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Attualità di L. LANCIERI. del 19/06/2010 21:24:11
Mondiali 2010

 

Olanda-Giappone: a fare la differenza è una papera Il girone E ci interessa particolarmente, perché la seconda classificata incontrerà agli ottavi la prima del girone F, quello dell’Italia. La partita cruciale tra Olanda e Giappone, entrambe uscite vittoriose nei rispettivi incontri d’esordio, si è conclusa con una vittoria di misura degli Oranje.
Il match ha ricalcato ciò a cui abbiamo spesso assistito in questo Mondiale: gioco poco movimentato, a tratti noioso, risolto con una papera del portiere nipponico. E allora viene da pensare che le lamentele di molti protagonisti, primo fra tutti Maradona (uno che di calcio un pochino ne mastica…), siano fondate.
L’Olanda, come c’era da aspettarsi, ha tentato immediatamente di imporre il proprio gioco, ma ha trovato di fronte una squadra bene ordinata, che ha lasciato pochi spazi ad un comunque discreto Van Persie e ad un evanescente Kuyt. A tessere le trame del gioco olandese ci ha pensato un ottimo Van Bommel, assistito da un meno brillante Sneijder. Il Giappone, dal canto suo, ha subito senza troppo soffrire la pressione degli avversari per i primi venti minuti, per poi affacciarsi nella metà campo olandese in un paio di occasioni, grazie ai rilanci di Hasebe, raccolti da un attivissimo Honda.
La svolta ad inizio del secondo tempo. Un cross nell’area giapponese viene raccolto da Van Persie, che tocca anche il pallone con il braccio, ma il gesto è giudicato involontario dall’arbitro. La punta olandese scarica fuori area per Sneijder, che non ci pensa su due volte e tira. La conclusione è diretta verso il portiere nipponico Kawashima, che manca clamorosamente la respinta, deviando il pallone nella propria rete. Il vantaggio dell’Olanda spegne il gioco degli Oranje e impone ai giapponesi di spingere sull’acceleratore per trovare il pareggio. Ma la difesa della nazionale del c.t. Van Marwijk non commette disattenzioni e, nelle fasi finali dell’incontro, potrebbe anche raddoppiare con Afellay, subentrato a Snejider, che manca per due volte la rete, facendosi respingere le proprie conclusioni da Kawashima. E così, in pieno recupero, per poco non ci scappa la beffa finale: Tamada viene pescato in piena area olandese, ma la sua conclusione finisce di poco sopra la traversa.
L’Olanda si aggiudica così la partita ed il primo posto solitario del proprio girone. Pur non essendo tra le favorite per la vittoria finale, quella olandese è una nazionale che può rappresentare un brutto cliente per qualsiasi avversaria: appare solida e dotata di giocatori capaci in ogni momento di trovare la giocata vincente. Insomma, meglio evitarla. Il Giappone, candidato ad affrontare l’Italia agli ottavi (sempre che gli azzurri vincano il proprio girone), non è comunque un avversario “comodo”: una squadra che riesce sempre a restare corta e che concede poco, va presa con le molle. Eventualmente, potremo sempre sperare che Kawashima conceda il bis!
 
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