibilità di ascoltare gli audio dei dialoghi tra arbitro e la sala Var delle partite di Serie A. La Rai potrà posizionare le proprie telecamere nella sala Var di Lissone, per poi a fine partita ascoltare rendere pubblico il parere di uno degli assistenti protagonisti di quel match. Trasmissione curata da Antinelli, condotta da Lollobrigida e con la partecipazione di Marco Tardelli e Daniele Adani.
Rischio strumentalizzazioneSarebbe accettabile e potrebbe essere considerato un passo avanti, se non fosse strumentalizzato. Ad oggi, solo Daniele Orsato, nel 2021, è stato ospitato a 90° minuto con l’allora conduttore Enrico Varriale, noto tifoso napoletano, che colse l’occasione per parlare della mancata espulsione di Pjanic durante un Inter-Juventus del 2018, nell’anno ricordato dai tifosi del ciuccio come quello dello “scudetto perso in albergo”. Una vera e propria strumentalizzazione.
Ci chiediamo, proprio per evitare questi siparietti, come saranno scelti gli episodi, come sarà gestita dai fischietti l’ulteriore pressione che deriverà dal gestire anche questo aspetto comunicativo. Aspetti non indifferenti e che potrebbero condizionare eventuali decisioni in campo per evitare polemiche successivamente.
Polemiche, moviola, e interesse pubblicoLeggiamo, sempre dall’articolo del Messaggero, che “L’esperimento dovrà essere valutato con il passare del tempo e verrà valutato se e quanto funzionerà e soprattutto quanto sarà
di interesse pubblico. A quel punto si proverà il secondo step, ovvero gli audio.
Nel nostro paese non esiste una sana cultura sportiva e l’odio verso il “nemico” prevale sul tifo per la propria squadra. In questo contesto, un esperimento del genere sarà vissuto, esclusivamente, per strumentalizzare anche le virgole. Il rischio ulteriore è di togliere ancora spazio al calcio giocato. Il tempo dedicato alla moviola, anche dopo l’inserimento del Var, è andato man mano aumentando, perché le analisi degli episodi, grazie ad una tecnologia sempre più efficiente, spesso con lettura di parte, si prestano bene alle chiacchiere del grande bar dello sport. Proprio per questo, sono certa che le polemiche aumenteranno.
La smentita dell’AIANel mentre scrivevo questo articolino, arriva la smentita dell’AIA affidata all’ANSA: "Siamo felici di tutte queste attenzioni, ma non abbiamo raggiunto nessun tipo di accordo e valuteremo con tutta la cautela che impone il nostro ruolo se farle o meno nostre. Tutto questo restando forte la volontà, in accordo con la Federcalcio, di comunicare sempre meglio le regole che accompagnano l'operato dei nostri arbitri".
La riflessioneMagari è corretto fare un’ulteriore riflessione: meno spettacolarizzazione e più serietà non sarebbe affatto male come “nuova” linea da seguire.
Iscriviti al nostro Gruppo Facebook!
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul forum!