Brasile facile sul Cile
Arriva il momento delle partite ad eliminazione diretta anche per il Brasile e il primo avversario è il Cile, squadra che ha ben figurato nel proprio girone, meritandosi l’accesso agli ottavi dopo oltre quarant’anni di insuccessi. I cileni, come nelle gare precedenti, dimostrano coraggio e agonismo, giocandosi a viso aperto una partita che almeno sulla carta dovrebbe essere senza storia. Da parte loro, i brasiliani sembrano un po’ meno svogliati del solito: Luis Fabiano e Robinho si muovono pericolosamente al limite dell’area avversaria e Kakà tenta quelle giocate che finora, complice una squalifica inaspettata, non gli sono mai riuscite. Il centrocampo brasiliano, privo dell’infortunato e finora poco efficace Melo, è ordinato e senza sbavature, mentre in difesa la coppia Lucio-Juan è insuperabile. Ed è proprio quest’ultimo a sbloccare il risultato al 34’, deviando di testa l’ennesimo corner conquistato dai verdeoro. Fino a quel momento, la squadra di Dunga aveva mantenuto solo in parte il pallino del gioco, ma non era mai apparsa particolarmente pericolosa, tranne in qualche rara occasione su tiro dalla lunga distanza (in particolare, da segnalare una bella conclusione di Gilberto Silva, uscita di un soffio). Questo Brasile ci ha però abituati a raccogliere immediatamente i frutti del proprio gioco e così anche questa volta si è portato in vantaggio alla prima occasione limpida. Con il vantaggio del Brasile, il copione non cambia: il Cile continua a giocare in maniera quasi spavalda, mantenendo un ritmo molto alto, ma senza mai riuscire ad impensierire seriamente Julio Cesar. I Pentacampeones cominciano a divertirsi, inventando accelerazioni e giocate di prima che frastornano gli avversari. Ed è proprio su una di queste combinazioni che Kakà pesca con una verticalizzazione Luis Fabiano: “O Fabuloso” salta senza difficoltà il portiere avversario ed insacca a porta vuota. È la rete che chiude, già al 38’, l’incontro. Nella ripresa, i cileni non diminuiscono la loro intensità di gioco, ma raramente riescono a trovare lo sbocco al tiro, dopo lunghi fraseggi nella trequarti brasiliana. Disponendo di spazi enormi in attacco, i verdeoro trovano l’ambiente ideale per divertirsi e mettere in apprensione i difensori avversari. E dopo neanche un quarto d’ora tocca a Robinho, pescato dall’ottimo Ramires, infilare di classe e potenza il 3-0 definitivo. Il Cile prosegue la sua partita fatta di tanta corsa, tanto gioco ma poca incisività, riuscendo finalmente a centrare per un paio di volte lo specchio della porta brasiliana con Sanchez, senza però mai mettere in difficoltà l’estremo difensore brasiliano. E così Dunga può inserire anche quei giocatori che in situazioni più delicate non troverebbero spazio. La partita finisce tra gli applausi e la festa di entrambe le tifoserie: il Cile torna a casa comunque soddisfatto per le buone prestazioni delle partite precedenti, il Brasile se la vedrà con l’Olanda ai quarti di finale. E certamente sarà molto più dura.
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