Stati Uniti-Slovenia: tra i due litiganti vince il Mali. Un tempo per uno, per continuare a sperare e giocarsi tutto nell'ultima giornata: é il succo di questa partita che ha visto, nella prima frazione, prevalere il miglior gioco degli sloveni, capaci di bucare due volte la retroguardia statunitense grazie a Birsa e a Ljubijankic
A quel punto la Slovenia sembrava avviarsi verso una matematica e storica qualificazione al turno successivo anche perché, ad inizio del secondo tempo, l'arma del contropiede ha dato l'illusione di poter chiudere la partita in più di un 'occasione.
La nazionale statunitense rappresenta però degnamente il suo popolo: orgoglio, determinazione e carattere, uniti ad una buona condizione fisica, hanno permesso a Donovan (gran tiro sotto la traversa) di dimezzare lo svantaggio e a Bradley Jr di trovare il pareggio su assist di testa di Altidore.
In realtà la rimonta sarebbe stata completa ma, il terzo gol targato Usa è stato annullato, senza apparente motivo, dall'arbitro Maliano; che già nel primo tempo aveva graziato Dempsey, reo di aver alzato il gomito contro un avversario e protagonista di alcune brutte entrate.
Certo, sarebbe stata una beffa atroce per gli slavi, ma era destino che finisse in pari anche nelle sviste arbitrali .


Algeria- Inghilterra: 0-0 un diavolo per Capello.
Doveva essere la partita della riscossa inglese dopo la deludente prestazione dell'esordio, con gli uomini di Capello determinati a dimostrare la propria forza e legittimare le proprie ambizioni ma il risultato, in termini di punti, é però stato identico alla partita d'esordio, l'impressione sicuramente peggiore.
L' Inghilterra conferma e amplifica i dubbi già espressi nel match contro gli Stati Uniti: una condizione psicofisica allarmante che è figlia di un campionato e di coppe nazionali massacranti, sia per intensità che per competitività, con l'aggravante ulteriore che a soffrirne sono proprio i giocatori più rappresentativi e determinanti nel far girare la squadra, nel darle qualità, temperamento e agonismo.
Una simile condizione aumenta qualche dubbio (per carità solo una mia modesta opinione) sulla convivenza tra Gerrard e Lampard , incapaci, quando la benzina segna rosso, di non pestarsi i piedi a centrocampo: il risultato ha prodotto pochissimi inserimenti in zona tiro, neutralizzati senza particolari sforzi dall' insicuro portiere algerino.
Lo zero a zero non concede quindi recriminazioni così come non deve illudere i nordafricani che, pur avendo giocato una partita attenta sotto il profilo tattico, rimangono squadra di basso profilo
Ora può succedere di tutto con Capello che, tra i tanti problemi, dovrà essere anche abile a respingere le pressioni di una stampa sull'orlo di una crisi di nervi.
Don Fabio può ancora smentirci.