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Udienze Processi di E. LOFFREDO del 23/03/2010 08:08:33
Calciopoli, audizione Auricchio VII parte

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 16 marzo 2010. Terza audizione teste Auricchio, VII parte

Avvocato Messeri, difesa Bertini.

L’avvocato chiede al teste di illustrare la composizione e l’organizzazione della FIGC e da chi e come vengono elette le cariche federali.
Il presidente era in quel momento Carraro.
Messeri: «Avete verificato come si sono svolte le elezioni di Carraro? Chi ha votato a favore e chi ha votato contro…».
Auricchio: «Abbiamo svolto degli accertamenti sull’esito dell’elezione. Chi ha votato contro e chi ha votato a favore per noi non era un dato sostanzialmente rilevante». Ma come, ci avete detto che la pseudo-cupola si era attivata per far arrivare i voti a Carraro, e non verificate nemmeno se i votanti (corrotti secondo l’accusa) effettivamente danno il voto a Carraro?!
Messeri: «Lei ci ha detto che la partita politica si è giocata anche sulle presidenze di FIGC e Lega, mi sembra strano che non sia rilevante ai fini investigativi».
Auricchio: «No, non è rilevante sul chi ha votato chi, non sugli esiti…». Appunto!
Messeri: «Ne prendo atto: non avete accertato di quali delegati ha preso il voto Carraro per diventare presidente della FIGC».
Auricchio: «Sì». Bravi!
Analogo discorso vale per i due vice presidenti Mazzini e Abete, non hanno verificato chi ha votato chi.

Messeri: «Avete acquisito i verbali dei consigli federali dei campionati di cui ci stiamo occupando?»
Auricchio: «Tutti i verbali no. A ragion veduta abbiamo acquisito del materiale, io stesso sono andato in federazione per acquisire di volta in volta del materiale che ci serviva».

Messeri: «Oltre al consiglio federale, quali altri organi ci sono che possono influire sulla regolarità del campionato?»
Auricchio: «Beh, tutti gli organi sono richiamati nel consiglio federale, c’è ad esempio l’AIA, che ha una sua rilevanza all’interno della politica e della struttura ei campionati e ha un suo rappresentante…»
Messeri: «Le ho sentito leggere telefonate di componenti CAF. Poi c’è la Procura federale…»
Auricchio: «Sono organi di giustizia sportiva»
Messeri: «Che possono incidere sul campionato, possono infliggere sanzioni che poi cadono a pioggia sul campionato».
Auricchio: «Ci sono anche le commissioni, adesso che me lo fa venire in mente. Ad esempio la Commissione tesseramenti».
Messeri: «Quali organi, non le persone, sono stati oggetto delle vostre indagini?»
Auricchio: «Se la domanda è, “preso l’organigramma, che cosa avete scelto di approfondire?”, le rispondo “No, non è questa la procedura”. Erano le conversazioni a determinare gli interessi».
Messeri: «Quindi il filone guida sono stati i risultati delle intercettazioni telefoniche?»
Auricchio: «Naturalmente».

Come per la federazione, il legale chiede al teste della Lega e di come si sceglieva chi far sedere sulle poltrone.
Messeri: «Chi era il presidente?»
Auricchio: «Il presidente era Galliani»
Messeri: «Abbiamo parlato della campagna elettorale, ma poi non abbiamo parlato del dopo elezione. Avete accertato chi ha votato per Galliani, con quanti voti ha vinto?»
Auricchio: «Questo dato è stato verificato non nel senso del voto di ciascuno, ma abbiamo ricostruito, anche citando le intercettazioni, la conta di questi voti». Come sopra.
Messeri: «Se le chiedo di dirmi come ha votato la Juve, è in grado di dircelo?»
Auricchio: «Dovrei consultare la documentazione, non ce l’ho sotto mano»
Messeri: «Se le chiedo lo stesso per la Lazio?»
Auricchio: «Non ricordo se la votazione fosse segreta o ratificata. Se lo ricorda lei ce lo può dire».
Messeri: «Io faccio le domande».
Casoria: «Lei ricorda quanti voti prese Galliani?»
Auricchio: «Non lo ricordo ora a mente, ma nel documento che abbiamo acquisito sicuramente c’è».
Messeri: «Glielo chiedo perché lei ci ha detto che era importante per le indagini»
Auricchio: «Il dato importante era: “Una certa compagine che noi stavamo attenzionando perorava l’elezione di Carraro alla FIGC e Galliani alla Lega”».
Messeri: «L’ho chiesto per sapere se vi siete fermati solo ad una certa compagine o siete andati a vedere tutte le altre compagini come hanno votato».
Auricchio: «Sicuramente ho mandato qualcuno a Milano ad acquisire documentazione. Sulle fazioni che si erano caratterizzate, ne abbiamo parlato. La fazione contraria a Galliani era capeggiata dal presidente della Fiorentina. Dall’analisi dei voti a favore e contro si può fare questa valutazione».

Messeri: «Quanti sono stati i telefono sotto controllo? E da chi?».
Auricchio: «Vuole il dato tecnico? Non ce l’ho».
Messeri: «Siccome sono stato tra coloro che si sono opposti a che lei consultasse dati che non fossero a sua firma, a questo punto sono incuriosito dal sapere lei con che criterio è venuto a rispondere alle domande, che materiale ha portato? Perché altrimenti son costretto a…»
Auricchio: «Alla prima udienza (la sua prima udienza, ndr) ho citato esattamente le informative».
Messeri: «Però se le chiedo di chi erano i telefono sotto controllo…»
Auricchio: «Ma la domanda qual è, avvocato?»
Messeri: «Di chi quali e per quanto tempo?»
Auricchio: «E lei pensa che io possa rispondere a memoria su questo?» Hai le informative da consultare.
Messeri: «E’ stato autorizzato a consultare il suo computer! Per me può consultare tutto.»
Auricchio: «Nel mio computer non c’è questo dato». C’erano quelli che interessavano ai pm…
Messeri: «Venga la prossima volta e ci porti il dato».
Auricchio: «Guardi, lei o il presidente può fare richiesta al comando di Roma. Io non faccio più parte della struttura».
Insorge Prioreschi: «Però quando fanno il controesame gli avvocati, venisse con la documentazione e venisse preparato! Perché non facciamo la solita storia che al pm risponde “punto virgola e punto esclamativo” e quando tocca agli avvocati “non mi ricordo, non l’ho portato…”!».

Il teste prova a dare una risposta: «Li possiamo citare, elenco la tabella: Rit. 2330 Alessandro Moggi…»
Messeri: «A me bastava sapere il numero di quante persone sono state intercettate, per quanto tempo e quante sono le telefonate intercettate».
Auricchio: «Ma non lo so. Non posso contare le telefonate… Non sono domande… Verrò preparato, lei mi chiede un’indagine statistica e io la prossima volta vengo esattamente con i numeri dell’indagine. I soggetti ce li ho qui possiamo contare…». E conta e dice i nomi degli intercettati.
Messeri: «Complessivamente il periodo intercettato va da a?»
Auricchio: «Non è uguale per tutti. Il periodo complessivo va da 11 ottobre 2004 fino a maggio 2005. Per alcune utenze l’ultima utenze è giugno 2005».

Messeri: «Avete mai intercettato una telefonata in cui l’interlocutore era Paolo Bertini?»
Auricchio: «No».

Il legale poi si sofferma su alcune partite. La prima di queste è Atalanta-Milan del marzo 2005(che non è tra i capi di imputazione, ma fu oggetto di indagine) della quale parlano successivamente Moggi e Biscardi. Messeri chiede chi era l’arbitro della partita -Bertini-, il punteggio e se ci furono episodi contestati.
Il colonnello: «So che l’ha arbitrata Bertini dalla conversazione che lei mio ha citato»
Messeri: «Quindi lei non l’ha analizzata?»
Auricchio: «Non l’ho cosa? ».
Messeri: «Ci ha parlato di tante partite!» E questa qui non se la ricorda.
Auricchio: «Non è nel capo di imputazione, non è da noi stata trattata. È come se mi chiedesse di Napoli-Fiorentina di sabato scorso, c’è stato un errore arbitrale… eh eh…». Vuoi vedere che Auricchio tifa ‘o Napule?

Segue la lettura della telefonata tra Moggi e Biscardi. Telefonata nella quale Moggi si lamenta dell’arbitraggio di Bertini che avrebbe favorito la vittoria rossonera.

Si passa poi a parlare della cosiddetta “patente a punti” per gli arbitri, rubrica del Processo di Biscardi.
Messeri: «Avete approfondito questa patente a punti? Quanti punti aveva Bertini?»
Auricchio: «No, non so».

Messeri: «Avete parlato di intervento istituzionale e mediatico di Moggi a favore degli arbitri. Che cosa intendeva? Quando Moggi voleva fare questo intervento istituzionale, a chi lo faceva?»
Auricchio: «Attivando soggetti ed organi della federazione, stamattina abbiamo fatto l’esempio di Racalbuto…»
L’avvocato, al di là degli esempi, vorrebbe sapere presso quali enti od organi interveniva Moggi.
Auricchio: «Non ho parlato di enti e organi, ho parlato di interventi di tipo istituzionale, che è un po’ diverso. Moggi non è che ha fatto o scritto in carta bollata a Ghirelli, ha chiamato: “ohi France’…”. È diverso. Se lei mi chiede organi istituzionali, le rispondo non mi risultano interventi su organi istituzionali».
Messeri: «Ha parlato di interventi mediatici per difendere gli arbitri. Sempre da parte di Moggi. In che cosa sono consistiti, a quali testate giornalistiche, radiofoniche, televisive, internet, eccetera si è rivolto per fare interventi pro arbitri?»
Auricchio: «Abbiamo due informative con relativi capitoli, fermo restando il Processo di Biscardi dove abbiamo individuato la moviola di Baldas come “asservita alle esigenze” . Più mediatico di questo!?»

Messeri: «Lei ha parlato di partite che sono state oggetto di attenzione investigativa. Quale di queste partite ha visionato?»
Auricchio: «Che vuol dire?»
Messeri: «Visionato vuol dire vedere la partita»
Auricchio: «Beh, qualcuna l’ho visionata»
Messeri: «Mi può dire quale?»
Auricchio: «Non ricordo quale. Ho visto qualche partita, ma noi non abbiamo fatto le indagini sul campionato di calcio “è rigore o non è rigore”. Nessuno di noi, polizia giudiziaria e i pm, ha avuto mai l’ardimento di fare questo. Saremmo stati i più fessi del mondo. Saremmo nel ”Bar dello sport” che quotidianamente vediamo anche ai margini di questo processo. C’è semplicemente l’analisi di un dato investigativo: “Caro, mi raccomando fai il 50% della tua parte per quella partita, poi la palla è rotonda”», sbaglio o sta stravolgendo una frase di Innocenzo Mazzini?, «Certo, il 50% per la nostra modestissima valutazione investigativa rappresenta la configurabilità del reato per cui si sta discutendo»! Amen.
Ricordiamo solo che l’avvocato Bagattini nella stessa udienza aveva avuto modo offrire un’altra lettura: «Il 50%. è la sintesi completa dell’imparzialità».
Messeri: «Delle partite che sono nel capo di imputazione di Bertini ne ha vista qualcuna?»
Auricchio consulta i documenti e poi risponde di aver visto solo Juve – Milan, che ha visto per interessi investigativi. Poi si confonde tra il match di andata e quello di ritorno, ma si corregge immediatamente.

L’Avvocato Messeri fa riferimento alle udienze precedenti quando si era «parlato di ammonizioni che non c’erano, gol in fuorigioco, infrazioni regolamentari..» e porge la domanda: «conferma questo dato o il risultato del campo per voi è assolutamente ininfluente e quello che ha detto è stata una valutazione da sportivo.. ha parlato genericamente di ammonizioni che non c’erano e gol in fuorigioco..?»
Auricchio dice di non aver «mai detto ammonizioni che non c’erano», ma di aver raccolto materiale «di ammonizioni che ci sono state la volta prima per la volta successiva».

L’avvocato Messeri ricorda della sua opposizione -respinta - nella precedente udienza e chiede, quando «ha parlato di gol in evidente fuorigioco (Siena-Milan);quando sento dire gol in fuorigioco, cosa intende?»
Auricchio: «Abbiamo semplicemente fatto riferimento ai tabellini sportivi..».
Messeri: «Tabellini acquisiti dove?».
Auricchio: «Nell’informativa. Ogni partita ha due tre riferimenti di cronaca dei giornali; non abbiamo preso la cronaca di Firenze, ma Gazzetta, Corriere...Tuttosport no» si sente sorridere il colonnello.
Il colonnello ricorda il riferimento al contenuto della partita Roma – Juventus.
L’Avv. Messeri chiede quando è che un gol è in fuorigioco.
Auricchio: «Non ricordo la regola tecnica, possiamo andarla a riprendere, glielo dico da amante sportivo (amante è eccessivo) non è tecnicamente...». Legge la parte e sorride dicendo che essendo Bergamo in prima fila potrebbe rispondere di lui. Bergamo chiede se lo sta prendendo in giro.
Messeri sollecita nuovamente la risposta.
Auricchio: «Vabbè…..ammonisce per varie tipologie di fallo: fallo tecnico, viene interrotto il gioco dell’avversario.. o ammonito per proteste, perché dopo un gol si toglie la maglia.......».
Messeri: «Questa è la casistica, le chiedo la regola perché se si parla di ammonizione non dovuta.. ».
Auricchio: «Io non ho mai detto ammonizione non dovuta.. ».
Casoria: «Abbiamo già spiegato..che non è una sua opinione diretta ma si è formata.. ».
L’avvocato a questo punto ricorda che nel capo di imputazione si parla di ammonizione dolosa,
e che quindi la domanda è relativa a quanto scritto nel capo d’imputazione, e domanda: «le sto chiedendo, per poter poi decidere se un’ammonizione è dovuta o non dovuta e se non dovuta se sbagliata per colpa o per dolo, sapere quando è che si deve ammonire o no».
Casoria: «Non è attento ai regolamenti».

Auricchio: «Se l’avv. Fa riferimento alle ammonizioni dolose, lo abbiamo detto perché c’era la telefonata del De Santis che diceva “quello ha fatto il delitto perfetto..».
Casoria: «L’avvocato vuole sapere se lei conosce il regolamento, dove sono elencate le ammonizioni perché ci sono varie tipologie».
Messeri: «…Se la risposta è :”non sono in grado di stabilire quando, posso avere un’opinione personale come sportivo, come spettatore, ma non sono in grado stabilire quando deve essere fatto o non fatto..nè ho introdotto in questo processo un dato sotto forma di testimonianza”..».
Casoria: «Perché insiste..ha assunto un atteggiamento agnostico..».
Messeri: «Ci dica da chi ha appreso che il gol di Siena-Milan era in fuorigioco…quando ha detto :”l’ho appreso dai giornali..”».
Auricchio: «Siena-Milan, non l’ho appreso dai giornali, l’abbiamo commentato come risultato dalla cronaca, ma c’è stato il commento dell’assistente, ne abbiamo parlato.. Se lei mi chiede quando viene decretata un’ammonizione da regolamento, io le rispondo non è mai stato un mio problema investigativo, se lei mi chiede…però lei non mi ha chiesto questo».
Messeri: «Se la risposta è: “ho appreso dai giornali” è un dato che sapremo come interpretarlo…dal punto di vista che lei ci da come materiale probatorio…».
Auricchio: «Posso rispondere o me lo dice lei cosa devo rispondere? Sulle ammonizioni non ho mai parlato di ammonizioni giuste o sbagliate. Se abbiamo fatto dei riferimenti a gol in fuorigioco al rigore c’era o non c’era, lo abbiamo fatto soltanto prendendo spunto dai tabellini e dalle cronache. Se invece abbiamo parlato di ammonizioni dolose, lo abbiamo fatto in relazione alle conversazioni telefoniche che stabilivano, da parte di alcuni protagonisti arbitri, come per esempio De Santis, in relazione a quanto da loro dichiarato. E’ come se lei mi fa la domanda era in fuorigioco e c’era fallo in Arezzo-Salernita, non è che parlo io..che la Salernitana, è l’assistente che ha detto: “ho alzato la bandierina per evitare che..”, in quel caso io parlo di fallo fischiato ad hoc, non perché io sia il tecnico che valuta questo, ma perché ce lo dice l’assistente, cioè colui che alza la bandierina».
Casoria: «Andiamo avanti avvocato».
Intercettazioni del 22.04 e del 25.04

Gli interlocutori sono Mazzini Innocenzo e Mencucci Sandro. Nella prima intercettazione Mencucci chiama Mazzini.
Auricchio inizia a leggere l’intercettazione e dopo la precisazione dell’avvocato, continua riportando solo il passaggio in cui «Mazzini chiede a Mencucci chi sia l’arbitro della partita».
Avv. Messeri: «La domanda è se è Mazzini che chiede a Mencucci chi sia l’arbitro di Bologna-Fiorentina». Auricchio legge il passo richiesto e conferma: «Quindi Mencucci informa Mazzini –dalla lettura- che l’arbitro designato per domenica è Bertini».
Avv. Messeri: «Mencucci è il dirigente della Fiorentina che informa il vicepresidente della Federazione chi sia l’arbitro di Bologna-Fiorentina».

Si passa alla telefonata successiva dove Mazzini chiama Mencucci. L’avvocato chiede di leggere l’inizio «è suggestivo. Non c’entra niente l’arbitraggio». Auricchio legge la parte indicata.
Avv. Messeri: «La domanda è: a cosa si riferiscono i due interlocutori, soprattutto Mazzini quando esordisce parlando di ufficio indagini, in tono scerzoso-ironico, nei confronti di Mencucci?».
Auricchio: «Mi sta chiedendo cosa intende, la mia interpretazione quindi?».
Avv. Messeri: «Le sto chiedendo, siccome la partita (Bologna-Fiorentina) non è poi oggetto nel capo d’imputazione, l’ interpretazione è quella di tutti, cioè le due squadre si sono -in termini leciti-, può succedere che un risultato per come sta andando l’incontro, ad un certo punto della gara tutte e due le squadre si siano accontentate del pareggio? Ritiene che quando Mazzini parla di ufficio indagine, e soprattutto di ultimi 15 minuti come vergogna nazionale, faccia riferimento a questo atteggiamento di entrambe le squadre o all’arbitraggio? Perché sennò può diventare suggestivo».
Auricchio: «Lei mia fa la domanda, la mia interpretazione, posso rispondere a questo punto liberamente. Mazzini esordisce con una battuta piuttosto tipica nei suoi esordi. “L’ufficio indagine vi sta cercando…” è una battuta di inizio perché poi la conversazione verte subito sull’argomento dell’arbitro che "è andata bene". La telefonata prima diceva: “Bertini è contro di noi, non ci ha mai trattato bene...”; l’abbiamo letta prima, quindi la soddisfazione di Mencucci sta nel fatto l’aretino è stato bravo».
Avv. Messeri: «Quando Mazzini dice a Mencucci “vi sta cercando l’ufficio indagini”, glielo dice in riferimento all’arbitraggio secondo lei?».
Auricchio: «No, non ho detto questo».

Interviene Casoria per precisare dopo qualche altro scambio di battuta: «Il teste ha risposto che la battuta che “sta cercando l’ufficio indagini” è sganciata dal contesto successivo».

Avv. Messeri: «Parliamo dell’ufficio indagini. La seconda battuta quella dei 15 minuti di vergogna nazionale é ancora volta sganciata dal contesto successivo che riguarda invece l’arbitro?».
Auricchio: «È l’esordio della conversazione, infatti Mazzini subito dopo... ». Legge nuovamente il passo.
Avv. Messeri: «Sono sganciate dal discorso arbitraggio oppure no?».
Auricchio: «Secondo me sono sganciatissime!». Anche secondo Messeri!

A questo punto L’Avv. Messeri fa riferimento alle precedenti dichiarazioni di Auricchio in cui diceva che «il risultato di Bologna-Fiorentina fu un risultato favorevole alla Fiorentina», quando invece dal contesto della telefonata sembra che Mencucci lamenti il fatto che la squadra non ha giocato gli ultimi 15 minuti, chiedendo da quali frasi «rileva che il risultato di 0-0 è stato giudicato in maniera favorevole per la Fiorentina».
Auricchio: «Il risultato è giudicato da entrambi favorevole, sia da Mazzini sia da Mencucci. Sicuramente se chiede a Mencucci se gli faceva più piacere vincere, sicuramente... avrebbe detto... Ma siccome è la prima partita che gioca la Fiorentina dopo quello che abbiamo più volte ribadito in questa sede, il riallineamento... in quelle giornate si sta cercando di mettere appunto una strategia finalizzata al salvataggio della Fiorentina; è chiaro che pareggiare 0-0 a Bologna non è sicuramente un risultato negativo. Se poi lo mette in relazione alla telefonata che lei mi ha fatto leggere di prima e cioè dove il Mencucci nel comunicargli l’arbitro lo diceva come un fatto negativo, preoccupante, Bertini… allora il risultato è ancora più positivo».
Avv. Messeri: «A sembra che Mencucci sull’arbitro non dica niente, che sia tutto Mazzini che dice e l’altro..».
Auricchio: «Mencucci gli dice chi è l’arbitro».
Avv. Messeri: «È già importante che sia Mencucci a riferirlo a Mazzini».
Il colonnello riprende il passo dell’intercettazione e nella sua visione, tutto sommato Bologna -Fiorentina 0-0, era sicuramente positiva.
Avv. Messeri: «Non hanno ancora giocato, la visione positiva può essere la designazione ma non il risultato... altrimenti si va su deduzioni». Prosegue uno scambio di battute in cui Messeri insiste nel chiedere secondo quali frasi desume la positività del pareggio e il colonnello che ripete quanto detto in precedenza.

Opposizione della difesa Mazzini: «Opposizione al metodo attraverso il quale è condotto il controesame del teste. Se il tribunale inserisce un parametro che al teste non è consentito la valutazione di un dato probatorio neutro, vale per il pm e per le difese. Se le domande continuano in questa direzione su contenuti ... ».
Avv. Messeri: «Sono d’accordo con il collega, siccome l’altra volta mi sembra non era presente, l’introduzione nel materiale che si sta analizzando, non l’ho fatta io certamente, … siccome sono state già fatte fare l’altra volta delle interpretazioni su quelle frasi, altrimenti non mi sarei inventato-sognato di chiedere al teste..., perché gli è stato chiesto l’altra volta».

Casoria : «Basta avanti, non continui più su questo tema. Colonnello non può esprimere pareri, da chiunque richiesti».

L’avvocato Messeri chiede come è finita la partita e se ci sono stati episodi contestati e come hanno titolato i giornali. Il colonnello conferma che la partita è finita 0-0 ed evidenzia «Il titolo della gazzetta dello sport del 24-04: “Una partita brutta e fallosa, giocano con la paura di perdere . Poche emozioni e un punto che serve a poco».

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