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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di L. BASSO del 13/05/2010 13:29:59
Tell me why...

 

Stamattina la corrente del grande fiume ha portato con sè un foglio di giornale; mi sono alzato dal comodo posto a sedere che mi scelsi quattro anni or sono, ed avvicinandomi alla riva l’ho raccolto.
La notizia riportata era –indubbiamente- di quelle che non potevano e non dovevano passare sotto silenzio: “La Juve presenta l’esposto per la revoca dello scudetto 2006”.
Ho lasciato cadere a terra il foglio gocciolante, e son tornato al mio posto; mi sono riseduto sul sasso, e ho bevuto un altro sorso dalla lattina di birra che mi tiene compagnia, mentre qualcun altro dei molti che passeggiano distrattamente lungo le sponde del fiume raccoglieva il foglio e lo leggeva quasi febbricitante.
E ho cominciato a riflettere.
Innanzitutto, sull’ennesima dimostrazione dell’ignoranza del popolino bue, terreno sempre fertile, fecondo ed ubertoso per la dis-informazione di regime. Già, perché da più parti sento gioire per il prossimo ritorno nella bacheca di Corso Galileo Ferraris dello scudetto 2006, quando tra le varie conseguenze possibili al suddetto esposto, quella è plausibile esattamente come la nomina a Miss Mondo di Platinette. Anzi, forse il vulcanico travestito ha ancora qualche possibilità in più.
Già, perché revocare significa togliere, non restituire. Pertanto (nel caso in cui la richiesta fosse accolta, il che è tutto di là da venire) innanzitutto lo scudetto “degli onesti” lascerebbe la bacheca di Milano. Da lì le opzioni possibili sarebbero due: o lasciarlo “non assegnato”, o assegnarlo d’ufficio alla squadra classificatasi dietro quella penalizzata, come avvenne nel 2006. E quindi alla Roma. O, se anche la Roma non avesse i “requisiti etici” (cit.) al Chievo Verona. E sinceramente questa sarebbe, tra le alternative possibili, quella che preferirei.
Già, perché –qualora non l’aveste capito- da nessuna parte si parla di riabilitazione della Juve e di conseguente restituzione di uno o due scudetti. La Juve resterebbe colpevole e dovrebbe solo dividere la cella con un altro ospite. Anche perché, ricordiamoci, bimbobello John lo ha detto chiaro e tondo: “La Juve non chiederà giammai la riapertura del processo del 2006!”
Per cui, ragazzi, evitate (per ora), di scendere in cantina e recuperare le vecchie bandiere scudettate con su scritto 28.

Altro sorso di birra, mentre il fiume scorre lento... da bravo complottista rancoroso, che crede fermamente che Paul McCartney sia morto quarant’anni fa e sia stato sostituito da un sosia, che pensa che Armstrong sia veramente stato sulla Luna ma che le sue foto siano taroccate, e che si chiede come abbia fatto Luigi Tenco a tornare all’Hotel Savoy dalla spiaggia di Sanremo con un colpo calibro 22 in testa, mi domando... perché?
Tell me why, come gridava con la sua voce sovrannaturale il mingherlino Jimmy Somerville negli anni '80 in un pezzo diventato "cult" del pop, non solo per gli ambienti gay.

Già, perché presentare un esposto del genere, agitare le acque quando tutto, invece, necessiterebbe di silenzio, oblio e tranquillità mediatica?
Mi alzo per gettare la lattina ormai vuota nel cestino, e nel breve percorso mi vengono in mente tre risposte. La 1, la 2 o la 3, come avrebbe detto l’indimenticabile Mike.
E, come in ogni quiz che si rispetti, una risposta è esatta, mentre le altre due son sbagliate. E, mentre una risposta fa vincere, con le altre due perdi tutto.

Ma badate bene, non è detto che la risposta esatta sia quella che ci farà vincere.

Il primo “perché” venutomi in mente è “perché siamo su scherzi a parte”.
Già, visto l’impossibilità di nascondere le responsabilità dei cosiddetti “onesti” in Calciopoli e nel suo marciume, visto che la gente ormai si sta facendo troppe domande, noi si fa l’esposto. Tanto poi, vuoi la prescrizione, vuoi che il Santo Giacinto è ormai giacente, vuoi magari una bella amnistia per meriti sportivi da “triplete”, vuoi l’italica predisposizione al “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce o’ passato”, tutto cade nel dimenticatoio, poi si va al mare, e a settembre tutto ricomincia come prima. Francamente, però, è un gioco pericoloso. Una camminata sul filo, ricordandoci che la Dottoressa Teresa Casoria ha in mano un paio di forbici e potrebbe tagliare quel filo da un momento all’altro, con una sentenza che offrirebbe, unita a questo esposto, il fianco a tutti coloro che pretendono di fare un pò di luce su quello che fu Calciopoli in realtà.

Il secondo “perchè” mi porta alla mente il solenne e tremendo suggerimento che Caifa, il Sommo Sacerdote, dà al Sinedrio: “E’ meglio che un uomo solo muoia per il popolo”.
Il gioco è stato oramai scoperto. Non si può più far finta di nulla, continuare a raccontare la favola del “tutti ladri, noi soli Onesti”. Così il gruppo di banditi in fuga si trova costretto alla scelta più crudele ma più pratica. Sacrificare un elemento, sparare al suo cavallo e sperare che gli inseguitori si fermino per arrestarlo garantendo al resto della banda una possibilità di fuga.
Si revoca lo scudetto all’Inter, tanto i fischi ed i “buuu” verranno coperti da uno tsunami di applausi per il “triplete” e la gente, presto, dimenticherà tutto.
Non basta? Ok, siamo disposti anche a mandare l’Inter in Serie B. L’importante è che la gente abbia un cadavere in piazza e si dimentichi di cercare le cause ed i veri mandanti di Calciopoli. In fondo è meglio un piccolo danno all’Inter che, in caso di ulteriori indagini, la fine del calcio italiano come noi lo conosciamo.

Il terzo “perché” è quello che mi dà un sorriso di sadico piacere mentre risalgo il fiume con lo sguardo, alla ricerca di qualche corpo galleggiante.
Quella che appariva come una fortezza inattaccabile giorno dopo giorno sta mostrando nuove crepe dovute alle cannonate sparate da più lati contro le sue diverse torri: le nuove intercettazioni dal Processo di Napoli, la rabbia del popolo Juventino che non sopporta più il “projettò” che prevedeva chiaro e tondo che “la Juve non potrà vincere nulla per cinque anni” (cit.), le fette di salame che cadono dagli occhi della gente nonostante i media asserviti cerchino disperatamente di tenerle incollate lì, stanno causando danni impensabili ed imprevedibili.
La gente si è resa conto che è questo il vero Campionato truffa, non quelli ante-2006. I tifosi si chiedono perché la dirigenza Juve non tuteli se stessa ed i suoi azionisti. Da tutte le parti si comincia a chiedere chiarezza, e fatti come quelli di Lazio-Inter non fanno che surriscaldare ancora di più gli animi.
E così, all’interno del Palazzo di Farsopoli, scatta il “si salvi chi può”. E pazienza se per salvarmi io devo fo***re gli altri.
Sotto la pressione di un’azione legale da parte degli azionisti per la mancata tutela della Società, sotto scacco degli ultrà che contestando hanno fatto pagare fior di soldoni in multe, la dirigenza Juventina tenta di dare un contentino alla piazza con l’esposto.
Ovviamente, però, questo gesto provocherà delle inevitabili ripercussioni all’interno della Cupola Farsopoliana.
Perché, ricordatevi, è una Cìcupola che si regge su molte colonne.
Ma basta che ne cada una per provocare un finimondo.
E sul fiume vedo sempre più spesso galleggiare chiazze di polvere, come di intonaci sbriciolati.

E io, nell’attesa, mentre il sole tramonta, stappo un’altra lattina di birra.
 
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