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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di L. BASSO del 21/06/2010 21:43:33
Mondiali 2010

 

BRASILE – COSTA D'AVORIO 3-1

LA PARTITA CHE NON TI ASPETTI. PROPRIO MAI - Dopo i match deludenti della prima giornata del Girone, al secondo appuntamento è lecito aspettarsi qualcosa di più, specie se ti chiami Brasile.
Invece Dunga si affida agli stessi 11 che hanno battuto la Corea col minimo scarto e ancor minore impegno; al contrario Eriksson propone una Costa d'Avorio a trazione anteriore con Drogba (con un tutore all'avambraccio), Kalou e Dindane.
E così al fischio d'inizio il tifo di tutto il Continente Nero spinge gli Ivoriani all'assalto della porta di Julio Cesar, il quale si arrabbia con i compagni. Non tanto perchè permettano a Drogba e compagni di farsi pericolosi, ma perchè, così facendo, a lui tocca lavorare e non può sorbirsi la Caipirinha come stanno facendo tutti i suoi compagni.
Kakà invece che guidare il gioco, anima la festa col bicchiere in mano, manco se le vuvuzelas dello stadio fossero l'ultimo successo di Dj Tiesto.
Ecatombe Brasile, la Costa d'Avorio entra nel mito.
E invece no.
No, perchè al 25° proprio Kakà si ricorda di essere il gran calciatore testimonial dei Ringo Boys. Posa il bicchiere, vince un rimpallo e serve una palla d'oro a Luis Fabiano. L'attaccante del Siviglia entra in area e scarica sul primo palo una schioppettata che il povero Barry non vede nemmeno passare. E meno male, se no gli porterebbe via una mano.
Brasile – Costa d'Avorio, partita spettacolo, duello all'arma bianca.
E invece no.
No, perchè gli uomini della Costa d'Avorio, invece di lanciarsi all'assalto della porta verde-oro con l'impeto dei loro eroici antenati guerrieri, incassano il colpo e vanno al riposo in svantaggio.
Si torna in campo, e per gli africani è notte fonda. Luis Fabiano replica e si inventa una deliziosa azione personale, si libera di Tourè e di Zokorà, e infila il 2-0. Peccato che l’azione del Fabuloso sia viziata non da uno, ma da ben due tocchi di braccio, che l’arbitro non vede. Li vedono però i difensori ivoriani, che si incavolano come delle api, e li vede il presidente di una squadra del Nord Italia, che pensa già di ingaggiare il giocatore, perfettamente in linea con il tradizionale gioco del suo undici.
Quando un colpo di testa di Drogba non trova per un soffio il gol del possibile 2-1, si intuisce che non è serata. Quando pure Felipe Melo dimostra di essere un centrocampista in grado di fare filtro efficacemente, allora proprio non va. Quando infine Kakà serve a puntino Elano per il 3-0, allora è proprio finita.
3-0 e tutti a casa.
E invece no.
No, perchè tutta la difesa brasiliana torna al bancone del bar, e mentre aspettano le Caipirinhe, il barman Drogba gli serve una cioccolata calda niente male. 3 a 1. Gli ivoriani si svegliano di colpo e si lanciano all’assalto finale, nonostante il tempo stringa.
Purtroppo però il furore agonistico si trasforma in nervosismo, vola qua e là qualche colpo proibito, e pure il buon Kakà si trasforma in bullo di periferia (ha preso lezioni da Melo?) beccando due gialli in pochi minuti e salutando anticipatamente la compagnia. Roba che se, appunto, ti chiami Melo uno se l’aspetta, ma non da Kakà Ringo Boy. Per correttezza bisogna dire che Keita, appena toccato dal brasiliano, stramazza al suolo come fulminato dal treeottanta.
Poco male, il match è ormai all’epilogo, e con questi tre punti il Brasile vola agli ottavi. Al contrario, la Costa d’Avorio rischia di lasciare anzitempo il Mondiale, affidando le sue residue speranze ad un’impresa della Corea del Nord contro il Portogallo.


PORTOGALLO-COREA DEL NORD 7-0

LA VALANGA PORTOGHESE SCHIANTA I NORD COREANI - I lusitani ipotecano il passaggio del turno con un secondo tempo da annali, gli asiatici vengono eliminati. Decidono la sfida la doppietta di Tiago e i gol di Raul Meireles, Simao, Hugo Almeida, Liedson e Cristiano Ronaldo. La Costa d’Avorio si aggrappa alla matematica.
Dopo una partita da pallottoliere, restano solo i calcoli. Il Gruppo G regala due verdetti matematici: il passaggio del Brasile agli ottavi e l’eliminazione della Corea del Nord, seconda squadra bocciata dopo il Camerun. Il secondo passaggio per il turno successivo è ora saldamente nelle mani di Ronaldo e compagni, che hanno tre punti in più rispetto alla Costa d’Avorio. Gli africani devono battere la Corea nell’ultimo match e sperare che i lusitani perdano con il Brasile. Il tutto con un margine di gol capace di ribaltare gli equilibri attuali, gli stessi che vedono il Portogallo con 9 reti di vantaggio rispetto alla squadra di Eriksson. È fatta? Per tutti tranne i matematici...
 
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