Il post Juve-Benfica ci ha regalato un Allegri a tratti dismesso, dichiarazioni «
Ci sono poche spiegazioni da dare. Dopo il 2-1 era finita, la gara era in mano loro, eravamo crollati a livello psicologico» riflettono uno stato d’animo distante dal personaggio spiritoso delle conferenze prepartita. Dopo la disfatta coi portoghesi, nonostante abbia voluto spacciare lucidità «
questi momenti capitano nel calcio, serve affrontare tutto con lucidità e serenità» ha dovuto subire l’intensificarsi delle discussioni circa l’opportunità di confermarlo sulla panchina bianconera.
In questi giorni Allegri non ha parlato, lo ha fatto per lui il mentore Galeone, che alla GdS ha affermato: «
La Juventus al completo, con Di Maria, Chiesa, Pogba e gli altri infortunati è una squadra mediocre. Senza si scende ancora più in basso e si possono fare figure come quella contro il Benfica. Se vogliamo rimproverare qualcosa ad Allegri dobbiamo tornare innanzitutto alle scelte di mercato. Io mi aspettavo facesse sentire di più la sua voce su acquisti e cessioni, invece non mi sembra sia successo. Anche Paredes, di cui si è parlato come fosse un campione, non è di certo Pirlo. Allegri dovrebbe fare un miracolo non per passare il girone di Champions, per cui i tanto decantati 10 punti per me potrebbero non bastare, ma anche solo per qualificarsi per la Champions del prossimo anno finendo nelle prime quattro in Serie A».
Tempistica a tenore assolutorio mi fanno venire il “sospetto” che Galeone stia facendo da pedissequo portavoce di Allegri.
Sulla stessa falsariga la chiacchierata tra Allegri e Sconcerti che pubblica oggi il Corsera. Il tecnico, dopo essersi chiesto se ha sbagliato qualcosa afferma che “la Juve era stata pensata diversamente, che manca qualcosa, e qualcuno che spinga e crei qualcosa negli ultimi trenta metri”. Morale della favola: se ho qualche colpa le principali non sono mie.
A giudicare da questi messaggi neanche troppo tra le righe
mi chiedo se Allegri sia ancora in sintonia con squadra e società. Se ora il livornese tramite Geleone e le mezze chiacchierate con Sconcerti fa uscire che che aveva pensato una Juve diversa, che è fatta a metà e che è mediocre, non sarebbe il caso di chiedergli di fare un passo indietro?
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