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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di N. REDAZIONE del 27/04/2010 10:54:18
Calciopoli, udienza del 27.04.2010

 

Non ci sarà Ancelotti. Slitta ancora una volta la deposizione del tecnico del Chelsea.

Rinviata l’udienza del 04/05/10. Si riprende l’ 11 maggio con gli ultimi teste dell’accusa ed i primi della difesa; inizierà Pairetto.

Il tribunale si riserva la decisione sui cd rovinati. Prioreschi fa presente i problemi di ascolto su alcuni cd che non si leggono e chiede al tribunale l’autorizzazione ad estrarre, presso la società TRS che ha effettuato le intercettazioni, gli originali nonché le trascrizioni dei brogliacci. Il tribunale si riserva la decisione, ritenendo che questa autorizzazione debba passare attraverso la procura.

Respinta richiesta degli avvocati di Meani. I legali chiedevano la modifica dell’ ordinanza con la quale si ritenevano ammissibili le intercettazioni anche in riferimento a soggetti che al momento della stessa non erano indagati.

Saranno presentate nuove intercettazioni. Indiscrezioni in aula da parte di Nicola Penta, che parla di intercettazioni riguardanti il Parma, il Bologna e Cellino ( dall’utenza fissa della società) e una nuova intercettazione tra Facchetti e De Santis (successiva al derby). Ed ancora, diverse chiamate partite dalle sedi delle società verso cellulari sotto intercettazione evidenziando in particolare, 4 chiamate partite dalla sede dell’inter.

Di Laroni nuovamente in aula. Sarà citato nuovamente per il controesame.

Trascrizioni leggibili. Su disposizione del Presidente Casoria, il pm dovrà mettere a disposizione della difesa la trascrizione leggibile di tutte le 171 mila telefonate, rinnovando la richiesta alla società che ha curato le intercettazioni.

Salvagna. Ha svolto attività investigativa, legata al processo che vedeva imputato Agricola, nel 2003-2004. Prioreschi chiede cosa sta consultando e se ha firmato le informative.
“Irrilevante” secondo il pm: “lui ha solo ascoltato, ha fatto attività investigative”. ll teste viene autorizzato a leggere solo i progressivi e le date delle telefonate senza ilustrarne il contenuto.

Si fa confusione tra atti investigativi verbalizzati. Trofino si oppone in quanto il teste ha solo ascoltato e non ha fatto attività investigativa: “se ci parla di telefonate non ha senso”.

“Su quali atti investigativi stiamo facendo questo interrogatorio”? Opposizione anche di Prioreschi che continua a bloccare l’accusa “ci sa dire se attraverso i dirigenti della Juve ci fossero benefici per altri soggetti?”.

Non rilevante. Casoria: ”quello che lei ci legge nelle telefonate, non è rilevante, è solo una sua interpretazione”.

“Non so se sia avvenuto” . Salvagna , indica una telefonata in cui si organizzava un incontro con la S.ra Fazi, ma non sa se sia poi avvenuto. Prioreschi sorride.

Utenze riservate. Pm:” Perché parla di utenze riservate?”, Salvagna: “parlano di un telefonino speciale assegnato alla S.ra Fazi e si chiede di aprire e chiudere i telefoni. Poiché stavamo intercettando i telefoni, non si capisce a quali si faceva riferimento”.

Intercettazioni ambientali. Vengono lette integralmente delle intercettazioni ambientali a sua firma, in cui i partecipanti alla cena del 21 settembre, “parlavano di griglie degli arbitri”.

Rapporti con esponenti delle istituzioni . Il teste cita Marabotto (ex procuratore capo della repubblica di Pinerolo), una segretaria della Juve, rapporti con la questura di Roma (per “accompagnamenti” dello stesso Moggi e di Emerson); contatti anche con Bonsignore, Galasso e Tosatti.

Tosatti chiede l’aiuto di Moggi. Salvagna: «Tosatti (che chiede l’ interessamento di Moggi per recuperare una cassetta per un'azione legale attraverso le su amicizie al ministero dell'interno), dice che è stato attaccato su una radio romana da Marione e Moggi che non ha capito chiede: “chi è stato attaccato, io? E Tosatti: “No, io. A te chi vuoi che ti attacca, tu paghi...” ». Il collegio difensivo di Moggi sorride.

Vicenda Fazi. Tutti si interessano per trovare una collocazione idonea e giusta per la S.ra Fazi: “Per la vicenda Fazi c'è stato l'interessamento nei confronti di Carraro, nei confronti di Ghirelli, nei confronti di Mazzini.”

Procedimento disciplinare relativo ad A. Moggi. Salvagna legge i progressivi di alcune telefonate tra Moggi e i componenti del collegio che avrebbero esaminato il caso del figlio. Pm:” Quali sono stati gli esiti del procedimento disciplinare nei confronti di A. Moggi?”, Salvagna: “Il procedimento era in corso da due anni, la richiesta era della sospensione dell'attività, la conclusione è stata una multa di 15.000 euro”, Prioreschi: “ Ma quale richiesta di sospensione! A Moggi lo difendevo io, ha avuto la multa più alta della storia del cacio!”.

Elenco delle chiamate. Tra Moggi e i giornalisti, tra Moggi e forse Fabio Baldas, tra Moggi e Franza; tra Dondarini e Pairetto; tra Meani e Pairetto; tra la moglie di Agricola e altra donna non identificata; tra Moggi e Lippi; tra Moggi e Mazzini; tra Pairetto e Dall'Oglio (in cui si evince che c'è stato un incontro di un quarto d'ora tra Moggi e de Santis negli spogliatoi). Chiuso l’interrogatorio.

“Non ne ho idea”. Salvagna non sa rispondere alle domande dei difensori che chiedono quante telefonate hanno ascoltato e quante ne hanno trascritte. Non state trascritte tutte.

"Il teste deve rispondere, non è che al pm risponde a comando e a me no!" Prioreschi chiede che “vengano acquisite tutte le telefonate”.

"Ma non c'è solo l'interesse del difensore, ma anche del tribunale". Così Casoria risponde al pm che si era espresso in questo modo: “Alla fine delle indagini, gli imputati sono in grado di entrare in possesso dei cd rom con le telefonate in possesso della procura di Torino. I cd sono nei faldoni dunque era presente nel fascicolo del pm fin dal momento dell'avviso.

Dichiarazione spontanea di Moggi. Precisazioni:

- Per le amichevoli: “Innanzitutto per quello che riguarda le amichevoli, posso dire che c'era un accordo di mandare gli arbitri più vicini dal punto di vista territoriale. Non vi era nessuna richiesta in quanto per le amichevoli era possibile. Per questo per la partita con il Messina venne l'arbitro di Catania, per quella con il Livorno l'arbitro di Firenze. Per quello che riguarda poi il trofeo Berlusconi, era uso nominare l'arbitro che era passato internazionale quell'anno ed era il caso di Pieri”.
- “Per quanto riguarda la Maserati, ci sono state indagini della finanza che hanno smentito il tutto e poi bastava vedere che noi non avevamo una lira senza fare alcuna indagine, altro che Maserati”.
- “Sento dire ancora della nazionale: ma chi più di un dirigente di una squadra sa se un certo giocatore è in grado di giocare, di reggere più di una partita a settimana?”
- “Avrei incontrato De Santis nello spogliatoio, a fine partita. E allora? Ma lo sa questo signore che non era vietato? lo sa che noi non avevamo addetti agli arbitri come Meani che entravano negli spogliatoi anche a metà partita? G. Facchetti ha avuto inibizione per tre mesi per essere entrato negli spogliatoi a metà partita ed era vietato, io sono andato a fine gara e non lo era”.
- “Mazzini era un brav'uomo ma era solo l'ultima ruota del carro”.
- “Auricchio dice di avere utilizzato come metodo di indagine la gazzetta dello spot che è il giornale che praticamente fa le sentenze e per il quale il principio di non colpevolezza non esiste. Le faccio un esempio; la partita di sabato scorso Inter-Atalanta: per la gazzetta l'arbitro merita 6,5 per il Corriere Dello Sposrt di Roma merita 5,5”.
- “Per quanto riguarda Udinese-Brescia, prima venne detto che l'arbitro aveva ammonito tre diffidati dell'Udinese, poi questa versione venne ritrattata, ora si dice di Jankulovsky, ma nessuno è andati a vedere il filmato: in quella occasione il giocatore aveva sferrato un pugno ad un avversario. Volevo vedere che non veniva espulso”.

Dichiarazione spontanea di Pairetto. Precisazioni:

- Designazioni Uefa.”Voglio precisare che io ero solo uno dei tre vicepresidenti che dovevano fare delle osservazioni sulle designazioni che venivano effettuate da uno svizzero. Io non ho mai fatto nessuna osservazione in tutta la mia carriera”.
- “E’ stato anche fatto riferimento ad una designazione di Debleckeer che sarebbe un mio amico ignorando che in quella partita la Juventus venne penalizzata in quanto venne annullato un gol regolare a Del Piero”.
- “Per quello che riguarda i contatti con le società, mi creda, sono contentissimo che stiano venendo fuori le telefonate con tutte le società della serie A. Deve sapere che era proprio la federazione ad incoraggiare tali frequentazioni. In due casi, anzi ci chiese proprio di chiamare le società. Successe quando Coly aggredì Nucini che lo aveva espulso e beccò 8 giornate. Casualmente dopo 9 turni, proprio al ritorno in campo di Coly, Nucini venne nuovamente estratto col Perugia e la federazione ci fece chiamare la società per tranquillizzarla. Una volta, poi in corso di sorteggio ci accorgemmo che era stata fatta una preclusione col Palermo di collina che non esisteva. Alla fine del sorteggio i notai ci fecero ripetere le operazioni per quel motivo dopo dovemmo chiamare Zamparini per spiegargli l'accaduto”.

Amicizia ed esuberanza.
Il giudice Cosimo Maria Ferri. Ha fatto parte della commissione vertenze economiche e della commissione di secondo grado per quanto riguarda gli svincoli dei giocatori. Conosce Lotito, la cui amicizia
risale a prima che entrasse nel calcio (rapporti familiari e di amicizia). Anche dopo l’ingresso nel calcio (“fu anche per me una sorpresa”), continua a mantenere rapporti normali . Mazzini Lìl’ha conosciuto forse ancora prima di Lotito, perché lui nasce come dirigente sportivo dalla Toscana e si è sempre interessato di dilettanti (“ io vivo in un centro dove ci sono tante squadre nel calcio dilettanti”). “Era copresidente del comitato regionale ed era molto amato nel mondo per questo suo carattere giocherellone. Io frequentavo l'oratorio e fondai una squadra dilettanti e lo conobbi quando non ero ancora diciottenne. Quando mi laureai mi propose di fare il giudice sportivo sempre per i dilettanti nell'ambito provinciale. Io lo feci per un paio di anni e poi cominciai a studiare per il concorso in magistratura. Poi persi i contatti “
Pm:”Lotito ha mai conosciuto Mazzini?
Ferri:” Io che conoscevo entrambi non lo so. Lotito entra nel mondo del calcio improvvisamente e io intanto assumo l'incarico delle vertenze economiche. L'unica volta che si sono incontrati con certezze fu ad un pranzo che io stesso organizzai e c'eravamo io e loro due. Mi ricordo che Lotito si presentò con un'ora e mezzo di ritardo e il pranzo durò pochissimo e in questo pranzo non si parlò mai di questioni arbitrali. Avendo due caratteri esuberanti non capii nemmeno se fosse la prima volta che si vedevano”

Il pranzo c’è stato.
Pm:”può collocarmi il pranzo temporalmente?”
Ferri: “Sinceramente non lo so, mi fu anche chiesto in sede di sommarie informazioni e veniva data una collocazione che non mi ritrovavo. Il pranzo c'è stato, non so se lei mi vuole aiutare..”
Pm:”Sono qui per questo. Il 24.5.06 lei ricorda che dopo che Lotito era divenuto presidente della Lazio .. Mazzini mi chiese di organizzare un pranzo con Lotito?”. Viene confermato dopo che divenne presidente.

Telefonata dell’ 08/02/05. Il pm chiede spiegazione di un’ intercettazione tra Ferri e Mazzini dell’08/02/2005; Ferri risponde che non ricorda con precisione, ma riguardava il riscatto del giocatore Rocchi dall’Empoli ed essendo Mazzini toscano..”penso si riferisse a questo”.

“Quando mi è stata chiesta una interpretazione...”
Ferri:”Sul secondo pezzo della telefonata, quando si parla della questione arbitrale, non so che dire, ma si vede che ebbi una risposta evasiva...”
Pm:” Che cosa intendeva Mazzini quando diceva : - poi aveva bisogno di una verifica se c'era stato un intervento sulla questione arbitrale - “
Ferri: “Io della questione non mi ricordo. Non gli diedi importanza, mi limitai a dirgli - ti faccio richiamare -. Quando mi è stata chiesto una interpretazione...”

“Dissi che non avevo alcuna certezza”
Pm:”Lei dice cose diverse. Nel verbale del maggio 2006 su questa telefonata lei dice - premetto che non mi concentrai su quella affermazione ma qualche giorno dopo una partita tra Lazio e Chievo, parlai con Mazzini che mi disse che aveva favorito la Lazio facendo designare un arbitro toscano, cioè Rocchi. Ricordo di averne parlato anche con Lotito e ricordo che lui mi aveva confermato che Rocchi aveva arbitrato in favore della Lazio- “.
Ferri:”Voglio precisare. Ricordo che alla fine del verbale, dopo averlo riletto, tornai sul punto perché già allora lo dissi in modo non esplicito, dissi che non avevo alcuna certezza, avevo collegato la questione arbitrale, senza avere certezze”.

“Ho detto la verità, ma ho sempre detto che erano mie considerazioni”
Pm:”Dr. Ferri, io le ho appena letto una sua dichiarazione nella quale dice di aver parlato con Mazzini e con Lotito”.
Ferri: ” Intendevo che era l'unico modo in cui potevo dare un senso a quella telefonata. Lotito, dopo Lazio- Chievo era soddisfatto dell'arbitraggio, diceva di non aver subito dei torti, forse impropriamente ho usato la parola - aiutato – “.

“Ma il teste può anche correggersi” . Intervento del presidente Casoria dopo che il Pm rilegge nuovamente la telefonata.

Non si parlò di arbitri .
Ferri:”Ci tengo a precisare: Ferri, Lotito e Mazzini si sono visto solo una volta in quel pranzo. Ho una percezione diretta solo in quella occasione e non si parlò di arbitri. Ogni volta che Lotito parlava con me si lamentava degli arbitri, penso che come faceva con me faceva con tutti quindi anche con Mazzini, il quale come detto, voleva accreditarsi per le elezioni. Io quelle cose le ho sempre inquadrato in quell'ottica io le interpreto così.”

“Mi sembrava di aver detto le stesse cose” .
Pm: “Ancora contestazione. La sua risposta all'epoca fu: - Mazzini si stava adoperando per aiutare Lotito mediante designazioni di arbitri a lui favorevoli - Ccome spiega questa risposta?”
Ferri: “Mi sembrava di aver detto le stesse cose. Posso solo rimarcare che quando mi è stato chiesto di interpretare la telefonata che era una mia ipotesi. Io cerco di collocare la telefonata, come ho fatto in sede di interrogatorio.

“No. Non è vero, pm!” . Il teste accusa il pm “farsa”!
Altra telefonata letta dal pm in cui Mazzini dice a Ferri di far presente a Lotito che è stato aiutato.
Ferri: ”Lotito è uno che è un fiume in piena, a volte inizia un discorso e non lo conclude; ha molti limiti, anche come educazione, come modo di porsi, gli ho sempre detto che così non andava bene. Conoscendolo, mi sembrava che Lotito lo snobasse Mazzini. Avevo impressione che Mazzini si facesse bello nel vantarsi di aiuti che secondo me non gli ha mai dato. Non so in che potevano consistere. Nel vantarsi e nel dire che Lotito era un amico, sempre perché voleva l'appoggio elettorale, Mazzini era arrivato ai vertici della federazione proprio per questo suo carattere gioviale e scherzoso, doveva attaccarsi a tutti i presidente delle squadre grandi, mi sembrava più un cercare una squadra che lo spingesse nella sua carriera federale. Le ho sempre interpretate così, anche l’arbitraggio di Chievo-Lazio, Lotito disse che era stato regolare non che aveva avuto aiuti”.
Il pm legge un’intercettazione del 22 aprile 2005, iniziata tra Ferri che ha accanto Lotito e poi prosegue tra Lotito e Mazzini, avendo sempre accanto Ferri.
Ferri: “No. Non è vero, pm! Ci tengo a chiarire perché lei si riferisce alla telefonata in cui si parla di Della Valle. Io ricordo benissimo che ero dai miei genitori chiamo io Mazzini, Lotito era lontano, controlliamo le celle telefoniche”.
Pm:”Lei mi deve far parlare! uomo uno: ce l'ho accanto, uomo due: bene, uomo uno, te lo passo, la telefonata è questa. Io le chiedo una cosa e lei mi risponde un'altra”
Avv. Botti:” Ma è una telefonata tra due persone che non sono il teste, non può essere ascoltata. Il teste non partecipa alla telefonata si limita a passare il telefono”.
Casoria: “Allora sentiamo”.

Il pensiero di Lotito era il rapporto con Petrucci.
Ferri: “A questa telefonata io ero presente. Andai a trovare Lotito in sede. Lui ha una stanza grande quanto questa e ha il vizio di parlare al cellulare camminando. Mi ricordo però che quel giorno il pensiero di Lotito era il rapporto con Petrucci; il Coni aveva chiesto alla Lazio alcuni vecchi canoni di locazione. Lui non chiedeva vantaggi, si vedeva solo vittima. In quel caso ce l'aveva con il Coni e stava scrivendo un comunicato stampa. Per questo chiamai Mazzini e glielo passai, l'argomento principale fu questo fatto del Coni, poi parla dei Della Valle dicendo che quelli che facevano i moralizzatori erano i peggiori”.

La proposta da bandito.
Pm: ” Perché erano i peggiori?”
Ferri: “Perché gli avevano fatto una proposta che lo avevano quasi scandalizzato, prima di Fiorentina-Lazio; una proposta da bandito”
Casoria: “E quale è questa proposta?”
Ferri:” Non lo so, ma so che lui aveva un rapporto di antipatia con i Della Valle”.
Pm: ” Lei sta dicendo di avere appreso la notizia da Lotito. E’ lui che ha fatto il nome di Diego Della Valle?”
Ferri: ” Non so se Diego, ma ha detto Della Valle”.
Pm: “ Quale è stata l'espressione testuale di Lotito? quale è stata la proposta ricevuta da Lotito?”
Ferri:” lui ha parlato di proposta da bandito”.
Pm: “ L'espressione l'abbiamo capita, in che si sostanziava?”
Ferri: “ Ha detto solo che era una proposta da bandito, che c'era Fiorentina-Lazio e la Lazio non aveva più bisogno di punti”.
Casoria: “ non sa dire le parole?”
Ferri: “ No”.
Pm: ”Contestazione, sempre dalla sua testimonianza - Della valle voleva che la Lazio perdesse la gara e la sua contropartita sarebbe stata in termini economici. Lotito mi fece questo racconto commentandolo con un tono disgustato perché colui che si presentava con un rinnovatore, Diego Della Valle, non aveva esitato a fare una proposta del genere. Dice ancora che è una sua opinione che Lotito non avesse accettato questa proposta proprio per il suo disgusto - .”
Ferri: “Il mio ricordo di oggi è molto sfumato. Chiaro che la sostanza , essendo presente alla telefonata, è quella”.

“Io sono abituato a dire la verità altrimenti non farei il magistrato “.
Ferri: “Dr. Narducci io sono abituato a dire la verità altrimenti non farei il magistrato. Ma nel contesto di quelle sei ore in cui sono stato esaminato, non vorrei aver dato una interpretazione di un colloqui con Lotito in una maniera netta che oggi non mi sento di confermare. Lui ha detto della proposta di Della Valle, però oggi parlare di vendita o di offerte economiche mi sembra un po’ troppo. Non vorrei avere aggiunto magari nella circostanza del momento, una interpretazione più mia che del colloquio. Fatto sta che la partita è finita in pareggio il che mi ha dato ulteriore riprova del comportamento giusto di Lotito.
Pm: “Esiste altra conversazione del 20 maggio 2005 in cui lei parla con Mazzini, due giorni prima di Lazio -Fiorentina in cui Mazzini dice che era il caso di accettare la proposta, dice Mazzini magari glielo puoi dire tu...”
Ferri: “Mazzini e Della Valle, entrambi toscani; Mazzini si inserisce nei rapporti tra Della Valle e Lotito e vuole fargli fare la pace”.
Pm: “Ma aveva a che fare con la gara Fiorentina- Lazio?”
Ferri: “Non ho elementi per dirlo. Ho elemento per dire che Mazzini cercava di accreditarsi con le società”.

“E’ una mia interpretazione è una mia ricostruzione”
PM: “Lei ha detto nel verbale che Mazzini prospettava la possibilità di Lotito di accordarsi con Della Valle. Ma qui c'era anche la questione della partita e lei nel verbale dice che ascoltando la telefonata Mazzini metteva anche l'incontro nel contesto della pace tra i due club”.
Ferri: “Mi sembra di aver detto la stessa cosa. Aggiungo che è una mia interpretazione è una mia ricostruzione”.
Pm:”Volevo passare ad altro: se aveva mai avuto modo di apprendere da Lotito fatti relativi al rapporto tra lo stesso e Carraro soprattutto nella fese del rinnovo delle carica. Fatti che apprendeva da Lotito”.
Ferri: “ Era tra le varie cose che mi diceva: Lotito ce l'aveva anche con Carraro. Si lamentava di lui e non si fidava. Tutto ruotava sul rinnovo della cariche federali. Lo stesso Lotito aspirava ad entrare nella cabina di comando e c'erano alleanze con tutti che cercavano di accreditarsi con tutti”.
Pm: “ Altra contestazione: Lei risponde Lotito mi fece intendere che anche questa storia dell'aiuto alla Lazio era stata discussa con Carraro”.
Ferri: “ Confermo quello che ho detto. Lotito non mi ha mai parlato di questioni arbitrali e di vantaggi che voleva”.

Le preoccuoazioni di Lotito erano per la situazione finanziaria della Lazio
Difesa Lotito: “Mazzini le disse in che modo era riuscito a far assegnare l'arbitro Rocchi alla Lazio?”
Ferri: “Assolutamente no, ricordo che dopo la gara lui era euforico e che era soddisfatto della regolarità dell'arbitraggio, non che avesse avuto favori. Mi sembrava che mischiasse l'euforia della vittoria e la soddisfazione della regolarità dell'arbitraggio. Poi chiamò Mazzini ed è una mia iniziativa anche perché mi sembrava che Lotito si faceva delle fissazioni inutili sulle sue dichiarazioni sulla diffidenza di Lotito per Carraro”.
Difesa Lotitto: “Questo comportamento si riferiva a favori che lui aveva chiesto per la Lazio o alla rateizzazione dei debiti, ai diritti televisivi ecc?”
Ferri: “Secondo me non alle questioni arbitrali, ma poi lui mischiava tutto. Gli arbitraggi erano una sua lamentela, ma il suo principale motivo di lamento era la questione economica”.
Difesa Lotito: “Quando dice nella telefonata che Lotito dice che era stato trattato bene, da dove desume il collegamento con l'arbitraggio?
Ferri: Ripeto, lui era contento della vittoria tutto qui. Io non ho assistito a nessun fatto, ho solo interpretato sei o sette telefonate. Alla fine dell'interrogatorio, durato sei ore, stremato, ho chiesto di correggere alcune cose relative a Lazio-Chievo per far capire che erano mie impressioni, mie sensazioni”.


Mazzini il giocherellone che millantava
Difesa Mazzini: “Lei ha detto di avere assistito in una sola circostanza ad un colloquio tra i due chi le aveva sollecitato l'incontro?”
Ferri: “Da Mazzini”.
Difesa Mazzini: “Lei non chiese a Mazzini il motivo?”
Ferri: “No”.
Difesa Mazzini: “Dal contenuto del colloquio, dall'atmosfera, percepì che era il primo incontro?”
Ferri: “Guardi sono due persone talmente alla mano e poco formali che non riuscii a capirlo. Sicuramente non avevano confidenza”.
Difesa Mazzini: “Lei sa che Mazzini era espressione delle società dilettantistiche?”
Ferri: “No, questo non lo sapevo”.
Difesa Mazzini: “Lei ha definito Mazzini un giocherellone, uno che millantava. Perché ha evidenziato questo aspetto?”
Ferri: “Il personaggio deve essere descritto, a volte è un po' superficiale, aveva un modo di fare carismatico ma era poco di sostanza, quando ho visto che era diventato vice presidente della figc mi sono meravigliato”.
Difesa Mazzini: “Lei ha utilizzato gli aggettivi ribadendoli nella questione Lotito-Della Valle. Ha un riferimento specifico?”
Ferri: “Sì, ma ex post, in quanto la gara è finita in parità”.
Difesa Mazzini: “Oltre a quella con il Chievo ha intrattenuto commenti su altre gare della Lazio con Lotito e Mazzini?”
Ferri: “No, nessuna”.
Difesa Mazzini: “Né di altre gare di calcio?”
Ferri: “No, assolutamente no”.

Della Valle, l'antipatico a Lotito
Difesa Della Valle: Un chiarimento sulla risposta di prima. Secondo lei Mazzini in quanto fiorentino aveva rapporti di frequentazione con Della Valle. Lei sa se ci sono state frequentazioni tra i due?”
Ferri: “No, non ne ho”.
Difesa Della Valle: “E' una sua presunzione”.
Ferri: “Sì”.
Difesa Della Valle: “E' a conoscenza dei rapporti tra i due?”
Ferri: “No, ma secondo me non erano buoni”
Difesa Della Valle: “Lei aveva usato l'espressione "inesistenti", sono due cose diverse. Conferma il giudizio dato nel 2006?”
Ferri: " – Inesistenti - posso anche confermarlo, ma credo che qualche incontro debbano averlo avuto”.
Difesa Della Valle: “Ha assistito ad incontri tra i due?”
Ferri: “No”.
Difesa Della Valle: “Secondo passaggio, ha mai ascoltato giudizio espressi da Lotito su Della Valle?”
Ferri: “Sì”.
Difesa Della Valle: “Li può riferire?”
Ferri: “Che non lo stimava, che il rapporto era pessimo, però c'era anche un po' di gelosia erano sentimenti confusi ma Lotito è fatto così...”
Difesa Della Valle: “Ha mai registrato un cambiamento del giudizio di Lotito su Della Valle?”
Ferri: “Sarei impreciso, se può aiutarmi...”
Difesa Della Valle: “Sempre dal verbale lei dice: - Lotito parlava assai male di alcuni personaggi, Gazzoni, Moggi, ma i giudizi più pesanti li usava per Della Valle -".
Ferri: “Sì, confermo”
Difesa Della Valle: “Venendo al discorso della telefonata che ha ascoltato, nell'ambito di questa telefonata, ascoltò o meno Lotito fare riferimento alla tematica dei diritti televisivi?”
Ferri: “Mi pare di sì”.
Difesa Della Valle: “Le risulta che in quel periodo Lotito aveva grande contrasto con Della Valle per quel motivo?”
Ferri: “Sì lo ricordo”.
Difesa Della Valle: “E che ci fosse un contrasto anche sul piano economico?”
Ferri: “Sì, certamente era quello principale”.
Difesa Della Valle: “Lei dice che c'è stata la telefonata. Sa se in quel momento Lotito era impegnato anche in altre telefonate?”
Ferri: “Era la regola, era impossibile seguirlo”.
Difesa Della Valle: “Nel momento in cui assiste alla telefonata, è corretto dire che Lotito parlava anche con altre persone al telefono?”
Ferri: “Sì”.
Difesa Della Valle: Lotito quando le riporta del colloquio con Della Valle le riferisce in maniera chiara di quando si sarebbe verificata questa proposta?
Ferri: “No, per niente!.
Casoria: “Non le è venuta la curiosità?”
Ferri: “No, non era di mio interesse anche perché ripeto, era difficile stargli dietro. Era meglio non fargli domande, erano monologhi”.
Difesa Della Valle: “Quando Lotito le ha fatto il racconto, ci ha creduto?”
Ferri: “No”.
Difesa Della Valle: “Dopo questa occasione ha più riparlato con lui del tema?”
Ferri: “No”.
Difesa Della Valle: “Le ha detto anche in termini chiari quali sarebbe stata la sua posizione?”
Ferri: “Già nel racconto implicitamente mi sembrava infastidito, poi ho visto come era andata la gara e ho capito che il suo atteggiamento era stato corretto”.

L'udienza viene aggiornata al 11 maggio, quando si esaurirà l'escussione dei testi dell'accusa (tra i quali ricomparirà il maresciallo Di Laroni) e si comincerà ad interrogare i testi delle difese.


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