Parte SecondaCarissimi rancorosi di Lega Pro, eccoci alla seconda puntata de "Il calciomercato Denoantri"; mi raccomando: continuate a seguire la rubrica, altrimenti il Comitato di Redazione taglierà il buon vostro come un Castagnini qualsiasi e la cosa mi deprimerebbe assai, visto che la vostra amicizia mi è preziosa in questi momenti di buio pesto sul fronte da noi più amato, quello bianconero.
Oggi proseguiremo l'analisi delle panchine delle squadre di Serie A che più ci interessano, quelle che, forse, saranno le avversarie dirette della Juventus (sperando che torni a fare la Juventus...) durante tutta la stagione 2010/'11.
Palermo: Giunta ad un passo dai preliminari di Champions è forse la squadra che ha espresso il calcio migliore nella stagione appena conclusasi; in panchina siede uno degli allenatori italiani più sottovalutati dello stivale pallonaro: Delio Rossi. Dopo i miracoli laziali il buon Delio ha portato il suo calcio pratico ma spettacolare alla corte del lunatico Zamparini. Ha esaltato le doti di buoni pedatori che mai si erano espressi sui livelli visti lo scorso anno, come Miccoli, Liverani, Balzaretti, Bovo e Cassani; ha costruito il gioco della sua squadra con la logica del conoscitore esperto, disponendo i suoi uomini nelle posizioni a loro più consone, facendoli così rendere al massimo delle loro capacità. Insomma: a Palermo abbiamo ammirato l'esatto contrario di quello che si è visto a Torino, sponda Juve. Ho l'impressione che se rimarranno tutti gli uomini migliori della scorsa stagione e se "Psycho-Zampa" inserirà un acquisto di qualità per reparto, il Palermo darà brutte gatte da pelare a tutti. Certo, senza Zenga non vincerà lo scudetto...
Napoli: Per quanto riguarda l'altra grande del nostro Sud si può tranquillamente fare un copia-incolla di quanto sopra detto alla voce "Palermo"; Mazzarri è sicuramente uno dei tecnici più preparati, anche se forse troppo legato al suo schema preferito: il 3-5-2, ma gli uomini che ha avuto a disposizione quello consigliavano e lui, che non è un Donadoni qualsiasi, da cotanti uomini è riuscito a spremere il meglio. Qualora De Laurentiis prosegua sulla strada dei giovani di talento, e il "niet" a Toni lo confermerebbe, il Ciuccio potrà togliersi belle soddisfazioni, Europa League permettendo.
Genoa: Gasperini è tecnico preparato, e ci credo: si è formato alla Juve della Triade! Forse è un po’ troppo legato al modulo 3-4-3 che ha fatto le sue fortune due stagioni or sono e che tali non si sono confermate nella stagione appena conclusa. D'altronde Zapater non è Thiago Motta, nè tanto meno Flick-Flack-Floccari era Diego Milito, ad oggi forse il miglior centravanti del mondo; per tanto al nostro bravissimo ex poco si può rimproverare per essere sceso dalla quinta all'ottava piazza. L'unico appunto che mi sento di rivolgergli è quello di avere avuto una difesa più penosa di quella della New Holland nonostante giocasse con la difesa a tre e Criscito sulla linea dei centrocampisti. Questa è la stagione del definitivo salto di qualità: o si diventa grandi, o 3-4-3. A Gasp l'ardua sentenza...
Fiorentina: Ad oggi manca ancora l'ufficialità dell'ingaggio di Sinisa Mihajlovic al posto del neo C.T. Prandelli, ma parrebbe solo una formalità; dalla puntata precedente sapete che il buon vostro maliziosamente lo avrebbe visto volentieri seduto sulla panchina meno nobile dei navigli, ma si sa, per i rancorosi i "mancini" non sono dei vincenti, come per i gazzettari, ma solo degli abusivi... Comunque, l'amico della Tigre (Arkan) ha un palmares controverso: male a Bologna, bene a Catania, dove però fece bene anche Zenga, che ritengo anch'egli un sopravvalutato (vedere alla voce allenatori – Palermo- Delio Rossi...); dico ciò perchè a Catania dirigenti capaci che conoscono il calcio ce ne sono e noi sappiamo sulla nostra pelle cosa voglia dire ciò. Comunque auguri (pochi, eh?) ai viola: ne avranno sicuramente bisogno...
Lazio: Reja è un vecchio saggio, capace di salvare una Lazio in piena crisi esistenziale in new Holland style; un signore che mastica calcio da decadi intere e se Lotito si accontentasse di un campionato onesto da metà classifica Edi Reja fa decisamente al caso suo, perché uomo capace di spremere il sangue dalle rape. Occhio alle cessioni: dovessero partire Kolarov e soprattutto Ledesma alle rape mancherebbe anche il sopra citato sangue...
Se vi interessassero anche le altre squadre leggetevi pure la carrellata che segue; altrimenti arrivederci alla prossima.
Le altre: Benvenuto al Lecce di Gigi De Canio, il Fergusson del Salento (lo spero per loro) ed al Cesena che fu di Piraccini e Schachner, ricordi d'infanzia del buon vostro, quando la Juve era la Juve e gli eroi erano Boniperti, Trapattoni, Zoff, Scirea e Le Roi Michel Platini; Uno sguardo curioso al Bari di Ventura, straordinario l'anno scorso, ed uno altrettanto curioso all'Udinese che vorrà risollevarsi con Mister Guidolin, ottimo cavallo di ritorno a distanza di 11 anni; il Parma punta su Marino, ex Udinese, tecnico preparato che ha fatto vedere ottime cose a Catania ed il primo anno ad Udine e che con i ducali tenta il suo personale rilancio; in fine il Bologna: come la sua targa automobilistica: BO?
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