Ghana - Stati Uniti 2-1. Le stelle nere accendono il cielo d'Africa - Ghana e Stati Uniti: il simbolo di tutta l'Africa contro l'orgoglio del popolo americano, due interi continenti che spingono le proprie squadre all'ingresso tra le otto finaliste mondiali. II primo tempo vede prevalere la miglior tecnica, circolazione di palla e pressing delle "stelle nere" che riescono a sbloccare il risultato al 6° del primo tempo grazie ad un break a centrocampo di Kevin Prince Boateng che infila la difesa americana per poi battere il portiere americano con un tiro chirurgico che si insacca a fil di palo. Per gran parte del primo tempo si fa decisamente preferire la manovra africana, con gli americani in sofferenza a centrocampo e incapaci di sviluppare gioco sulle fasce, lasciando gli attaccanti senza palloni giocabili; il primo squillo made in usa scocca al 34° con la stoccata di Findley che sfugge alla marcatura di Mensah( promettente ma acerbo) e costringe Kingson al miracolo. L'ultimo quarto d'ora del primo tempo registra però, qualche segnale di risveglio negli uomini di Bradley che alzano il baricentro, pur non rendendosi più pericolosi nella prima frazione di gioco
Al rientro in campo Il coach americano inserisce Feihlaber al posto di Findley e gli Stai Uniti guadagnano gioco sulle fasce e liberano la fantasia di Donovan e Dempsey e chiudono i ghanesi nella propria metà campo. Prima uno splendido lancio di Donovan smarca Hulk Altidore che viene anticipato d'un soffio da Kingston in uscita disperata, poi al 18° l'uno/due Donovan/Dempsey costringe Mensah al netto fallo in area e al sacrosanto rigore che Donovan trasforma per il pareggio. L'inerzia del match sembra ora passata ai nordamericani con alcune pregevoli parate di Kingson ma, con il passare dei minuti, subentra la paura e la stanchezza in entrambe le squadre e la partita si spenge in attesa dei supplementari. Il primo tempo supplementare si apre come l'inizio partita; parte forte il Ghana e si riporta in vantaggio: lancio dalle retrovie con Gyan che sfrutta l'amnesia difensiva dei centrali americani ( disastroso Boccanegra, lento e debole nel contrasto) e insacca sotto la traversa. La reazione statunitense questa volta é limitata dalla mancanza di lucidità e dalla stanchezza; il disperato forcing finale non regala, questa volta il miracolo Ai quarti vanno le stelle nere, le stelle e strisce tornano a casa
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