Olanda – Slovacchia 2-1 A segno i talenti Robben e Sneijder
Sono ormai più di 20 partite che l’Olanda sa solo vincere. In questi campionati mondiali 4 partite e 4 vittorie. Anche in questi ottavi di finale la pratica Slovacchia è stata archiviata con un successo, con la squadra di Van Marwijck in vantaggio già dopo venti minuti. Eppure, nonostante tutto, si continua a sentire dire che i tulipani non stanno convincendo. In realtà, molto probabilmente, gli arancioni sono semplicemente vittime della propria storia. Una storia che da Cruijff in poi racconta epidosi di calcio totale, di gioco offensivo e spettacolare, praticato sia a livello di nazionale sia a livello di club, specialmente l’Ajax. E allora ecco che, forse, si può azzardare che questo non convincere degli orange dipenda più che altro dal gioco espresso fino ad oggi. Un calcio cinico, razionale, fatto di ordine e di velocità di esecuzione di contropiede. Danimarca, Giappone, Camerun e oggi Slovacchia, non sono state vittime di un gioco avvolgente, ma punite al primo contropiede dal talento straordinario dei Robben, Van Persie, Sneijder, Van der Vaart, Kuyt. La Slovacchia esce dai mondiali con grande onore, giustiziere dell’Italia nella fase a girone, e oggi per nulla sparring partner apatica dell’Olanda. Fino al 20’ partita equilibrata, poi il contropiede che rompe l’equilibrio: Robben, dal proprio commissario tecnico schierato sorprendentemente a destra con conseguente spostamento di Kuyt a sinistra, si accentra in velocità e dal limite dell’area lascia partire un sinistro che non dà scampo al portiere slovacco Mucha. La prima frazione di gioco si conclude così 1-0, e la ripresa continua sulla falsariga dei primi 45 minuti: gioco equilibrato, e occasioni non limpidissime ma comunque presenti per entrambe le formazioni. Tra il 20’ e il 25’ la Slovacchia ha due grandissime occasioni per pareggiare, ma Stekelenburg è decisivo con due interventi superlativi. Per la legge del calcio, e il cinismo e abilità in contropiede dei tulipani, a meno di dieci minuti dal termine arriva il raddoppio. Grande contropiede di Kuyt che supera anche Mucha ma deve allargarsi e subire il recupero di due difensori: il giocatore del Liverpool trova comunque la lucidità di alzare la testa e pennellare l’assist a centro area per Sneijder che deve solo appoggiare in rete per il raddoppio che vale la sicurezza dell’accesso ai quarti di finale. C’è tempo nel recupero per il calcio di rigore con cui la Slovacchia rende meno amaro il punteggio. Lo trasforma Vittek, che si concede così il lusso per qualche ora di essere in testa alla classifica capocannonieri con quattro reti, in compagnia di Higuain. Ora la sfida ai quarti di finali è di quelle da storia del calcio. Sarà Olanda-Brasile, ma per quello visto finora dalle due squadre, nessuno si aspetti due squadre offensive, ma verosimilmente una partita giocata “all’europea” dalla squadra che normalmente baila la samba e da quella da sempre meno europea tra le europee…
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