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Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 18/05/2010 11:22:52
Calciopoli, esame e controesame teste Ancelotti

 

Tribunale di Napoli – Udienza dell’11.05.2010.

Esame teste Ancelotti da parte del Pubblico Ministero Narducci

Narducci: «Signor Ancelotti, nel campionato 2004.2005 lei era allenatore del Milan?».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «Ricorda la partita Siena-Milan che si svolse in data 17.04.05 ore 15?».
Ancelotti: «Ricordo».
Narducci: «Mi ricorda cosa accadde nel corso di quell’incontro, quale fu il risultato finale?».
Ancelotti: «Siena-Milan, perdemmo 2 a 1, era una delle ultime partite di quel campionato, l’arbitro era Pierluigi Collina. Ci fu un episodio a noi sfavorevole legato ad una segnalazione di un fuorigioco inesistente, che annullò un gol in fuorigioco di Shevchenko; era all’inizio della partita..».
Narducci: «Da chi fu effettuata questa segnalazione?».
Ancelotti: «Dall’assistente Baglioni».
Narducci: «Lei conosce l’imputato Meani?».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «Se svolgeva ruoli dirigenziali o comunque mansioni all’interno della società in cui lei era allenatore in quel periodo?».
Ancelotti: «Non svolgeva ruoli dirigenziali, lui era l’addetto agli arbitri, non era un dirigente».
Narducci: «Senta, lei ha fatto il viaggio di rientro o comunque il viaggio da Siena al termine di quella partita in compagnia di Meani?».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «Ha avuto modo, se nel corso di quel viaggio insieme a Meani mi dice ..poi mi dice se l’avete fatto in macchina, se eravate soli..».
Ancelotti: «Eravamo in macchina io e lui».
Narducci: «Vi siete diretti, avete..».
Ancelotti: «Dopo la partita da Siena con la macchina, lui passava da Parma dove io risiedevo per andare a Lodi e in quell’occasione mi diede un passaggio».
Narducci: «Ho capito. Senta, avete discusso di quella partita, nell’ambito..durante questo viaggio di ritorno..anzitutto».
Ancelotti: «Si, abbiamo discusso di quella partita e soprattutto di quell’episodio, legato al fatto di questo annullamento di questo gol che ci era sembrato, mi era sembrato molto molto strano; era un fuorigioco episodio molto chiaro, che non dava adito a particolari interpretazioni e di conseguenza lo stavo valutando molto negativo».
Narducci: «Mi dice una battuta e le considerazioni che ha fatto lei e che ha fatto Meani durante quel viaggio di ritorno a proposito del comportamento di Baglioni e di quella partita?».
Ancelotti: «Le parole precise non le so, il discorso era legato ad un grave torto che ci era stato fatto..tutto qua..lo ritenevano proprio un torto grosso».
Narducci: «Non ricorda altro Signor Ancelotti?».
Ancelotti: «Di quel viaggio?».
Narducci: «Di questo colloquio».
Ancelotti: «Di preciso non lo so, la discussione era molto animata, lo conversazione, un torto grosso soprattutto in quel periodo del campionato, era una delle ultime partite, eravamo appaiati..».
Narducci: «Mi scusi a questo proposito.. dovendo sollecitare il ricordo del teste Ancelotti -se mi ascolta Ancelotti… -procedo ad una contestazione che deriva dal verbale si sommarie informazioni che Carlo Ancelotti ha reso al p. m. in data 16.05.2006, sul punto lei è un po’ più preciso e dice a proposito di questo viaggio : “Io ero esterrefatto per quello che avevo visto accadere in campo e dunque con Meani durante il viaggio di ritorno mi sono sfogato ritenendo anzitutto che quella decisone dell’assistente fosse il frutto di una premedita scelta ai danni del Milan, credo di aver detto più o meno a Menai che Baglioni era stato mandato al Milan da Moggi”. Ricorda? ».
Ancelotti: «Se è scritto quello, confermo quello che ho detto».
Narducci: «Grazie».
Narducci: «Senta, ricorda se durante questo viaggio lei ha avuto occasione di parlare con Menai circa alcuni aspetti della sua fase di allenatore nel corso di due stagioni ( febbraio 1999 e 2001), di allenatore nella Juventus, ha avuto modo di parlare con Meani e magari di fare confidenze su uno o più episodi di quella sua esperienza di vita e di lavoro a Tornino?».
Ancelotti: «No, non ho parlato a Meani in quella circostanza della mia esperienza passata a Torino, Abbiamo parlato solo ed esclusivamente di quel periodo e di quel campionato, per quello che ricordo».
Narducci: «Dallo stesso verbale, c’è una prima fase che non leggo, in cui si rappresenta al teste, persona informata dei fatti, il contenuto di un colloquio telefonico registrato tra Leonardo Meani e Pierluigi Collina in relazione a confidenze ricevute da Menai da Ancelotti durante quel viaggio del 17 aprile, “cioè si dice più in particolare che al giovedì Moggi conosceva già in anticipo i direttori di gara, che era stato in grado di condizionare la programmazione del calendario del campionato e che era già pronta la torta di far vincere la Juventus, salvo poi essersi verificati fatti imprevisti dopo la partita Juve-Parma. Rispondo che non ho mai riferito circostanze così precise al Meani anche perchè realmente.non conoscevo fatti di tal genere e non potevo dire e non posso oggi dire con precisione che Moggi al giovedì conosceva già il nome del,’arbitro della partita che la Juve avrebbe disputato che aveva stilato lui materialmente il calendario. All’epoca percepivo che accadevano circostanza strane, e posso sicuramente affermare che esisteva un rapporto confidenziale tra Moggi e l’arbitro De Santis” e prosegue».
Ancelotti: «Esatto. Questo confermo, non ho mai detto a Meani che sapevo al giovedì che Moggi mi diceva gli arbitri della domenica né tanto mai ho detto a Meani che Moggi era in grado di stabilire il calendario prima del campionato. Che succedevano cose in quel campionato.. che Moggi avesse un rapporto privilegiato con De Santis, questo lo posso affermare anche se non ho dati, era solo una sensazione che io avevo».
Narducci: «Adesso ci arriviamo. Mi dice per cortesia perché non tutti sanno, quando c’è questo riferimento alla partita Juve-Parma e una successiva Perugia-Juve, mi ricorda per cortesia cosa è accaduto? Lei era allenatore della Juventus in quella stagione..».
Ancelotti: «Accadde che nella penultima partita Juventus-Parma decisiva per il campionato, ci fu un episodio a noi favorevole, legato ad un annullamento di un gol del Parma all’ultimo minuto di gioco e questo provocò un putiferio a livello mediatico».
Narducci: «Da chi era arbitrata?».
Ancelotti: «Da De Santis».
Prioreschi: «Che anno è per capire?».
Ancelotti: «2000».
Prioreschi: «99-00, o?».
Ancelotti: «99-00. L’ultima partita di campionato perdemmo a Perugia e perdemmo il campionato, arbitro era Collina».
Narducci: «E nell’ambito di questo colloquio con Meani in auto, ha avuto modo di colloquiare almeno circa questo momento, di queste due partite, di questo passaggio, Parma e di questo Perugia-Juve?».
Ancelotti: «In quella precisa circostanza con Meani, ripeto, non abbiamo parlato di quegli episodi di quel campionato; abbiamo parlato di episodi legati a quel campionato 2004 e 2005, quindi l’episodio legato a quell’annullamento di quel gol, un altro episodio legato credo ad un’ammonizione strana di Maldini in un Lecce-Milan, altri episodi legati a Juventus Miilan di quel campionato dove ci sentivamo defraudati di un paio di calci di rigori, … tutto questo in quella particolare circostanza aveva alterato gli animi, ci sentivano defraudati di quel campionato, semplicemente».
Narducci: «Quando lei parla, così come ho dato lettura di un rapporto confidenziale di Moggi e De Santis a che cosa in particolare fa riferimento?».
Ancelotti: «Al rapporto che loro avevano nelle situazioni in cui si vedevano, incontravano prima della partite».
Narducci: «Ci sono episodi che lei conosce, ha potuto osservare nel corso di quel periodo in cui era, 2 anni e mezzo circa, in cui lei è stato allenatore della Juventus?».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «E per farmi capire più concretamente, mi scusi, quando lei parla di rapporto confidenziale in concreto mi fa capire che significa?».
Ancelotti: «Un rapporto confidenziale».
Narducci: «Usare il tu invece del lei o non so.. ».
Ancelotti: «Esatto usare il tu invece del lei e..confidenza».
Narducci: «In quelle circostanze, per quello che lei ha potuto osservare o per quello che hanno potuto osservare i suoi calciatori di quel periodo, Moggi o altri dirigenti della juve colloquiavano con l’arbitro De Santis anche nello spogliatoio riservato della terna arbitrale?».
Ancelotti: «No. Io questo.. non li ho mai visti. Lei si riferisce ad un episodio che mi ha riferito Gattuso, dopo una partita giocata a San Siro, ma io non ho mai visto Moggi dentro lo spogliatoio di De Santis, io ero dentro al mio spogliatoio, lei si riferisce ad un episodio che mi ha riferito Gattuso.. ».
Narducci: «Ce lo può raccontare».
Ancelotti: «Che Gattuso è andato dentro lo spogliatoio dell’arbitro e ha incontrato Moggi».
Narducci: «Ma quale partita scusi?».
Ancelotti: «..Juventus- Milan».
Gallinelli: «Opposizione. Se si fa riferimento a dichiarazioni derelato di Gattuso che credo non sia indicato nei testi del pm, credo che bisogna limitarsi a quanto percepito direttamente dal signor Ancelotti».
Narducci: «Quindi, scusi no, diceva?».
Ancelotti: «Io direttamente non ho mai visto Moggi dentro lo spogliatoio dell’arbitro, in quanto io.. che quando io ho finito la partita entro dentro lo spogliatoio, non sono mai andato dentro lo spogliatoio dell’arbitro dopo la partita».
Narducci: «Per arrivar al racconto che aveva avuto da Gattuso».
Gallinelli: «Opposizione. Vale la dichiarazione che avevo fatto prima se fa riferimento a dichiarazioni derelato».
Casoria: «C’è l’opposizione, prendiamo atto. Avanti.. ».
Ancelotti: «Quindi è l’episodio che Gattuso mi ha riferito, questo che aveva visto Moggi nello spogliatoio dell’arbitro».
Narducci: «Senta, lei prima ha detto che nel colloquiare tra lei e Meani entrambi, soprattutto lei evidentemente, avete fatto riferimento ad episodi che erano accaduto nel corso di quel campionato o nei campionati precedenti: Siena-Milan abbiamo capito, quali altri episodi o fatti o gare o incontri avete fatto riferimento o ha fatto riferimento lei?».
Ancelotti: «Di quel campionato li 2004 2005? Lei mi ha detto, parlavo del 2004-2005 di un Lecce-Mlan, arbitro Pieri, dove fu comminata un’ammonizione a Maldini,e di un Juventus-Milan, arbitro Bertini dove ci sentivamo defraudati - come ho detto prima- di due calci di rigore e tutto questo aveva alterato gli animi e ci eravamo un po’ agitati».
Narducci: «Perché era finita Siena.-Milan, in questo senso dice lei.. In quella circostanza, o altre circostanze, lei ha mai usato l’espressione letterale, riferita al quel campionato 99-00, “la torta era pronta”?».
Ancelotti: «No, 99-00».
Narducci: «Senta, 99-00 -parlo sempre del campionato Juve-Parma, Perugia-Juve per capirci insomma».
Ancelotti: «”La torta era pronta” non l’ho mai usata anche perché quel campionato ce l’ho ancora addosso anche perché il fatto per averlo perso è uno dei più brutti ricordi della mia carriera. Quell’espressione lì non l’ho mai usata anche perché quel periodo lì, un fatto strano a Perugia è successo, nel senso che abbiamo aspettato un’ora e mezzo fra un tempo e l’altro e questo è molto strano, quindi… quello è un altro discorso, 2004-2005 sicuramente è diverso, in quel periodo lì, legata a quella partita li Siena-Milan, l’addizione di più episodi, ci aveva fatto pensare in quel viaggio che ci fosse veramente qualcosa contro di noi, contro il Milan, avevano questa netta sensazione riferita proprio a quegli episodi li: Lecce-Milan, Siena-Milan, e Juventus- Milan».
Narducci: «Leonardo Meani aveva informazioni, parlo di sue confidenze e suoi racconti di altro tipo o di altra natura attinte da altre fonti e da altre situazioni su L.Moggi?».
Ancelotti: «Ma non lo so questo, io non lo posso sapere».
Narducci: «Nel corso di quel periodo, sto parlando degli anni in cui lei Ancelotti era allenatore della Juve quindi 99.01, nel corso del periodo estivo, dunque quando il campionato doveva ancora iniziare, è stato mai chiesto a lei da L. Moggi o altri dirigenti della Juve, se lei come allenatore della squadra in quel momento aveva preferenze quanto alle possibilità di incontri della Juventus nella prima parte del campionato?».
Ancelotti: «No».
Narducci: «Cioè se aveva dal suo punto di vista come di tecnico, allenatore riteneva che fosse più o meno conveniente per la squadra affrontare un certo tipo di impegni?; spero di aver fatto comprendere quale è la mia domanda».
Ancelotti: «No, non è mai successo».
Narducci: «Io le mostro i calendari che riguardano le stagioni 99.00 e 00-01, se può per cortesia, sulla base di questi documenti, indicarmi quale è stata la prima parte del percorso fatto dalla Juventus, nel corso più o meno delle prime 10 giornate di campionato».
Ancelotti: «Devo leggere?».
Narducci: «Se vuole ricordiamo..un attimo».
Ancelotti: «Prima partita di campionato 99-00: Juventus Reggina 2-0; Cagliari Juventus 1-0, Juventus-Udinese 1-1; Lecce Juventus 0-1; Juventus Venezia 4 -0; Roma Juventus 1-2; Bari Juventus 0-2; Juventus Piacenza 2-0; Torino Juventus 2-3».
Narducci: «Si».
Ancelotti: «Campionato 00.01 :Napoli Juventus 0-3; Juventus Bari 2-0; Milan Juventus 2-2; Juventus Udinese 1-2; Reggina Juventus 0-2; Juventus lazio1-1; Brescia Juventus 0-0; Juventus Verona 2-1; Inter-Juventus 2-2».
Narducci: «Siamo più o meno nelle prime 10 partite».
Ancelotti: «9».
Narducci: «All’incirca di quei 2 campionati, mi scusi, ma le squadre che la Juventus ha affrontato in questi due campionati, uno di seguito all’altro, erano squadre particolarmente importanti e forti dal punto di vista agonistico sportivo?».
Ancelotti: «Complessivamente».
Prioreschi: «Opposizione chiede al teste una valutazione».
Ancelotti: «Dipende, se io lo riguardo adesso, 99-00 agevole, Reggina, Cagliari, Udinese, Lecce, venezia alla 6° la Roma che non è agevole. L’anno successivo abbiamo avuto il Napoli alla prima, l’inter, alla terza il milan e la Lazio alla sesta, quindi questo era sicuramente molto.. un inizio molto impegnativo».
Narducci: «Quello, successivamente a quella fase, Juve-Parma…quello successivo, che si chiude con il famoso episodio di Perugia, insomma».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «Lei ha detto, ha ribadito poc’anzi come esistesse un rapporto confidenziale tra moggi e l’arbitro De Santis. Può dire - e se si in quale misura - come ha potuto constatare se esistesse una natura confidenziale di analoga natura o anche diverso se vuole, anche con altri arbitri o assistenti di gara che venivano a Torino o che comunque dirigevano la Juve in qualsiasi incontro?».
Ancelotti: «No no, atteggiamento di questo genere no, non ho mai visto altro tipo di atteggiamenti, anche perché credo che De Santis era portato anche a questo tipo di atteggiamento perché aveva sicuramente un rapporto più confidenziale rispetto ad altri arbitri, anche nei confronti degli allenatori e giocatori; che caratterialmente De Santis fosse più portato a manifestare confidenza».
Narducci: «Ho compreso. Ha avuto possibilità di poter constatare, osservare situazioni simili anche negli anni successivi a quelli in cui era stato a Torino con la Juve ed era dunque diventato allenatore del Milan? Almeno sino a quelle due stagioni 2004/05 -2005/2006, sempre per quanto riguarda L. Moggi o altri dirigenti della Juventus e arbitri o assistenti di gara?».
Ancelotti: «Non ho capito, può ripetere?».
Narducci: «Quello di cui ha parlato lei, mi scusi, con riferimento all’arbitro De Santis è un racconto che lei fa durante il periodo in cui è allenatore della Juventus, questo mi sembra di aver compreso. Giusto?».
Ancelotti: «Si».
Narducci: «Volevo sapere se aveva avuto la possibilità di conoscere, sapere, osservare, vedere cose simili anche in quei anni successivi, quando lei era divenuto allenatore del Milan».
Prioreschi: «Opposizione».
Gallinelli: «Cose simili? Non ho capito».
Narducci: «Analoghi fatti relativi al rapporto confidenziale».
Prioreschi: «È una domanda esplorativa o gli dice un fatto…».
Ancelotti: «Non ho avuto diretta, ma credo che questo rapporto si sia mantenuto nel tempo, anche dopo».
Narducci: «Non ho altre domande per il momento presidente».


Gandossi difesa Meani

Gandossi: «Nel corso di quel viaggio di ritorno da Siena, lei ricorda se Meani ricevette una telefonata o fece una telefonata al designatore degli assistenti Mazzei?».
Ancelotti: «Ricordo».
Gandossi: «Ricorda il contenuto di questo colloquio?».
Ancelotti: «Si ricordo quello che ha detto Meani. Meani era imbufalito da questo assistente, tanté che io non sapevo chi fosse all’inizio della telefonata, che fosse al colloquio con l’assistente dei guardalinee; ha usato toni molti duri, molto arrabbiato».
Gandossi: «Riguardo a che cosa?».
Ancelotti: «Riguardo alla designazione di Baglioni».
Gandossi: «Perché?».
Ancelotti: «Perché riteneva Baglioni inadeguato ad arbitrare le partite del Milan».
Gandossi: «Lei ricorda chi era l’arbitro di quella partita?».
Ancelotti: «Collina».
Gandossi: «Rispetto a questa inadeguatezza di Baglioni, ricorda se nel corso di quella telefonata di quella conversazione, Meani fece espresso riferimento, espresse richieste ad aver designati specifici guardalinee?».
Ancelotti: «No, non fece nessuna richiesta su specifici assistenti, ma l’unica richiesta che fece voleva essere chiedere guardalinee adeguati al momento del campionato».
Gandossi: «Si ricorda se per caso in quella conversazione venne fatto il nome di Puglisi?».
Ancelotti: «No».
Gandossi: «Non ricorda?».
Ancelotti: «Non venne fatto».
Gandossi: «Lei ricorda il guardalinee Puglisi, episodi specifici in cui era stato designato in partite con il Milan».
Ancelotti: «Era stato designato qualche volta…Episodi particolari non li ricordo. Forse solo uno legato ..non aveva segnalato un fallo di mano su Inzaghi, nacquero polemiche».
Gandossi: «In quale stagione?».
Ancelotti: «Eh.. Milan-Roma. 2003/2004 o 2004/2005».
Gandossi: «2002-2003. Rispetto a Collina, ricorda se arbitrò altre partite del Milan?».
Ancelotti: «Collina? Collina, Milan-Juventus, 2005».
Gandossi: «Ricorda se ci furono episodi particolari in quella partita a favore o..?».
Ancelotti: «Ci fu un episodio legato ad un fallo di mano in area juventina».
Gandossi: «Episodio a sfavore del Milan?».
Ancelotti: «Si, era l’unico, ma non di gravissima entità voglio dire».
Gandossi: «Per quanto riguarda il momento della telefonata, dice di non ricordare una espressa richiesta da parte di Menai a Mazzei di aver designato Puglisi come guardalinee».
Ancelotti: «No, non ci fu questa richiesta».
Gandossi: «Non ci fu. Lei ricorda la partita successiva fu Milan-Chievo e venne designato Puglisi con Babbini come guardalinee, arbitro Paparesta; lei ricorda episodi particolari riguardo questa partita?».
Ancelotti: «No».
Gandossi: «Se le ricordo un gol annullato a Crespo, non lo ricorda?».
Ancelotti: «No».
Gandossi: «Per precisione, lei prima ha fatto riferimento ad alcuni episodi di quella stagione che aumentavano il vostro dissenso, arrabbiatura per torti che avete subito. Ha ricordato un Lecce-Milan, ammonizione di Maldini, perché in quel momento lo ritenevate un torto?».
Ancelotti: «Un torto perché Maldini era diffidato, perché la partita dopo giocavamo un derby e quindi con l’ammonizione veniva squalificato con la partita del derby e ci era sembrata un’ammonizione..».
Gandossi: «Anche perché ricorda gli istanti in cui avvenne questa ammonizione?».
Ancelotti: «Centrocampo, fallo assolutamente normale, non sanzionabile con l’ammonizione. Sembrava propri un fatto voluto».
Gandossi: «In quale momento della partita avvenne?».
Ancelotti: «Nel finale».
Gandossi: «All’ultimo minuto. Non ho altre domande».


Gallinelli difesa De Santis

Gallinelli: «Complimenti per lo scudetto innanzi tutto».
Ancelotti: «Grazie».
Gallinelli: «Pochissime domande per la posizione di De Santis. Lei poc’anzi ha detto, se non vado errato, che De Santis caratterialmente era estroverso, mi corregga se ho interpretato male il suo pensiero».
Ancelotti: «È vero».
Gallinelli: «Quindi il rapporto confidenziale esplorato dal pm nel corso del suo esame (esplorativo legittimamente); nel corso dell’esame ovviamente con Moggi lo ritiene esistente anche sulla base del tu che il De Santis dava al Moggi? ».
Ancelotti: «Si».
Gallinelli: «Ma il De Santis era uso dare del tu a giocatori, altri dirigenti, anche di altre squadre?».
Ancelotti: «Giocatori sicuramente si, anche allenatori ..dirigenti non lo so».
Gallinelli: «Lei abitualmente frequentava…».
Ancelotti: «A me dava del tu».
Gallinelli: «Lei ha mai sentito De Santis dare del lei a qualcuno?».
Ancelotti: «Questo non lo so.. ».
Gallinelli: «Lei ha riferimento appunto ad un’ammonizione strana comminata a Nesta, se non vado errato».
Ancelotti: «No, Maldini».
Gallinelli: «Scusi Maldini, mi correggo. Lei si ricorda chi arbitrò il 1 maggio 2005 la partita Fiorentina-Milan?».
Ancelotti: «Fiorentina-Milan..?».
Gallinelli: «Si? Si ricorda se era De Santis?».
Ancelotti: «No».
Gallinelli: «Si ricorda il risultato di quella partita?».
Ancelotti: «No».
Gallinelli: «Si ricorda se l’08 maggio 2005, ovviamente vi era un partita decisiva per lo scudetto, stagione 2004 2005, tra Milan e Juventus?».
Ancelotti: «Si».
Gallinelli: «Si ricorda se nella partita precedente il Milan, la sua squadra, aveva giocatori diffidati, in particolare Seedorf, Rui Costa..?».
Ancelotti: «Non mi ricordo quella partita li..».
Gallinelli: «Voi giocaste..Milan-Juventus se la ricorda? Più o meno, era decisiva per lo scudetto».
Ancelotti: «Milan-Juventus me la ricordo molto bene».
Gallinelli: «Affrontaste la partita con giocatori squalificati a causa di ammonizioni?».
Ancelotti: «Non mi ricordo, non credo».
Gallinelli: «Non crede. Senta, facendo un passo indietro all’episodio della partita Juventus-Milan della stagione 2005-2006, parlo del riferimento che ha fatto lei a Gattuso, non le chiedo ovviamente il contenuto sarei incoerente, quello che le volevo chiedere è questo: venne espulso Gattuso in quella partita dall’arbitro De Santis?».
Ancelotti: «Credo di si».
Gallinelli: «Si ricorda per quale motivo per cui venne espulso?».
Ancelotti: «Probabilmente per proteste».
Gallinelli: «Per proteste. Lei non ebbe modo di rilevare qualche anomalia nella..?».
Ancelotti: «Nel comportamento di Gattuso?».
Gallinelli: «Nel comportamento arbitrale che è poi sfociato nel provvedimento disciplinare nei confronti di Gattuso».
Ancelotti: «In quella partita no!


Morescanti difesa Bergamo

Morescanti: «Soltanto due domande, lei prima su una documentazione che le ha presentato, il pm ha fatto un elenco del calendario della stagione 99-00… Le chiedo questo, lei è al corrente di chi predispone il calendario delle gare..? chi predispone fisicamente o per lo meno quale ente predispone il calendario delle gare?».
Ancelotti: «La federazione».
Morescanti: «La federazione, non le risulta essere la Lega?».
Ancelotti: «Si, la Lega».
Morescanti: «Un’altra domanda, lei prima ci riferiva che l’assistente Baglioni, nella gara Siena-Milan, credo fece un errore a vostro danno (fuorigioco inesistente), per cui é stato annulato un gol a quanto ho capito regolare; è al corrente se l’assistente Baglioni, dopo l’errore ai vostri danni è stato fermato dai designatori per le successive.. tre o quattro turni».
Ancelotti: «Non sono al corrente».
Morescanti: «Grazie. Non ho altre domande».


M. Messeri difesa Bertini

Messeri: «Mi limito a chiederle delle cose riguardo Bertini in quanto in una circostanza l’ha tirato in ballo in precedenza, campionato 2004-2005, ricorda quante volte Bertini ha arbitrato il Milan in quel campionato?».
Ancelotti: «No».
Messeri: «Quindi non ricorda nemmeno i risultati che ha fatto il Milan nelle partite con Bertini».
Ancelotti: «No».
Messeri: «Ricorda per esempio se ha arbitrato un Atalanta-Milan con vittoria del Milan 2 a 1 a Bergamo, se non vado errato?».
Ancelotti: «Non mi ricordo».
Messeri: «Quella partita la ricorda però? Ricorda se ci fu un episodio favorevole al Milan e contestato dagli altri che riguardava una presunta espulsione di Nesta a tempo abbondantemente scaduto?».
Ancelotti: «Mi ricordo vagamente l’episodio».
Messeri: «In che senso?».
Ancelotti: «Diciamo che ci fosse stata una trattenuta di Nesta valutata simultanea..credo tra Nesta e l’attaccante dell’Atalanta..».
Messeri: «Quindi le lamentele erano degli avversari del Milna che dicevano che Nesta..».
Ancelotti: «È per me.. era da valutare così, senza l’espulsione».
Messeri: «Si si, dico come espulsione, la contestazione che veniva mossa ..era».
Ancelotti: «Si, quella partita si».
Messeri: «Vorrei chiederle relativamente a Juve-Milan arbitrata da Bertini, lei ha parlato di 2 presunti calci di rigore non concessi, ricorda se ci fu anche un fallo di mano di Costacurta in area non sanzionato dall’arbitro contro il Milan?».
Ancelotti: «No, non ricordo. Ricordo i due calci di rigore che non ci sono stati assegnati».
Messeri: «Le faccio un’ultima domanda. Lei ha parlato del campionato 2004-2005 ha espresso una sua sensazione, quindi la mia domanda, le chiedo un’altra sensazione. Ha detto mi sentivo defraudato in quel campionato li, quando ebbe a perdere il campionato con la Juve, perdendo a Perugia, si senti altrettanto defraudato in quel campionato?».
Ancelotti: «Ritenni molto strano il fatto di aver aspettato un’ora e mezza all’inizio del secondo tempo».
Messeri: «Si, la domanda era..appunto».
Ancelotti: «Ma la mia valutazione che ho fatto, è che fosse soprattutto per questione di ordine pubblico. Quella partita si doveva giocare per forza».
Messeri: «Si, ma nella logica del campionato, ha parlato di campionato defraudato nel 2004-2005, nel campionato 99-00, che perse la Juve a Perugia per un episodio strano ebbe la sensazione….».
Ancelotti: «L’unica circostanza strana fu proprio a Perugia».
Messeri: «Che incise però sul risultato finale del campionato».
Ancelotti: «Certo».
Messeri: «Non credo che fu un errore da imputare all’arbitro di quella partita».
Ancelotti: «Non ho altre domande».


Prioreschi difesa Moggi

Prioreschi: «Anzitutto una precisazione su una risposta data al pm, presunto rapporto Moggi De Santis, già lei rispondendo al pm, ha detto di non poter, essere in grado di riferire fatti concreti su questo rapporto che tra l’altro è conforme a quanto aveva dichiarato in sede di indagine preliminare. Allora quando lei ha definito questo rapporto particolare a cosa fa riferimento, a sue sensazione, a sua idea, sue valutazione?».
Ancelotti: «Mie valutazioni personali».
Prioreschi: «Benissimo. Parma-Juve.. ».
Ancelotti: «Juve-Parma».
Prioreschi: «Juve-Parma, quella del gol annullato al Parma nei minuti di recupero, lei ricorda se quel gol nasce da un calcio d’angolo concesso da De Santis che era ritenuto inesistente?».
Ancelotti: «Si ricordo».
Prioreschi: «Ed è conforma a quanto riporta dalla gazzetta nel tabellino visto che utilizziamo sempre la gazzetta, la utilizzo anche io. Quindi conferma che era inesistente».
Prioreschi: «Juve-Milan..».
Ancelotti: «Anno?».
Prioreschi: «2004-2005, quando era allenatore del Milan, 0 a 0, quella di cui abbiamo parlato.. Ricorda di aver rilasciato dichiarazione alla stampa sull’arbitro Bertini riportate dal Corriere della Sera.it, -adesso gliele leggo - del 19.12; Lei secondo quanto riportato, avrebbe detto: ”Una buon direzione, mi sono arrabbiato sul rigore non dato a Crespo e sul fuorigioco fischiato a Shevchenko nel secondo tempo. Sono situazioni difficili lo so ma per me, Sheva era in posizione regolare.” Ricorda di averle rilasciate e se le conferma?».
Ancelotti: «Si si…».
Prioreschi: «Ricorda, erano situazioni di gioco difficili quindi?».
Ancelotti: «No no no, non era, un conto è quello che si dice alla stampa un conto è quello che si pensa, perché solitamente, forse lei non mi consoce, il mio profilo è sempre molto basso, cerco di avere rispetto di tutti anche di quelli che fanno un lavoro difficile come quello dell’arbitro, quindi probabilmente se ho fatto quelle esternazioni era per tenere i toni pacati, ma quello che pensavo era diverso».
Prioreschi: «..Bene nessuna altra domanda».

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