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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di M. VIGHI del 29/06/2010 23:35:09
Mondiali 2010

 

SPAGNA – PORTOGALLO 1 – 0
David Villa trascina le furie rosse ai quarti

Gli sporadici spettatori da mondiale, quelli che si sciroppano ogni match in occasione delle grandi kermesse ma solitamente non seguono il calcio, si saranno annoiati terribilmente alla visione di una partita che ha concesso pochissimo spettacolo in termini di occasioni da rete.
Ma per chi invece ama il gioco del pallone, e nel suo piccolo cerca di seguire la tattica ed interpretare le dinamiche nel corso della partita, le formazioni iberiche hanno dato vita ad una partita di straordinaria intensità emotiva ed altrettanto interessante contenuto tattico.
Queiroz non abbozza neppure il bluff di far finta di giocarsi la partita: Hugo Almeida viene lasciato solo in avanti a fungere da improbabile unico centravanti boa, con Cristiano Ronaldo a inventare ed inserirsi nei possibili spazi che potrebbe liberargli. Per il resto i lusitani si schierano tutti dietro il pallone, Simao compreso, che ben presto si comprende che non farà l’ala, ma il terzino aggiunto.
La Spagna si trova così a dover far la partita contro un avversario già ostico di per sé, qualitativamente ineccepibile, dotato di buon palleggio e schierato come la più debole delle provinciali quando incontra la corazzata capolista.
Ovvia conseguenza di queste scelte è una partita nella quale la Spagna conduce sempre il gioco, le emozioni non arrivano, e l’attenzione dello spettatore, comunque catturata dalle qualità mostrata in campo dalle due formazioni, può solo chiedersi se si andrà ai calci di rigore oppure i lusitani sapranno crearsi una occasione in contropiede per sorprendere gli spagnoli. Naturalmente la terza possibilità resta quella sulla carta più probabile, ovvero che la squadra di Del Bosque trovi il modo di scardinare il fortino portoghese. Tuttavia, data la disposizione dei rossoverdi e la continua scarsa condizione di Torres, nei primi 45 minuti non si intravede come ciò sia possibile, e le uniche due occasioni sono create da una parte da Villa, con una azione personale, e dell’altra da un tiro da lontano di Cristiano Ronaldo.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, ma la Spagna insiste fiduciosa nelle proprie possibilità: prima o poi, pensa probabilmente Del Bosque, troveremo lo spazio e segneremo.
Sergio Ramos e Capdevilla giocano una partita strepitosa in continua proiezione offensiva, per cercare di creare quella superiorità numerica che permetterebbe ai centrocampisti spagnoli di inserirsi negli spazi. Xavi non sbaglia un pallone, Xabi Alonso gioca un match straordinario, e Busquets risulta il meno appariscente solo per scelta tattica, a dispetto dei commentatori rai che francamente vien da chiedersi se fino a ieri si siano occupati di hockey anziché di pallone. Infatti, con i due esterni difensivi trasformati perennemente in ali, almeno un centrocampista che arretri in copertura per eventuali contropiedi ci deve pur essere, e questi risponde appunto al nome di Busquets.
La prima vera emozione della ripresa è però per il Portogallo, conclusione di Ronaldo deviata pericolosamente da Puyol con forte rischio di autorete, unica vera occasione creata da CR7, per il resto, anche se poco per colpa sua, assolutamente fuori dal match.
Chi invece continua il suo strepitoso mondiale è David Villa. Assoluto trascinatore della Spagna, è uomo ovunque: torna nella propria metà campo a reclamare palloni, si allarga e si accentra, ritorna e triangola, si danna l’anima e viene premiato al 63’. Si parte dalla solita splendida azione di Sergio Ramos sulla destra, velo di Llorente da poco subentrato a Torres e già pericoloso con gran salvataggio di Eduardo, e palla al prossimo attaccante blaugrana, che parte in posizione regolare e spara un sinistro che Eduardo riesce a ribattere, ma riesce a mantenere l’equilibrio e sulla ribattuta insacca di destro sotto la traversa la rete che vale i quarti di finale.
Dopo qualche minuto azione in solitaria di Ramos, grande conclusione, ma ancora superlativa risposta di Eduardo.
Il Portogallo dovrebbe fare qualcosa per pareggiare, ma non è nelle sue corde prodursi in forcing, figuriamoci contro una squadra capace di fare melina e mantenere possesso palla e risultato come questa Spagna, e dopo aver impostato la partita sul puro aspetto del contenimento.
C’è ancora spazio per l’ennesima delizia di David Villa, che non pago di una partita già eccelsa confeziona di prima un assist delizioso per Llorente che di testa manca di un nulla il raddoppio.
Finale incandescente con espulsione di Ricardo Costa per gomitata a Capdevilla, e straordinaria chiusura proprio del difensore sinistro spagnolo su conclusione dal limite dei portoghesi giusto all’ultimo minuto.
La Spagna supera l’avversario più pericoloso incontrato dalle pretendenti al mondiale in questi ottavi di finale, e come premio si trova ai quarti di finale una delle squadre più abbordabili sulla carta, il Paraguay, che però verosimilmente le imporrà di impostare la partita in fotocopia a questa sera, poiché anche i sudamericani giocano sul contenimento e non certo a viso aperto.
Se Torres continua a non marcare il cartellino in questi mondiali, complice la scarsa condizione atletica poiché da poco rientrato dall’infortunio, la Spagna può avere fiducia in un David Villa in forma irresistibile, nella solita maestria di Xavi nel prendere per mano il centrocampo, e nella straordinaria capacità dei suoi esterni Sergio Ramos e Capdevilla di essere riusciti fino a questo momento a mantenere un rendimento eccellente sulle due fasce sia in fase propositiva sia in quella di copertura.
 
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