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Attualità di M. VIGHI del 04/07/2010 00:13:33
Mondiali 2010

 

Spagna – Paraguay 1-0
Un penalty fallito per parte, poi come al solito decide David Villa.

Con una rete a 7 minuti dal termine di David Villa la Spagna supera l’ostico Paraguay, accedendo così alle semifinali, dove incontrerà la Germania nella ripetizione della finale dell’Europeo 2008.
Xabi Alonso riuscirà così a riposare in vista del match contro i tedeschi, dopo essersi fatto parare al 61’ un calcio di rigore dal’estremo difensore sudamericano Villar. Fossero state eliminate le furie rosse, Di Biagio e compagnia cantante avrebbero ben potuto rassicurarlo, si fa per dire, sul fatto che l’errore si prosegue a sognarlo per molto tempo…
Molto meno bene che ad Alonso è andata invece a Cardozo, che due minuti prima aveva potuto a sua volta usufruire di un penalty concesso per un solare fallo Piquè. Potente la conclusione del giocatore paraguaiano, eccellente la risposta di Casillas, che si conferma uno dei più grandi talenti al mondo, se non il numero uno, in fatto di neutralizzazioni di tiri dal dischetto degli avversari.
Strano davvero il destino di questi quarti di finale del Campionato del Mondo sudafricano. Tre calci di rigori, tutti e tre giunti su risultato di parità, e pertanto decisivi, e tutti e tre falliti, anche se certo quello di Gyan del Ghana resta il più clamoroso, essendo stato fallito all’ultimo minuto dei tempi supplementari.
La cronaca della partita è assai scarna di emozioni. Il Paraguay si era ampiamente dimostrato compagine solidissima e rocciosa dalla difesa quasi impenetrabile ma dall’attacco sterile, e pertanto era facile pensare che avrebbe cercato di imbrigliare gli spagnoli puntando sullo 0-0. Gli spagnoli, dal canto loro, appena passati da un simile avversario essendosi così schierato anche il Portogallo, si sarebbero dovuti impegnare ad aprire il fortino avversario.
La prima ora di gioco ha però dato pienamente ragione alle scelte del ct argentino del Paraguay Gerardo Martino, che rivoluziona completamente la sua squadra sia come uomini rispetto ai precedenti incontri, cambiando sei uomini su undici della formazione titolare, sia negli schemi, adattando un 4-4-2 basso che avrebbe dovuto imbrigliare il gioco avversario. Nessuna novità, invece, per Del Bosque, compreso il solito spento ed inconcludente El Nino in campo.
Un unico tiro in porta nel primo tempo, e nulla da segnalare fino ai due rigori intorno al quarto d’ora della ripresa. Poi la partita è cambiata, e soprattutto questa volta a farsi carico della formazone iberica non è stato al solito Villa o i ritmi di Xavi, bensì Iniesta, che ha cercato più volte anche la soluzione personale e si sarebbe meritato la segnatura. Al 63’ stava già urlando al goal, ma un intervento prodigioso di Villar gliel’ha strozzato in gola.
Poi, all’83’, serve un pallone fantastico per Pedro che aveva sostituito Xabi Alonso, gran tiro e palla sul palo. Sulla respinta il più lesto è David Villa (quinta rete, ora capocannoniere in solitaria), che prima di poter esultare sussulta nel vedere la propria conclusione andare a sbattere su entrambi i pali prima di depositarsi in fondo al sacco.
E’ già un traguardo storico per i campioni d’Europa, già alla vigilia tra i favoriti di questo mondiale. Mai infatti le furie rosse erano giunte così avanti nella competizione, ottenendo come massimo risultato l’eliminazione ai quarti di finale nel 1994 e nel 2002.
 
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