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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. DEL RE del 28/05/2010 21:27:18
Il calciomercato "De Noantri".

 

Come si muovono, chi vendono e chi comprano i figli di un Dio minore

Carissimi rancorosi di Lega Pro, da oggi ha inizio una nuova rubrica che, spero, vi terrà compagnia per tutta l'estate; una rubrica che cercherà, per quanto il buon vostro ne sarà capace, di tenervi informati sulle principali mosse di calciomercato delle avversarie in campionato della fù Juventus, oggi rinominata alla stregua delle squadre di basket, volley e rugby, BetClick F.C.
Ma che ci importa a noi di Inter, Milan, Fiorentina o Roma, penserete voi. In realtà ci importa eccome, perchè l'avversario va conosciuto per saperlo giudicare ed affrontare, se no sareste dei Secco qualsiasi e questo non va bene.
Innanzi tutto le squadre di calcio, al contrario dei palazzi, pardon: degli edifici, che è meglio, si iniziano a costruire dal vertice e non dalla base; pare che il concetto sia tornato di gran moda anche presso Corso Galfer, quindi è evidente che non stia dicendo un'eresia...
Le prime squadre che andremo ad analizzare per la verità non hanno fatto cambiamenti sostanziali nei quadri dirigenziali; l'Inter continua ad avvalersi della coppia Branca/Oriali, i nuovi fuoriclasse del mercato, come li ha definiti il moviolista doppiopesista Dotto (nomen-omen dicevano i latini; qui siamo agli antipodi...); il Milan mantiene intatto l'organigramma che tante soddisfazioni ha dato ai suoi tifosi (anche se qualcuno di loro comincerà a rimpiangere l'ospite fisso di Collina, Meani...); idem dicasi per la Roma (auguri per il primo vero anno da dirigente di Montali...), che per la Fiorentina la quale continuerà a vedersela con l'isteria da calciomercato permanente del ruspante e sgrammaticato Corvino.
Chi cambia tutto, causa ratto (non fraintendetemi, eh?) juventino, è la Sampdoria, che ha ingaggiato Sergio Gasparin (ex Udinese) come DG al posto di Marotta e Doriano (non è uno scherzo, eh?) Tosi come DS. Uno viene da una delle stagioni meno esaltanti dei bianconeri friulani, l'altro fu l'artefice del miracolo Modena di inizio anni 2000. Vedremo.
La vera rivoluzione avverrà sulle panchine: ben quattro delle prime sette classificate hanno cambiato l'allenatore; fra queste anche l'Inter fresca di triplete.
Questo è un bel mistero: lo Special One se ne va dopo aver vinto la Champions League (o Walter Gagg League, dipende dai punti di vista...), ma al volgo pallonaro rimarrà il dubbio: se ne va perchè stufo dell'Italia e del suo clima di scontro perenne, che lui stesso ha contribuito a portare su livelli mai visti prima, oppure perchè amante delle sfide impossibili, come quella di diventare il primo allenatore della storia a vincere la Coppacampioni con tre club differenti? Oppure il furbo di Setubal ha annusato un'aria nuova intorno alle vicende di Farsopoli? Ai posteri, alla Dott.ssa Casoria e a Palazzi l'ardua sentenza.

Parliamo ora di allenatori:

Inter :
Ad oggi ci sono solo ipotesi che riportano il nome di Capello su tutti, ma anche quelli di Hiddink, Guardiola e più defilato Benitez. Grandi nomi indubbiamente, ma ci sono spifferi che vorrebbero in corsa anche due giovani outsiders: Mihaijlovic e Leonardo. Il buon vostro, che di calcio ne capisce poco, ma sempre più di Secco, Cobolli, Gigli e Blanc, fa spudoratamente il tifo per questi ultimi due, anche perchè vedere Don Fabio sedersi sulla sponda meno nobile dei Navigli gli provocherebbe un ulteriore attacco di bile.

Roma:
Rimane, ovviamente, Ranieri. E qui gli auguri precedentemente fatti ai giallorossi per quanto riguarda Montali si estendono anche alla panchina ....
Già: perchè Ranieri è riuscito in una vera e propria impresa, anche se non ha centrato l'obiettivo massimo; però quando riparte da zero e con poteri decisionali prende Poulsen anzichè Xabi Alonso... Anche qui vedremo.

Milan:
Anche sulla sponda nobile dei Navigli siamo in pieno "work in progress"; a mio modesto parere la scelta dovrebbe ricadere sul mister occulto dei rossoneri in questi ultimi nove anni, vale a dire Tassotti; ma anche l'ipotesi Allegri è suggestiva, in quanto il tecnico livornese, geniale e incostante ex centrocampista, in panchina ha mantenuto le doti talentuose appendendo al famoso chiodo di fine carriera l'incostanza insieme agli scarpini. Tramontate sul nascere le ipotesi Donadoni e Van Basten, entrambi bruciatisi con le rispettive nazionali, rimane il ballottaggio di cui sopra: o il "Tasso" o Allegri, alternativo alla strategia "Il Milan ai milanisti" inaugurata con Ancelotti nel 2001.

Sampdoria:
Clamorosamente giunta ai preliminari di Champions viene mollata sull'altare europeo dal fidanzato Delneri. Lo sostituirà Mimmo Di Carlo che bene ha fatto in due anni di Chievo, dopo essere passato all'onore delle cronache più per il calcio in culo preso dal muggico Silvio Baldini che non per le mirabolanti imprese pallonare. Anche qui staremo a vedere, perchè la proprietà doriana ha dovuto, ob torto collo, cambiare tutto proprio nella stagione in cui parteciperà alla sua prima Champions League da diciotto anni a questa parte; l'ultima outsider che ha provato le vertigini europee dell'alta quota fu il Chievo lanciato da Farsopoli. A fine anno i mussi volanti subirono la loro prima retrocessione in Serie B; non auguriamo stessa sorte ai doriani, ma affrontare una simile stagione comporterà un esborso notevole per allestire una squadra accettabilmente competitiva sul doppio fronte. E non sarà per nulla facile.

Con le prime quattro del campionato appena finito ci lasciamo e, a voi piacendo, ci rivedremo la settimana prossima per completare il quadro allenatori delle più probabili avversarie della Juventus, sperando che esse possano essere, oltre alle già analizzate Inter, Roma, Milan e Sampdoria, anche Palermo, Fiorentina, Genoa e Lazio, anzichè Chievo, Bologna, Catania e Lecce, ormai praticamente promosso.
 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
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