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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. ZAGARI del 18/06/2010 07:11:33
Mondiali 2010

 

UN'ARGENTINA AL MINIMO DEI GIRI SUPERA UNA BUONA KOREA - Nel 1986, proprio il successo contro la Corea del Sud lanciò l'Argentina dell'allora giocatore Maradona verso il successo finale. Oggi, ventiquattro anni e qualche giorno dopo quella giornata, è un'altra Argentina, diversa solo nei nomi, ma non nella sostanza, a distruggere nuovamente la Corea del Sud e a volare verso gli ottavi di finale.
Lo scrivente, mesi addietro, ha sempre sostenuto il reale valore di una squadra troppo sottovalutata da addetti ai lavori e media nei mesi che hanno preceduto l'inizio della competizione planetaria, compresi i bookmakers, che solo oggi, e dopo la sconfitta della Spagna, hanno rivalutato le chance di vittoria di Messi e compagni, mettendo l'Albiceleste come nuova favorita della competizione.
Una vittoria ottenuta al minimo dei giri, senza spingere troppo, ma facendo leva su di un gruppo coeso e spronato da un Diego Armando Maradona sempre più leader, sempre più vero allenatore di una squadra che tra le proprie fila può annoverare il meglio del calcio mondiale: Messi, Higuain, Milito, Tevez, Aguero, Mascherano; insomma, sfido chiunque a trovarseli contro.
Eppure, nonostante tutto questo, c'è chi continua a sostenere che Maradona non sia all'altezza, non sia in grado di mettere tatticamente in campo la squadra, non abbia le conoscenze per portare l'Argentina fino in fondo. Balle! Maradona è l'esempio lampante di cosa voglia dire essere un trascinatore, un motivatore, uno capace di mettere d'accordo campioni del calibro di Messi e Tevez, di Milito e Higuain, ma soprattutto l'unico in grado di sedere su quella panchina, perché quando vedi Maradona vedi l'Argentina.
Non so se questa squadra l'11 luglio sarà campione del mondo, la speranza quella è, ad oggi, però, è la squadra che più ha impressionato, e non tanto per il valore tecnico a propria disposizione, ma per l'unità di intenti, per il sacrificio che campioni come Tevez e Messi stanno mettendo al servizio di un gruppo, per la gioia di Milito mentre dalla panchina, e con ancora fresco il titolo di campione d'Europa, vede segnare Higuain. E poi c'è un certo Leo Messi, ancora una volta migliore in campo e ancora una volta a secco di gol. Non rimane che aspettarlo, che aspettare le sue reti, questo Maradona lo sa, come lo sa una nazione intera, e quando comincerà a segnare anche Lui l'Argentina di Città del Messico sembrerà un ricordo meno lontano.

LA GRECIA RIMONTA, LA NIGERIA E' PRATICAMENTE FUORI DAI GIOCH I - La Grecia centra la sua prima storica vittoria mondiale superando 2-1 la Nigeria e rilanciandosi in ottica qualificazione, con tanti ringraziamenti a Kaita, espulso stupidamente nel primo tempo sull'1-0 a favore degli africani.

LA SITUAZIONE DEL GRUPPO B - L'Argentina non ha ancora la matematica certezza degli ottavi, ma per andare a casa dovrebbe perdere 3-0 contro la Grecia (con la Corea del Sud vincente sulla Nigeria nell'altro incontro con un altro 3-0). Passando a pronostici più plausibili, la Nigeria può solo vincere sulla Corea sperando nel successo contemporaneo dei Maradona Boys, ma di fatto gli asiatici rimangono i favoriti per il secondo posto

FORLAN PORTA L'URUGUAY AGLI OTTAVI - Un successo che mancava in casa uruguaiana da 20 anni. Tanto tempo è passato da quella vittoria contro la Korea ad Udine ai Mondiali italiani del 1990. Una Celeste che ha messo in scena tutte le proprie qualità: concretezza, solidità, ottimo possesso palla e capacità tecnica eccelsa soprattutto con i 3 attaccanti, schierati da Tabarez. Suarez, Cavani e Forlan hanno fatto un lavoro eccezionale unendo la fase offensiva a quella difensiva, sacrificandosi (soprattutto Cavani) per la squadra. Il Sudafrica era chiamato ad un’impresa per entrare davvero nella storia di questo sport. Era il giorno giusto per i Bafana Bafana. Il 16 giugno di 24 anni fa iniziavano gli scontri nella township di Soweto portati avanti dagli studenti contro la politica di segregazione razziale del governo che poi sfociarono nella nella caduta del regime dell'apartheid. Aspettando Francia-Messico i sud-americani sembrano aver ipotecato il passaggio del turno.

IL MESSICO AVANZA, LA FRANCIA PREPARA LE VALIGE - I vice-campioni del mondo della Francia cadono per 2-0 contro il Messico e ora il loro Mondiale è a rischio: segna Hernandez, raddoppia Blanco su rigore. Domenech cambia, ma lascia Henry in panchina: il Mondiale dei Galletti rischia di essere già finito.
La Francia rivive un incubo già vissuto otto anni fa; questa volta però l'autore ha un nome e un cognome. Raymond Domenech ha voluto fortemente dare un suo taglio a questa Francia, che non è mai stata veramente una squadra di calcio. Ognuno fa per sé, ora tutti dovranno prendersi la responsabilità delle proprie colpe. Allenatore in primis, ovviamente. France, au revoir; anzi, adieu.

 
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